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La Cessione del Quinto, conosciuta anche come concessione del quinto o cessione volontaria del quinto, è una forma di finanziamento molto in uso in Italia, grazie ad una legge presente nel nostro Paese dal 1950 (d.p.r. 180/50).
Si concentra esclusivamente su lavoratori dipendenti (nel settore pubblico e privato), ma anche su molte categorie di Pensionati.
Nel 2025, questa operazione continua a distinguersi per la sua facilità d’accesso, il tasso di interesse agevolato e il minor rischio d’insolvenza da parte dell’utente finale.
Tutto ciò avviene grazie alla trattenuta automatica della rata, che viene addebitata direttamente dall’azienda (se trattasi di Dipendente) o dall’ente Pensionistico Inps per quanto riguarda i Pensionati.
Questa guida offrirà dettagli su come funziona la cessione quinto, i requisiti e tutti i benefici che ne derivano, con annesse leggi che la regolamentano.
I finanziamenti con cessioni del quinto richiedono, per la singola persona, di pagare al massimo il 20% del proprio stipendio o della pensione mensile.
La durata massima del pagamento è di 120 mesi, mentre quella minima è di 24 mesi.
Le condizioni di accesso e i requisiti sono facili da seguire per chiunque appartenga alle categorie sopra citate.
Questa pagina cercherà di snocciolare tutti i vantaggi del quinto dello stipendio.
Che cos’è la Cessione del Quinto (o Quinto Stipendio)?
Cessione del quinto che significa: è un prestito particolare, esclusivo del nostro Paese, che permette alle banche convenzionate di prendere in automatico il quinto stipendiale o della pensione, dalla busta paga o dal cedolino.
Questo prestito è regolamentato dal DPR n. 180/1950, con alcune regole e limitazioni.
I requisiti per ottenere il prestito 1 5 dello stipendio possono differire, e le discriminanti che entrano in gioco sono numerose:
- Impiego (Dipendenti Pubblici, Dipendenti Privati e Pensionati)
- Anzianità pregressa
- Età
- Situazione finanziaria personale
Per quanto riguarda i Dipendenti, è necessario che siano titolari di contratto regolare a tempo indeterminato, con età compresa tra i 18 e i 63 anni.
I Pensionati invece devono avere un’età inferiore agli 83 anni, con un’età massima a scadenza pari a 90 anni.
Il prestito cessione del quinto è sempre ed obbligatoriamente affiancato ad un’assicurazione, rischio vita ed impiego per i dipendenti, mentre solo rischio vita per tutti i Pensionati.
Questo implica che per la banca, il rischio è minore in caso di problematiche di qualsiasi natura. Il datore di lavoro o l’ente pensionistico in questo caso aiutano a gestire il rimborso in tranquillità, effettuando trattenute dirette.
I prestiti cessione del quinto, dunque, sono un’ottima soluzione per chi ha difficoltà ad ottenere altri prestiti.
Sottolineiamo che:
- Il piano di rimborso può andare da 2 fino ad un massimo di 10 anni;
- Il tasso di interesse è fisso;
- Non è possibile modificare l’importo della rata o i termini di rimborso una volta effettuata l’erogazione dell’importo da parte dell’istituto di credito. Si può solo recedere dal contratto nei primi 14 giorni.

Come Funziona la Cessione Del 5
Il funzionamento dei prestiti con cessione del quinto non sono così complicati come la maggior parte vuole farti credere.
Abbiamo già stabilito che è fondamentale essere Dipendenti Pubblici o Privati, oppure Pensionati INPS o Ex Inpdap.
Una volta certi che si rientra in uno dei due requisiti, è necessario procedere con la richiesta presso una banca convenzionata per una valutazione.
La valutazione è assolutamente gratuita e senza impegno, ma implica l’invio di documentazione per poter ottenere un preventivo cessione quinto certo e sicuro.
Diffida da chi chiede denaro per procedere con la richiesta, le cessioni quinto stipendio sono gratuite e sottoposte a controllo bancario, la banca deciderà di onorare o respingere la richiesta.
Se interessato, noi della Family Finance siamo specializzati in cessioni del quinto dello stipendio, con esperienza ventennale.
Puoi cliccare qui per richiedere un preventivo gratuito.
Quindi, tornando a noi, dopo aver verificato di possedere uno dei due parametri fondamentali (Dipendente o Pensionato), possiamo continuare con la nostra guida.
Di seguito troverai una tabella riassuntiva sulla cessione quinto stipendio:
Caratteristiche prestiti cessione del quinto | Dettagli |
---|---|
Massima trattenuta mensile | Fino a un quinto dello stipendio o della pensione netti |
Durata del prestito cessione quinto stipendio | Da 24 a 120 mesi (2-10 anni) |
Importo erogabile | Dipende dallo stipendio o pensione e dall’anzianità di servizio |
Assicurazione richiesta | Contro rischio decesso e perdita di impiego (per Dipendenti) e rischio decesso per Pensionati |
Documenti necessari | Carta d’identità, codice fiscale, busta paga o cedolino della Pensione |
Requisiti Necessari per accedere alla Cessione del Quinto
Per accedere ai prestiti cessioni del quinto (o anche detto prestito con cessione del quinto) è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali.
Tali requisiti assicurano che la richiesta da parte del Dipendente o Pensionato sia idonea, e variano a seconda dell’istituto di credito a cui si fa riferimento nella richiesta.
Ecco alcuni aspetti chiave:
Contratto di lavoro: Per i Dipendenti, è necessario un contratto di lavoro obbligatoriamente a tempo indeterminato, non è possibile procedere in caso contrario;
Cedolino della Pensione: Tutti i Pensionati, devono percepire un importo di almeno €650,00 per poter accedere al Prestito. Questo perché la soglia di povertà da parte dell’ente pensionistico INPS è impostata ad €599,00. Con 650€ di pensione, si potrebbe sfruttare una rata mensile pari ad €51.
Età Dipendenti: I dipendenti richiedenti devono avere un’ età compresa tra i 18 anni e i 64;
Età Pensionati: Con chi è già in Pensione, l’età massima a scadenza del finanziamento non può superare gli 89 anni. Questo significa che se hai 80 anni, potresti effettuare il quinto dello stipendio per massimo 108 mesi (9 anni);
Residenza in Italia: E’ importante dimostrare all’istituto di credito di vivere stabilmente in Italia, non sono accettate residenze estere;
Cittadinanza: Anche se la cittadinanza è diversa da quella Italiana è possibile accedere al prestito quinto dello stipendio. L’importante è sempre avere una busta paga con assunzione e contratto regolare.
Affidabilità dell’azienda: Per i Dipendenti presso aziende private, un altro fattore fondamentale è quello che riguarda l’affidabilità dell’azienda per cui prestano servizio. Viene definito “scoring” assicurativo, e dipende interamente dall’assicurazione (e non dall’istituto di credito in questo caso).
Nota importante: Non possono richiedere la cessione v i lavoratori autonomi, i dipendenti presso ditte individuali, e altre categorie che menzioneremo successivamente in maniera approfondita.
I requisiti che abbiamo approfondito ed i criteri di accesso servono a garantire la sostenibilità del prestito da parte di tutte le figure che entrano in gioco (Istituto di Credito, Assicurazione, Fruitore).
In questo modo, si favorisce una gestione finanziaria responsabile e trasparente.
I vantaggi della Cessione del Quinto in Italia
Come puoi immaginare, i finanziamenti del tipo cessione del quinto hanno molti vantaggi.
Infatti basti pensare che sulla base di uno studio di Assofin, nel 2019 il valore finanziario di questo tipo di finanziamento era pari ad 19,4 miliardi!
Al momento non sono disponibili dati più aggiornati (al 2025), ma il trend non può che essere in salita.
Quindi, tornando ai vantaggi, ecco quali sono quelli principali:
Assenza di garanzie particolari: Non è necessario presentare ulteriori garanzie a parte la propria busta paga o il cedolino della Pensione, diversamente per come accade per i Prestiti Personali
Tasso di interesse fisso: Questo è un altro punto forte del finanziamento cessione del quinto. Una volta stipulato il contratto con l’istituto di credito, il tasso rimarrà invariato per tutta la durata dello stesso. Non può subire variazioni.
Adatta a chi è segnalato e/o protestato: In Italia i prestiti quinto dello stipendio dimostrano ancora una volta di essere il punto di riferimento per chi ha avuto problemi in crif. Infatti, la maggior parte degli istituti di credito non badano a questa problematica poichè è proprio il reddito a fare da garante;
Tasso di interesse inferiore: Anche se in Italia è presente una paura irrazionale legata al tasso di interesse della cessione del quinto stipendio, in realtà è dimostrato che rispetto ad un prestito personale il tasso è inferiore e più conveniente.
Ecco una tabella che riassume i vantaggi e le differenze rispetto al classico prestito personale.
Caratteristiche | Prestiti Quinto Stipendio | Prestiti Personali |
---|---|---|
Trattenuta Diretta | Sì (fino al 20% dello stipendio o pensione) | No |
Richiesta di Garanzie | No | Sì, spesso necessarie (garanti o altro) |
Tasso di Interesse | Fisso e più basso | Variabile, può essere più alto |
Durata Massima | Fino a 120 mesi (10 anni) | Variabile |
Tempi di Approvazione | Rapidi (con Family Finance entro 24 ore) | Variabili, spesso più lunghi |
Cessione Del Quinto Limiti
Certe volte, quando sentiamo nominare la cessione del quinto, ci viene subito in mente la comodità di un prestito comodo e sicuro. Eppure, come in ogni gioco, ci sono delle regole fondamentali da conoscere prima di muovere la prossima mossa. Non vogliamo mica rischiare di cadere in trappola, giusto?
Rata vincolata al 20%: Per legge, la trattenuta mensile non può sforare il quinto di stipendio o pensione. Questa soglia tutela chi chiede il finanziamento, ma riduce di conseguenza la cifra ottenibile.
Limiti di età: Banche e finanziarie, di solito, fissano un massimo anagrafico per l’avvio (e la conclusione) del rimborso. Se si è troppo avanti con gli anni o ci si avvicina alla pensione, l’accesso potrebbe complicarsi.
Durata massima: Il rimborso non può continuare all’infinito. Spesso si resta dentro un arco di dieci anni, così da evitare che il debito si trascini troppo a lungo e finisca per pesare eccessivamente.
Solidità lavorativa o pensionistica: La cessione si basa su entrate continuative. Se mancano contratti stabili o un assegno pensionistico sicuro, il percorso rischia di diventare un vero percorso a ostacoli.
Assicurazione obbligatoria: Alcuni istituti prevedono una polizza a copertura del rimborso. È un costo extra, certo, ma può trasformarsi in un cuscinetto provvidenziale in caso di imprevisti.
Alla fine della fiera, essere al corrente di questi limiti non deve spaventare, anzi: significa semplicemente sapere dove si sta andando e poter scegliere con più tranquillità. Il gioco è bello quando è chiaro, no?
La differenza tra il Prestito Quinto Stipendio ed i classici Prestiti Personali
Nel momento in cui ci si trova di fronte ad un’esigenza di credito ci si pone sempre la domanda su quale prodotto scegliere.
Finanziamento con cessione del quinto o Prestito personale?
Vediamo assieme cosa scegliere e perchè.
I prodotti di credito al consumo più utilizzati in Italia sono appunto quelli in questione, ma presentano fra loro delle differenze sostanziali che ci possono indirizzare da una parte piuttosto che dall’altra.
Se ad esempio sei un dipendente a tempo indeterminato e la tua azienda è assumibile (quindi lo “scoring” è positivo, come abbiamo visto prima), dalle compagnie che assicurano il rischio, c’è poco su cui riflettere, i finanziamenti con cessione del quinto sono i prodotti più adatti alla tua esigenza.
Ma perchè?
- Il tasso sorgente è notevolmente più basso rispetto al prestito personale;
- Hai 2 coperture assicurative (rischio vita, rischio impiego) incluse nel TAN;
- Puoi dilazionare fino a 120 mesi;
- Puoi ottenere il prestito anche se hai avuto ritardi nei pagamenti o segnalazioni in CRIF;
La stessa considerazione va fatta anche sul prodotto Pensionati.
Con il classico prestito personale, infatti, si può arrivare a fine dilazione ad un’età di 75 anni mentre con la cessione del quinto il limite massimo è 89 anni e 11 mesi.
A questo punto, ti starai chiedendo quando è il caso di dirottare la tua scelta sul prestito personale.
Noi ti suggeriamo di farlo quando non sussistono i requisiti per ottenere o rinnovare la cessione di un quinto dello stipendio.
Caratteristiche | Prestiti Personali Cessione del Quinto | Prestiti Personali Standard |
---|---|---|
Rata Massima | 20% dello stipendio/pensione | Variabile, in base alla valutazione dell’istituto |
Durata Massima | 120 mesi | 120 mesi |
Requisiti di Accesso | Lavoratori Dipendenti o Pensionati | Anche senza reddito fisso |
Assicurazione | Obbligatoria per rischio vita e perdita impiego | Non prevista generalmente (ma inclusa, dipende da vari fattori) |
Garanzia | Busta paga/pensione | Garante o coobbligato necessario nella maggior parte dei casi |
Età massima | Dipendenti: 63 anni Pensionati: 89 anni e 11 mesi | 75 anni |
Il confronto tra cessione stipendio e prestiti personali evidenzia come la cessione del quinto possa risultare una scelta più sicura.
Questo tipo di finanziamento prevede che la rata venga direttamente trattenuta dal reddito del richiedente, offrendo quindi una maggiore garanzia di rimborso per l’ente finanziatore.
Le differenze tra cessione del quinto e prestiti personali emergono chiaramente nei requisiti necessari per l’accesso al credito e nella gestione del rischio.
Mentre la cessione del quinto è accessibile a un ampio numero di lavoratori e pensionati con contratti a tempo indeterminato, i prestiti personali sono spesso soggetti a criteri molto più restrittivi.

Chi può richiedere il Prestito con il Quinto dello Stipendio: scendiamo nel dettaglio
Come abbiamo già affrontato, la prima condizione per poter sfruttare la cessione del 5 dello stipendio, è quella di essere un Dipendente (Pubblico, Statale o Privato) o un Pensionato.
Ma ci sono delle differenze sostanziali tra i vari impieghi, che possono influire notevolmente sulla valutazione della richiesta da parte delle varie finanziarie per cessione del quinto.
Di seguito ecco la lista categorizzata per impiego specifico, nel gergo della cessione del v.
- Dipendenti Pubblici
- Dipendenti Statali
- Dipendenti Privati Standard
- Dipendenti Privati Small
- Pensionati
Ecco come funziona per i Dipendenti Pubblici
Possiamo definire dipendenti pubblici tutti coloro che prestano servizio nelle pubbliche amministrazioni, come ad esempio gli ospedali, le regioni, i comuni e tanti altri.
Nota: Non sono da confondere con i Dipendenti Statali di cui parleremo successivamente.
C’è un metodo semplice per stabilire se il proprio “impiego” rientri tra quelli pubblici per i prestiti cessione quinto.
Bisogna effettuare queste differenziazioni proprio perché il prestito con cessione del quinto dello stipendio ha il suo “linguaggio tecnico”.
- Verificare che vi siano delle trattenute in busta paga, tra cui ritenute INADEL e CPDEL;
Nell’immagine sopra è evidenziata una trattenuta C.P.D.E.L di un Dipendente Pubblico.
Valutazioni e Calcoli per Dipendenti Pubblici:
Se sei un dipendente pubblico interessato ai prestiti con cessione del quinto dello stipendio, ecco quali sono le condizioni:
- Per effettuare una valutazione in autonomia, ti basterà presentare l’ultima busta paga. Nella stessa sarà indicato lo stipendio mensile lordo, da cui sarà possibile calcolare 1 quinto dello stipendio.
Ecco la formula se desideri approfondire ulteriormente:
Stipendio lordo * 13 / 12 - 27% / 5.
Esempio con numeri alla mano:
Facciamo finta che sulla tua busta paga lo stipendio mensile lordo sia pari ad €1938,38, ecco come si dovrebbe procedere con la formula.
1938,38 * 13 = 25.198,94
25.198,94 / 12 = 2.099,91
2.099,91 - 27% = 1532,93
1532,93 / 5 = 306,58
In questo caso, la rata massima con il prestito del quinto è pari ad €306.
Nota bene: Per procedere con la richiesta effettiva è obbligatorio fornire alla banca il certificato di stipendio, che potrà essere richiesto direttamente all’amministrazione di appartenenza per il quale si presta servizio.
Nello stesso, sarà indicato il quinto di stipendio ufficiale che potrà essere utilizzato per la pratica di finanziamento. La richiesta di certificato può essere delegata all’istituto di credito.
I dipendenti pubblici godono di condizioni agevolate con tassi di interesse sensibilmente più bassi.
Questo perchè il rischio di insolvenza è decisamente inferiore rispetto ad dipendente privato.
Di conseguenza, il costo della polizza assicurativa associata ai prestiti con la cessione del quinto per i dipendenti pubblici è ridotto.
Ecco come funziona per i Dipendenti Statali:
I dipendenti statali rientrano in una categoria completamente differente rispetto a quelli pubblici (sempre nel linguaggio della cessione), sempre per le valutazioni che ruotano attorno al mondo del finanziamento quinto dello stipendio.
Sono dipendenti statali tutti coloro che appartengono ai vari ministeri italiani, come ad esempio il ministero dell’istruzione e del merito, quello della giustizia, e così via.
Quindi se sei insegnante, fai parte delle forze dell’ordine o appartieni ad uno dei tanti ministeri, per la cessione 5 sei a tutti gli effetti un dipendente statale.
Anche in questo caso c’è un metodo molto semplice per verificare l’impiego effettivo, ed è sempre tramite la propria busta paga.
Se la tua busta paga è simile all’immagine che vedi in basso, allora rientri in questa tipologia di impiego:
Valutazione e Calcoli per Dipendenti Statali:
Come richiedere il quinto dello stipendio se sei un Dipendente Statale?
In realtà, la procedura è più semplice rispetto ai dipendenti pubblici, poichè tutte le voci necessarie sono già presenti sulla tua busta paga, questa volta senza formule di calcolo complicate.
Infatti, sulla tua busta paga è già incluso il “quinto cessione” sulla prima pagina.
Ecco un esempio della voce corrispondente che potrai trovare sulla busta paga:
Quinto cedibile: 342,50
Questo significa che la cessione 5 stipendio come rata massima sarà di €342.
Attenzione: Abbiamo visto con i dipendenti pubblici il documento denominato “certificato di stipendio”, che andrà richiesto direttamente all’amministrazione di appartenenza.
Nel caso dei dipendenti statali, il documento in questione è chiamato “Certificato B1 CreditoNet".
A differenza del certificato di stipendio classico, può essere generato direttamente dall’ente di credito grazie ad un collegamento con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, proprio per agevolare le richieste tramite la cessione del quinto dello stipendio.
Anche in questo caso, le condizioni sono generalmente estremamente agevolate per i Dipendenti Statali, con costi polizza ridotti e procedure automatizzate che garantiscono un finanziamento rapido e trasparente.
Ecco come funziona per i Dipendenti Privati Standard:
I Dipendenti Privati con tutta onestà sono una categoria che abbiamo molto a cuore su Family Finance.
Rappresentano la fascia più complessa da analizzare perchè è necessario effettuare delle valutazioni più accurate, basate sia sulla polizza vita e impiego, ma anche sulla situazione economica del dipendente.
Il minimo errore di valutazione (prima dell’invio della pratica in banca) potrebbe far respingere facilmente la richiesta e causare disagio a chi ha deciso di accedere al finanziamento con il quinto dello stipendio.
Quindi, come possiamo classificarli?
I dipendenti privati standard sono semplicemente lavoratori presso aziende private, per la maggior parte dei casi presso S.r.L (Società Responsabilità Limitata) ed S.p.A. (Società Per Azioni).
Non rientrano in questa categoria quelli che svolgono attività presso altre forme, come S.n.C. (Società Nome Colletivo) S.a.S. (Società In Accomandita Semplice), etc.
Questi ultimi infatti possiamo definirli Dipendenti Small di cui parleremo successivamente.
Valutazione e Calcoli per Dipendenti Privati Standard:
Come si calcolano i finanziamenti quinto dello stipendio per questa fascia?
Molto semplice, come per i Dipendenti Pubblici è possibile effettuare il calcolo della cessione v stipendio mediante il proprio stipendio lordo. Riportiamo la formula per avesse perso la lettura in alto:
Stipendio lordo * 13 / 12 - 27% / 5.
Esempio con numeri alla mano:
Mettiamo caso che sulla busta paga lo stipendio mensile lordo sia pari ad €1938,38, ecco come si dovrebbe procedere con la formula:
1938,38 * 13 = 25.198,94
25.198,94 / 12 = 2.099,91
2.099,91 - 27% = 1532,93
1532,93 / 5 = 306,58.
Rata cessione del quinto: €306,00
Anche nel caso dei dipendenti privati standard è obbligatorio fornire il certificato di stipendio, che può essere delegato alla finanziaria cessione del quinto tramite un modulo denominato “Delega Richiesta Certificato di Stipendio".
Quindi, abbiamo ottenuto la rata massima e richiesto il certificato di stipendio, ma per i Dipendenti Privati Standard non è finita qui.
Infatti, c’è una discriminante importante da tenere in considerazione: Il trattamento di fine rapporto (o TFR).
Per tutti gli istituti bancari la garanzia più importante in tal caso è proprio il tfr; infatti il preventivo cessione del quinto dello stipendio cambierà a seconda del TFR accantonato (sia su fondo pensione oppure in azienda).
Sono un Dipendente Privato, come faccio a capire quanto TFR ho accumulato per il prestito con cessione quinto?
Molto semplice, hai 3 metodi validi che ti permettono di farlo:
- Tramite la tua Certificazione Unica (o CU)
- Tramite la tua busta paga
- Tramite un calcolo semplice
- Tramite il certificato di stipendio
Verifica Tramite CU (o Certificazione Unica)
Ogni anno l’azienda per cui lavori ti rilascerà la certificazione unica, su quella del 2025 troverai il dato relativo al TFR alla pagina 5, alla voce: “TFR maturato fino al 31/12/2000 e rimasto in azienda”.
Qualora accantonassi il TFR su un fondo pensione, le voci relative sono due: TFR maturato dall’1/1/2001 al 31/12/2006 e versato al fondo, e TFR maturato dall’1/1/2007 e versato al fondo.
Verifica TFR tramite busta paga (per prestito un quinto dello stipendio):
Alcune aziende inseriscono il TFR accantonato direttamente sulla busta paga, quindi ti basterà visionarla e trovare le voci di riferimento.
Calcolo TFR mediante metodo alternativo:
Un’altra cosa che puoi fare se non sei riuscito a trovare i dati relativi al TFR, è quello di porre attenzione su due dati specifici: Anzianità di servizio e stipendio lordo.
Adesso ti spiego brevemente come calcolarlo:
La base principale è che il TFR di 1 anno equivale a circa una mensilità lorda del tuo stipendio.
Questo significa che se sei assunto da 3 anni presso un’azienda, e percepisci una mensilità lorda di €2.000 euro, il TFR accantonato sarà pari a circa €6.000.
Calcolo TFR mediante Certificato di Stipendio
In questo caso è molto semplice: sarà il datore di lavoro mediante compilazione del certificato ad indicare esattamente il trattamento di fine rapporto accumulato dal dipendente durante il servizio.
Il ruolo dell’assicurazione per i Dipendenti Privati Standard
Un’altra componente importante nella valutazione di cessione dello stipendio per dipendenti privati è la polizza assicurativa.
Diversamente dalle pubbliche amministrazioni, le aziende private sono soggette ad una valutazione da parte dell’ente assicuratore.
Questa valutazione è legata ad alcuni criteri che utilizzano le assicurazioni per “etichettare” l’azienda madre per cui il richiedente presta il servizio.
Questa valutazione è denominata “scoring” e può arrivare fino ad un massimo di 6 (tutti i prestiti un quinto dello stipendio per dipendenti di aziende private avranno questo parametro).
Più dipendenti ha un’azienda, più è probabile che la valutazione sia positiva.
Ma non è solo il numero di dipendenti che detta la stabilità di un’azienda, entrano in gioco anche il bilancio e la puntualità nel versamento delle rate alle banche.
Facciamo un esempio pratico per entrare nel vivo:
Mettiamo caso che Francesco, sia un Dipendente Privato presso una S.r.L. con 25 dipendenti (tra cui lui) nel settore della plastica.
Francesco è assunto da circa 3 anni a tempo indeterminato, ha un TFR accantonato di circa 3.382,04 euro.
L’operatore dell’istituto di credito effettuerà questi passaggi fondamentali:
- Inserirà il codice fiscale dell’azienda per cui Francesco lavora nei portali assicurativi
- Alcune assicurazioni restituiranno il KO (ovvero, non gradiscono l’azienda per cui Francesco lavora), mentre una restituisce scoring pari a 5.
- L’operatore a questo punto, può effettuare una valutazione molto più accurata, avendo ricevuto lo scoring.
Ecco il calcolo preciso per ottenere il finanziamento cessione quinto di Francesco:
TFR * Scoring = Montante massimo assicurabile.
Quindi, 3.382,04 * 5 = 16.910,20.
L’importo di 16.910,20 equivale al montante massimo assicurabile per il prestito 5 dello stipendio di Francesco.
Ma che cos’è il montante?
Semplicemente la rata per la durata del finanziamento.
Per i Dipendenti privati il calcolo preventivo cessione del quinto va effettuato all’inverso, dal montante massimo assicurabile dobbiamo dividere il numero di mensilità che il cliente, in questo caso Francesco, vorrebbe sfruttare.
Abbiamo detto che la cessione di quinto può durare dai 24 mesi ai 120, ma non abbiamo parlato delle durate intermedie, che sono le seguenti:
- 24 mesi (2 anni);
- 36 mesi (3 anni);
- 48 mesi (4 anni);
- 60 mesi (5 anni);
- 72 mesi (6 anni);
- 84 mesi (7 anni);
- 96 mesi (8 anni);
- 108 (9 anni);
- 120 mesi (10 anni);
Quindi, ricapitolando l’esempio, il montante massimo assicurabile da parte di Francesco è pari ad €16.910,20.
Francesco ha espresso la necessità di voler effettuare una durata pari a 6 anni, che sarebbe molto più comoda da gestire.
In questo caso specifico quindi basterà dividere il montante massimo per 72 mensilità.
Formula: 16.910, 20 / 72 = €234.
Questo esempio rappresenta la rata massima utilizzabile per le 72 mensilità.
Starà quindi alla bravura dell’operatore e dell’agenzia finanziaria fornire a Francesco tutte le informazioni ed i preventivi cessione del quinto più adatti alle sue esigenze.
Con questo esempio speriamo di aver rimosso tutti i dubbi relativi al prestito cessione del quinto dello stipendio per i Dipendenti Privati.
Nota importante: Il tasso di interesse per il prestito personale con cessione del quinto resta comunque molto più contenuto e vantaggioso rispetto al classico prestito personale, anche per i Dipendenti Privati.
E’ importante saper dosare bene rate, durate e scegliere l’assicurazione corretta per offrire al richiedente un preventivo quinto dello stipendio su misura.
Ecco come funziona per i Dipendenti Privati Small:
E i dipendenti privati small, invece? Cosa cambia da quelli standard?
In realtà, l’unica differenza sostanziale per il finanziamento con cessione del quinto dello stipendio risiede nella valutazione assicurativa e sul tipo di azienda per cui il dipendente opera.
Infatti, rientrano nelle small tutte quelle aziende differenti dalle SRL ed SPA, e vengono categorizzate dalle assicurazioni proprio come “Small Business”.
Ci sono pochi enti assicuratori che sono in grado di dare l’OK alle aziende small, ma nel caso in cui tu faccia parte di questa categoria di basterà richiedere un preventivo gratuito in questa pagina per ottenere una risposta rapida.
Importante: I contratti di somministrazione e le buste paga sottoposte a Cassa Integrazione Straordinaria non sono graditi per tutti i prestiti 5 dello stipendio.
Cessione del Quinto Prestiti: Ecco come funziona per i Pensionati
In questa sezione ti spiegherò come funziona esattamente il finanziamento tramite un quinto stipendio, che in questo caso sarebbe più corretto denominare “un quinto pensione”.
I pensionati sono una categoria che differisce totalmente da quelle di cui abbiamo discusso in precedenza, infatti, per poter gestire i prestiti con il quinto per Pensionati le procedure sono molto più semplici.
A tal proposito interviene l’ente pensionistico italiano per la gestione, ovvero l’INPS.
Tutte le pratiche di finanziamenti con cessione del quinto dello stipendio passano dal loro canale.
Ma in che modo?
Tramite una convenzione a cui gli istituti di credito accedono, chiamata “Convenzione Inps”.
Valutazione e calcoli per Pensionati
Se sei un Pensionato le situazioni che devi verificare per la cessione del quinto prestito sono due:
- Soglia di povertà INPS
- Quota cedibile
Soglia di povertà INPS
La soglia di povertà è un limite imposto dall’INPS, pari ad €599,00.
Se la tua pensione è pari o inferiore a €599,00 non sarà possibile accedere al prestito personale cessione del quinto.
Questo perchè il valore è uguale proprio al limite imposto alla soglia di povertà.
Se la tua pensione è superiore a €599,00, allora possiamo parlare di quota cedibile.
La quota cedibile
La quota cedibile è un documento ufficiale rilasciato dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale in via telematica, in cui viene segnalata la rata massima che è possibile impegnare per i finanziamenti quinto stipendio.
Può essere scaricata da tutti gli istituti di credito abilitati, sempre sotto autorizzazione del Pensionato, che dovrà fornire il proprio cedolino.
Ecco un esempio di quota cedibile:
In questo caso, il quinto massimo è pari ad €339,00, le virgole non vanno considerate.
Calcolo senza quota cedibile
Qualora si voglia effettuare un calcolo approssimativo senza quota cedibile sarà possibile farlo con un semplice passaggio e grazie al proprio cedolino della pensione.
- Aprire il cedolino e dividere per 5 l’importo netto della pensione. In questo modo è possibile ottenere la rata approssimativa massima.
Anche nel caso dei prestiti personali con cessione del quinto per Pensionati, il tasso di interesse è sensibilmente basso e le procedure estremamente veloci.
La cosa importante è affidarsi a professionisti del credito, proprio come noi di Family Finance.
Ricordiamo che l’età massima a scadenza è pari ad 89 anni e 11 mesi per tutti i Pensionati.
Tipi di Pensione e accessibilità alla cessione del quinto di stipendio
Ci sono altre particolarità che rendono la cessione prestiti accessibile da parte dei pensionati Inps o ex Inpdap.
Infatti, anche la categoria di pensione è un criterio di accessibilità importante.
Non sono accettate le seguenti categorie, poichè considerate non cedibili:
- Pensione di invalidità civile (o INVCIV) -> KO
- Pensione APE Social (o APE SOCIAL) -> KO
- Pensione di invalidità ordinaria con presenza di patologie gravi (o IO, IOCTPS per i pensionati ex Inpdap) -> Su Valutazione
Nel caso di pensione di invalidità ordinaria, nella maggior parte dei casi sarà richiesto dall’assicurazione il verbale di invalidità rilasciato dall’INPS per la patologia, e sarà la stessa assicurazione a dover comunicare l’accettazione del rischio o il rifiuto.
Categorie accettate:
- Tutte le altre categorie di Pensione ordinarie, di vecchiaia, di anzianità o di reversibilità sono tranquillamente cedibili ed accettate;

Documentazione necessaria per la richiesta di Cessione del Quinto
I finanziamenti con cessione del quinto di stipendio, come tutte le tipologie di finanziamento, necessitano di documentazione obbligatoria per poter procedere alla valutazione da parte degli enti preposti.
Questi documenti serviranno a garantire che la richiesta sia in linea con i requisiti necessari, ma soprattutto a velocizzare l’approvazione della pratica.
Ecco una lista dei documenti che ti serviranno per la richiesta di finanziamenti cessione del quinto dello stipendio:
- Documento di riconoscimento in corso di validità (Per tutti);
- Codice fiscale o Tessera sanitaria (Per Tutti);
- Ultima busta paga (Se Dipendenti) o cedolino pensione (se Pensionati);
- Ultimo modello CU (Certificazione Unica) per Dipendenti e Pensionati;
- Certificato di stipendio o attestato di servizio (se Dipendenti);
- OBIS-M in assenza del cedolino Pensione (se Pensionati);
- Modulo di delega richiesta certificato di stipendio, se si vuole delegare la finanziaria (Dipendenti);
- Utenza domestica, serve per dimostrazione indirizzo di residenza ufficiale;
- Codice IBAN, serve per far sapere alla banca il conto corrente su cui ricevere la somma del finanziamento.
Per comodità, ecco una tabella riassuntiva per categoria:
Documento | Categoria | Descrizione |
---|---|---|
Documento di riconoscimento | Dipendenti e Pensionati | Identificazione del richiedente, deve essere in corso di validità. |
Codice fiscale | Dipendenti e Pensionati | Identificazione fiscale necessaria per la pratica. |
Ultima busta paga | Dipendenti e Pensionati | Attesta il reddito mensile del richiedente. |
Ultimo modello CUD | Dipendenti e Pensionati | Informazioni sul reddito totale dell’anno precedente. |
Certificato di stipendio | Dipendenti | Dettagli sulla qualifica lavorativa, retribuzione mensile e TFR. |
Obis-M | Pensionati | Attestazione reddito pensione (in assenza di cedolino). |
Utenza Domestica | Dipendenti e Pensionati | Informazioni ufficiali sulla residenza. |
Delega di Richiesta Certificato di Stipendio | Dipendenti | Necessaria per delegare la finanziaria alla richiesta del certificato. |
Codice IBAN | Dipendenti e Pensionati | Contiene il numero di conto corrente in cui la banca dovrà effettuare l’accredito. |
Dunque, avere i documenti a portata di mano può favorire la banca e velocizzare la tempistica di approvazione e liquidazione.
Ricorda, più velocemente procurerai la documentazione, più velocemente l’istituto potrà finalizzare la pratica di cessione 1 5 stipendio.
I tempi di lavorazione per la Cessione del Quinto
Come tutte le aziende, anche le banche sono imprese vere e proprie, composte da persone.
Quindi sarà una persona in carne ed ossa a valutare la tua pratica di finanziamento.
Inoltre, ogni istituto bancario ha le proprie procedure e sistemi informatici che possono cambiare radicalmente i tempi di lavorazione.
Anche la documentazione svolge un ruolo cruciale, quindi ribadiamo: è importantissimo che anche l’utente sia rapido nel procurare tutti i documenti necessari alla lavorazione.
Possiamo sezionare i tempi di lavorazione in 8 fasi fondamentali:
- Raccolta documenti
- Valutazione e caricamento pratica sui sistemi bancari
- Delibera o Approvazione
- Richiesta Polizza
- Emissione Polizza
- Notifica del contratto
- Rientro Benestare
- Liquidazione
Raccolta documenti
Come è stato già menzionato, questa fase è delicata ma allo stesso tempo imprescindibile.
L’utente dovrà fornire tutta la documentazione in base alla tipologia di impiego (Dipendente o Pensionato).
Tempo stimato per la raccolta documenti (in base alla velocità del cliente): 24 ore.
Valutazione e caricamento pratica sui sistemi bancari
Il caricamento della pratica è la fase successiva alla raccolta della documentazione.
Significa che il richiedente ha fornito tutta la documentazione necessaria, valida ed aggiornata, consegnandola direttamente all’intermediario della banca.
Quest’ultimo, inoltrerà il tutto al back-office che si occuperà di caricare tutta la pratica sui sistemi informatici.
Questa fase è cruciale: Molti clienti, infatti, non danno la giusta importanza all’operatività nella scelta dell’istituto di credito.
La fase di caricamento è importantissima poichè basterebbe il minimo errore di battitura (o di valutazione) per rendere nullo il contratto ed ottenere il respingimento della pratica.
Questo vuol dire che il cliente dovrebbe firmare il contratto per una seconda volta a causa dell’errore, e quindi arrecherebbe molto disagio allo stesso.
Ti consiglio di affidarti solo a chi possiede un back-office centralizzato, proprio come noi di Family Finance, cioè persone che sono lì proprio per occuparsi solo del caricamento delle pratiche e la loro valutazione.
Così facendo il rischio di errore minimo, e i disagi per i clienti sono quasi nulli.
Tempo stimato per il caricamento pratica e valutazione (con Family Finance): 1 ora.
Da qui potrebbe nascere spontanea la domanda: A chi rivolgersi dunque per la cessione del quinto?
La cessione del quinto non è uno scherzo, è un finanziamento vero e proprio con delle particolarità e sfaccettature infinite, per cui scegliere il partner finanziario giusto è cruciale.
Delibera e approvazione
La fase di delibera per il prestito con il quinto dello stipendio è a totale discrezione della banca erogante.
Dopo che il back-office avrà caricato la pratica sul sistema bancario, il controllo passerà alla banca, che si occuperà di rivalutare la pratica ed assicurarsi che tutto sia in regola.
Torniamo un attimo al discorso precedente: Se la fase di caricamento e valutazione pratica sono state effettuate con successo, il lavoro per la banca sarà molto più rapido.
Approverà (o delibererà) il contratto di finanziamento, dando l’OK.
A questo punto la fase più delicata sarà superata.
Tempo stimato per la delibera della pratica (con Family Finance): 12 ore.
Richiesta Polizza
La richiesta polizza è la fase in cui, dopo l’approvazione della pratica, l’istituto bancario si interfaccerà con l’assicurazione per richiedere il certificato rischio vita e/o impiego.
Approfittiamo per ricordare che nel caso di 1 5 dello stipendio per Pensionati, la polizza in questione sarà solo rischio vita, mentre per i Dipendenti sarà presente anche quella rischio impiego.
Anche questo momento rimanda a quello di valutazione: Se la pratica non sarà stata valutata in modo corretto, l’esito dell’assicurazione sarà il KO.
Tempo stimato per la richiesta della polizza (con Family Finance): 5 minuti.
Emissione Polizza
Una volta inviata la richiesta all’ente assicuratore, subentrerà la fase di emissione del certificato di polizza.
A questo punto l’assicurazione (sempre che tutto sia andato per il verso giusto) emetterà il certificato.
Arrivato a questo stadio, sarai al 75% di completamento della tua pratica di cessione del quinto.
Tempo stimato per l’emissione della polizza (con Family Finance): 24 ore.
Notifica del contratto
Una volta ricevuto il certificato di polizza, il passaggio successivo sarà la notifica ufficiale del contratto all’ente di appartenenza del cliente.
In questo caso potrà essere:
- L’INPS per i Pensionati
- La Ragioneria Territoriale dello Stato per i Dipendenti Statali
- L’amministrazione di appartenenza per i Dipendenti Pubblici e/o Privati
La notifica è spesso a carico dell’istituto bancario ed in questo modo i tempi sono molto più rapidi.
In Family Finance abbiamo delegato la gestione della notifica integralmente all’Istituto bancario in modo da essere più celeri nei confronti dei clienti.
Notifica per i Pensionati
Chiamata in gergo tecnico anche “notifica telematica”, rappresenta il processo in cui la banca che ha in carico la richiesta, segnala all’INPS che vi è un nuovo piano di cessione del quinto da attivare. (ricordate la convenzione INPS di cui abbiamo parlato qualche paragrafo in alto?)
L’Istitituto Nazionale di Previdenza Sociale non dovrà far altro che attivare il piano di cessione.
Ogni INPS ha le sue tempistiche (come sempre in Italia, purtroppo), ma ne parleremo più specificamente nella fase di Emissione Benestare.
Tempo stimato per la Notifica Pensionati (con Family Finance): 5 minuti.
Notifica per Dipendenti Statali
Denominata anche come “flusso finanziarie”, la notifica per Dipendenti Statali funziona in modo simile a quella dei Pensionati.
Cambierà solo l’ente che riceverà la notifica del contratto.
Non sarà più l’INPS, ma la Ragioneria Territoriale dello Stato, che si occupa di gestire i flussi tramite la cessione del quinto di tutti i Dipendenti Statali italiani.
La Convenzione in questo caso è denominata “MEF”, che corrisponde al Ministero dell’Economia e delle Finanze”.
Tempo stimato per la Notifica Dipendenti Statali (con Family Finance): 15 minuti.
Notifica per Dipendenti Pubblici e Privati
La notifica del contratto per Dipendenti Pubblici e Privati è quella “standard”, e prevede una semplice PEC (Posta Elettronica Certificata) all’amministrazione di appartenenza del cliente.
Non viene gestito da alcun flusso esterno, a differenza di quanto accade con i Pensionati e gli Statali, ma è una semplice e-mail certificata in cui viene avvisata l’azienda che il dipendente ha attivato un piano per cessione del quinto dello stipendio.
Tempo stimato per la Notifica Dipendenti Pubblici e Privati (con Family Finance): 15 minuti.
Rientro Benestare
Siamo arrivati al 99% della nostra procedura di lavorazione.
Successivamente alla notifica, le amministrazioni risponderanno con l’emissione dell’atto di benestare.
Ma che cos’è l’atto di benestare?
E’ un documento ufficiale intestato alla Banca che ha in carico la pratica, e contiene tutti i dati relativi al rimborso delle rate da parte dell’amministrazione.
L’atto di benestare per i Pensionati
Una volta notificato ufficialmente il contratto l’INPS di appartenenza del richiedente, l’INPS risponderà con l’atto di benestare, rappresentato da un documento ufficiale in cui verrà indicato:
- Il mese in cui verrà effettuata la prima trattenuta dal cedolino della Pensione (ad esempio, Marzo 2025);
Tempo stimato per la ricezione del Benestare Pensionati (con Family Finance): 24 ore.
L’atto di benestare per i Dipendenti Statali
Anche per i Dipendenti Statali, la Ragioneria Territoriale dello Stato risponderà con un documento ufficiale, ma il funzionamento è leggermente differente rispetto ai Pensionati.
Infatti, la stessa esigerà che la Banca fornisca prima la prova del pagamento al cliente
Il “benestare” vero e proprio è semplicemente un documento in cui la RTS richiede alla banca di effettuare il bonifico ai fini della messa in quota.
La messa in quota corrisponderà al momento in cui verrà trattenuto il quinto dello stipendio dalla busta paga del cliente, e di conseguenza versato alla banca.
Prima di effettuare la messa in quota la ragioneria vorrà accertarsi che sia stato effettuato il bonifico da parte dell’istituto di credito.
Tempo stimato per la ricezione del Benestare Statali (con Family Finance): 48 ore.
L’atto di benestare per i Dipendenti Pubblici e Privati
Nel caso di queste due categorie di impiego l’atto di benestare verrà allegato direttamente alla notifica ufficiale del contratto.
Un semplice documento in bianco che conterrà tutti i dati finanziari.
L’azienda ricevente si impegnerà a versare la quota finanziata dal dipendente alla banca incaricata, ogni singolo mese.
Alla notifica l’azienda risponderà con lo stesso atto di benestare timbrato e firmato, via PEC.
Tempo stimato per la ricezione del Benestare Pubblici e Privati (con Family Finance): 48 ore.
L’importanza del sollecito
Come puoi immaginare, ogni amministrazione italiana (pubblica o privata) ha tempi di lavorazione differenti.
Che sia l’INPS, la RTS, un ospedale o un’azienda privata, è molto importante la fase di sollecito (spesso tralasciata da tantissime cessione del quinto finanziarie accreditate!).
In Family Finance abbiamo un’area apposita che si occupa di sollecitare tutti gli atti di benestare non pervenuti entro i tempi che riteniamo opportuni.
Crediamo che non sia assolutamente corretto nei confronti dei clienti che le loro esigenze dipendano da un ente esterno, per cui, siamo fermamente convinti che effettuare solleciti a tutte le amministrazioni faccia solo del bene a tutti i nostri clienti.
Liquidazione
Una volta ricevuto il benestare dall’INPS, dalla RTS, o semplicemente dall’azienda per cui lavora il cliente, la banca potrà effettuare la cosiddetta “liquidazione della pratica”.
Questa fase comporta il bonifico sul conto corrente del cliente.
Arrivati a questo stadio di lavorazione, possiamo dire che la pratica è finalmente conclusa!
Il cliente riceverà il bonifico entro le 48 successive alla liquidazione ufficiale.
Tempo stimato per Liquidazione della Pratica (con Family Finance): 1 ora.
Dalla raccolta documenti alla liquidazione (con Family Finance)
Facciamo un riepilogo dunque della tempistica precisa dalla ricezione documenti alla liquidazione ufficiale della pratica:
Ricezione documenti: 24 ore (ma dipende dal cliente, potrebbe inviare tutti i documenti necessari anche in 10 minuti)
Valutazione e caricamento pratica: 1 ora
Delibera e approvazione: 12 ore (la nostra banca partner è velocissima!)
Richiesta polizza: 5 minuti
Emissione polizza: 24 ore
Notifica del contratto: (Pensionati, Statali, Pubblici e Privati): media di 11 minuti
Ricezione benestare: (Pensionati, Statali, Pubblici e Privati): media di 88 ore, o 3,66 giorni
Liquidazione pratica: 1 ora
Ricezione bonifico sul conto corrente del cliente: 24 ore (in base alla Banca ricevente)
Il totale corrisponde a circa 174 ore o 7,27 giorni, dalla raccolta dei documenti alla liquidazione della pratica con Family Finance.
Procedura di Richiesta Cessione del Quinto
Come richiedere la cessione del quinto?
Ci sono due metodi principali per la richiesta, ed ognuno di questi ha delle caratteristiche distinte.
Ecco quali sono:
- Recarsi presso la propria banca di fiducia o agenzia finanziaria fisica;
- Effettuare una richiesta di cessione del quinto dello stipendio online;
Recarsi presso la propria banca di fiducia o agenzia finanziaria fisica
Questo è il processo standard della maggior parte dei Dipendenti e Pensionati italiani.
Vuoi per maggior sicurezza o per conoscenze personali all’interno dell’istituto di credito o finanziaria, ma la quasi totalità dei richiedenti opta per questo metodo tradizionale.
Ma siamo sicuri che sia il modo più intelligente per ottenere la miglior cessione del quinto sul mercato?
Partiamo da questo presupposto: ognuno di noi ha la propria banca.
Spesso ci capita quando parliamo con i clienti che rispondano: “No, grazie, ho già la mia banca!”
Anche i singoli individui che compongono la nostra azienda (Family Finance) hanno la propria banca di fiducia.
Tuttavia, questo non significa che, semplicemente perché esiste un rapporto di fiducia con la propria banca, essa sia automaticamente la scelta migliore.
Il mercato è composto da migliaia di istituti bancari accreditati che possono offrire questa tipologia di prestito in modi differenti.
Infatti, ci sono tante sfaccettature da prendere in considerazione che cercheremo di approfondire:
- Operatività
- Digitalizzazione
- Tasso di interesse
Operatività
L’operatività della banca a cui hai scelto di affidarti, è valida?
Cosa intendiamo per operatività?
Possiamo definire l’operatività in ambito cessione del quinto come la tempistica che passa dalla richiesta della stessa alla liquidazione della pratica.
Questa varia da istituto ad istituto, ma la discriminante fondamentale è una: quanto ha investito la tua banca e/o finanziaria in operatività?
Da questo scaturiscono altre domande:
- Quante persone lavorano per la banca/finanziaria che hai scelto?
Se la risposta è poche, la risposta viene da se: Meno persone, meno forza lavoro, più tempo di lavorazione delle pratiche.
- La banca/finanziaria sfrutta il CLC?
Il CLC è il centro di lavorazione cessioni, ed è un’azienda esterna che offre un servizio eccellente delegato dalla banca stessa.
Si occupa di smistare e svolgere compiti ripetitivi e lenti relativi alle pratiche, come le notifiche, le richieste della polizza, etc. (attività di cui abbiamo discusso in precedenza).
Se dietro l’ente di credito selezionato non c’è il CLC, puoi star certo che la tua pratica subirà al 100% dei rallentamenti durante la lavorazione.
Questo di conseguenza si trasformerà in disagio!
Ed il disagio non è consentito quando si tratta di prestiti tramite il quinto dello stipendio.
L’operatività svolge un ruolo assolutamente cruciale.
Ne approfittiamo per comunicare che su Family Finance abbiamo a disposizione sia il CLC grazie alla nostra banca partner, e di un’azienda con più di 45 dipendenti!
Digitalizzazione
Siamo nel 2025, per cui la digitalizzazione è un’altra componente fondamentale da prendere in considerazione.
Per digitalizzazione intendiamo tutti i processi che possono essere svolti “digitalmente”, quindi grazie all’ausilio delle nuove tecnologie.
Per la cessione del quinto riguarda specialmente la firma dei documenti.
Ma perchè è importante che i documenti possano essere firmati digitalmente?
La risposta è sempre la stessa: per migliorare i tempi di lavorazione.
Basta pensare che, se hai scelto di procedere con il metodo tradizionale di firma (con carta e penna), e l’agente che gestisce la tua pratica dimenticasse di farti firmare un documento, dovresti tornare in banca o in agenzia, il che comporterebbe ulteriore disturbo e stress.
Stessa cosa vale per la prima firma del contratto: quanto è comodo firmare con un clic piuttosto che firmare manualmente oltre 50 pagine tra contratti e allegati vari?
Quindi, prima di fare la tua scelta considera anche la digitalizzazione come un aspetto fondamentale!
Cliccando sul link potrai effettuare una simulazione in pochi e semplici clic.
Tasso di interesse:
Un’altra domanda frequente è: “A quanto ammontano i tassi cessione del quinto?”
La verità è che non c’è una risposta uguale per tutti.
Che tu sia un Pensionato, un Dipendente Pubblico, Statale o Privato, il tasso di interesse può variare sensibilmente in base a una miriade di fattori, tra cui:
- Anzianità di servizio;
- Età del richiedente;
- Polizza assicurativa scelta;
- Durata del finanziamento;
- Commissioni applicate da parte dell’istituto di credito.
Viene logico pensare che gli interessi cessione del quinto su una pratica di un Dipendente Pubblico siano leggermente più bassi rispetto ad un Dipendente Privato.
Questo accade semplicemente perché i dipendenti delle aziende private affrontano costi per la polizza più elevati, dato che le imprese private tendono a essere più vulnerabili rispetto a quelle pubbliche e hanno una maggiore probabilità di affrontare difficoltà finanziarie.
Quindi è necessario ragionare in questi termini quando si parla di tasso di interesse applicato alla cessione del quinto.
Stessa cosa vale per un Pensionato di 80 anni rispetto ad uno di 65.
Il costo polizza sarà ovviamente più alto nel primo caso, sempre per questioni di “rischio”.
Possiamo ragionare anche in termini di durata del finanziamento, è normale che un finanziamento diluito su più anni, ad esempio 120, rispetto ad uno di 60, restituisca un tasso di interesse più elevato.
Anche le commissioni giocano un ruolo cruciale nel tasso della cessione del quinto, e sono visibili su ogni contratto. Quindi presta attenzione alle voci prima di firmare un contratto di finanziamento per cessione quinto.
Effettuare una richiesta di cessione del quinto dello stipendio online:
Questa soluzione negli ultimi tempi sta diventando sempre più popolare, anche noi come Family Finance abbiamo puntato su questa tipologia di attività.
Se anche tu ti stai chiedendo il motivo per cui dovresti considerare questa via, ti spieghiamo subito i motivi che rendono il processo di cessione del quinto online non solo più comodo, ma anche molto più conveniente.
Tassi di interesse più bassi
Una delle cose che spinge molti utenti ad optare per il mondo online piuttosto che sul tradizionale, è sicuramente la possibilità di ottenere tassi di interesse più contenuti.
Ma perchè?
La risposta risiede nei costi operativi.
Quando banche e finanziarie offrono preventivi di cessione del v online, riescono a ridurre una serie di spese alla gestione fisica di tutte le pratiche tra cui particolarmente:
- Il mantenimento delle filiali fisiche;
- L’assunzione di personale per la gestione della clientela in presenza;
Questi risparmi senza dubbio si riflettono sul prezzo finale della pratica di finanziamento, offrendo soluzioni favorevoli per i richiedenti online.

Maggiore concorrenza = offerte cessione del quinto più competitive
Un altro vantaggio del fare tutto online è quello che ottieni la possibilità di confrontare diverse offerte provenienti da svariati istituti in pochissimo tempo.
Non è più necessario andare da una filiale all’altra o chiamare diversi numeri per chiedere preventivi di cessione del quinto.
Su internet puoi accedere direttamente a diverse proposte e scegliere quella che ti conviene di più, senza alcuna pressione o forzature all’interno delle filiali.
Infatti, ti ricordo che lo scopo finale di ogni banca o agenzia è sempre quello di vendere, e non tutti sono in grado di valutare le proposte in modo trasparente quando sono sottoposti a pressioni esterne.
La concorrenza tra le banche è più alta, e questo fa sì che ognuna cerchi di offrire il miglior tasso possibile per non perdere clienti.
Quindi, se decidi di effettuare la cessione del quinto online hai il vantaggio di una maggiore trasparenza e di una scelta più ampia.
Meno burocrazia e tempistiche più rapide
Fare una cessione del quinto online significa ridurre drasticamente la burocrazia (soprattutto ricordando che siamo in Italia!).
Non devi più preoccuparti di raccogliere innumerevoli documenti cartacei, firmare decine di moduli o attendere ore ed ore in coda prima che si liberi l’agente in banca.
In pochi e semplici passaggi puoi scattare le fotografie ai documenti necessari e firmare il contratto online con due clic.
Inoltre, i tempi di approvazione online sono generalmente più rapidi, quindi non dovrai aspettare settimane e settimane per sapere se la tua pratica è stata accettata.
E, se tutto va bene, in pochi giorni puoi ottenere la liquidità direttamente sul tuo conto corrente.
Se hai lo SpID, il processo è ancora più veloce grazie alla collaborazione tra alcuni istituti di credito e questa tecnologia, rendendo il tutto velocissimo e senza stress!
Costi e spese accessorie della Cessione del Quinto
Come tutti i finanziamenti, anche la cessione del quinto ha dei costi e delle spese che è bene conoscere in modo approfondito.
Ecco quali sono le voci principali presente in un tipico contratto di cessione.
Di seguito, riportiamo una tabella più comoda da visualizzare, con tutta la spiegazione dettagliata delle voci.
Descrizione | Dettaglio |
---|---|
Tasso di interesse annuo nominale (TAN) | Il tasso di interesse è una percentuale annuale applicata al capitale lordo mutuato. Serve a calcolare la quota di interessi che il cliente deve pagare all’istituto di credito. Questa quota, sommata al capitale, determina l’importo della rata mensile di rimborso. Per il calcolo, si assume che un anno sia composto da: - 365 giorni (o 366 per gli anni bisestili), - 52 settimane, oppure - 12 mesi, ciascuno considerato di 30,416 giorni (365 diviso 12). |
Tasso annuo effettivo globale (TAEG) | Costo totale del credito espresso in percentuale, calcolata su base annua, dell’importo totale del credito. Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) include sia gli interessi del TAN (Tasso Annuo Nominale) che tutti i costi accessori del finanziamento. È il parametro che indica il costo totale del prestito per il cliente. Principi di calcolo del TAEG: - Importo totale del credito: Il netto ricavo è messo a disposizione del cliente in un’unica soluzione. - Validità del contratto: Si presume che il contratto rimanga valido per tutta la durata e che sia rispettato nei termini convenuti da entrambe le parti. - Base temporale: Si considera un anno composto da: - 365 giorni (o 366 per gli anni bisestili), - 52 settimane, oppure - 12 mesi di 30,416 giorni ciascuno (365 diviso 12). |
Spese di istruttoria | Gli importi addebitati al cliente coprono le spese sostenute dal finanziatore per: - Verifica del merito creditizio: controllo sulla capacità del cliente di rimborsare il prestito. - Apertura della pratica: gestione iniziale della documentazione e delle procedure necessarie per l’erogazione del finanziamento. Questi costi rientrano tra i costi accessori del finanziamento e possono influire sul TAEG. |
Oneri assicurativi | Gli importi addebitati al cliente coprono il costo delle assicurazioni obbligatorie, richieste per legge dal d.P.R. 180/1950. Queste assicurazioni tutelano il finanziatore contro: - Rischio di decesso del cliente. - Rischio di perdita del lavoro (per i lavoratori dipendenti). Questi costi sono parte integrante del finanziamento e vengono inclusi nel calcolo del TAEG. |
Oneri fiscali | Gli importi addebitati al cliente coprono gli oneri fiscali che l’intermediario finanziario è tenuto a versare, come previsto dalla legge. Solitamente, questi costi ammontano a 16 euro, corrispondenti al pagamento dell’imposta di bollo o di altre tasse relative alla pratica. Questi importi possono essere inclusi tra le spese accessorie del finanziamento e, di conseguenza, influire sul calcolo del TAEG. |
Commissioni di intermediazione | Le commissioni riconosciute agli intermediari del credito rappresentano il compenso per il loro lavoro di intermediazione nel processo di finanziamento. Queste commissioni possono essere: - Riconosciute dall’ente finanziatore all’intermediario. - Addebitate al cliente, come parte delle spese accessorie del finanziamento. L’importo di queste commissioni varia in base al contratto e al tipo di finanziamento e può essere incluso nel calcolo del TAEG, influenzando il costo complessivo della cessione del quinto. |
FAQ - Domande Frequenti sulla Cessione del Quinto
Un quinto corrisponde al 20% del tuo stipendio mensile netto o pensione. Se guadagni 1.500 euro al mese come lavoratore dipendente o pensionato, il quinto è pari a 300 euro, cioè l’importo massimo della rata che può essere trattenuta sulla tua busta paga o cedolino. È una percentuale fissa che garantisce un importo rata sostenibile per te e una gestione sicura per la banca finanziatrice.
E’ anche chiamato quinto cedibile: per i Pensionati esiste un documento apposito da cui ricavare il quinto, detto Quota Cedibile, mentre per i Dipendenti Statali si chiama Certificato B1 del CreditoNet.
Per i dipendenti pubblici e privati si ricava in maniera ufficiale dal certificato di stipendio rilasciato dall’amministrazione di appartenenza.
La cessione del quinto è la scelta ideale per lavoratori dipendenti e pensionati, soprattutto se l’azienda è gradita oppure si rientra nei requisiti delle compagnie assicurative.
Offre vantaggi come un tasso di interesse più basso, la possibilità di dilazionare fino a 120 mesi, assicurazioni obbligatorie incluse (rischio vita e impiego), e accesso anche per chi ha avuto ritardi nei pagamenti o segnalazioni in CRIF.
Inoltre, per i pensionati, l’età massima di fine prestito è 89 anni e 11 mesi, rispetto ai 75 anni del prestito personale.
Il prestito personale, invece, è un’opzione valida quando non sussistono i requisiti per la cessione del quinto.
La rata non è fissa al 20% e può variare, ma richiede spesso un garante o un coobbligato e non prevede sempre un’assicurazione. È più adatto per chi non ha un reddito fisso o cerca flessibilità nei requisiti di accesso.
La cessione del quinto è più sicura, con interessi generalmente più bassi, mentre il prestito personale è un’alternativa solo in assenza dei requisiti necessari.
Non c’è una risposta fissa a questa domanda.
Il tasso cessione del quinto è direttamente collegato alla singola situazione del richiedente.
I principali fattori che compongono il tasso di interesse sono:
- Anzianità di servizio;
- Età del richiedente;
- Polizza assicurativa scelta;
- Durata del finanziamento;
- Commissioni applicate da parte dell’istituto di credito.
Inoltre, bisogna prestare attenzione ai costi nel contratto, tra cui il TAN, il TAEG, le spese di istruttoria, quelle fiscali, le commissioni alla rete distributiva e gli oneri assicurativi.
Controlla bene il contratto prima di sottoscrivere una cessione del quinto, e troverai il tasso applicato per la tua specifica situazione.
La cessione del quinto è, come già ribadito, è una forma di finanziamento che ti permette di accedere a liquidità in modo semplice e veloce, ma solo se sei un Dipendente o un Pensionato. La rata massima che puoi impegnare è pari al 20% del tuo stipendio e/o pensione e non puoi superare questo limite. Ecco perchè si chiama proprio cessione del quinto.
La delega è semplicemente una seconda cessione del quinto, che può essere attivata solo nel caso in cui tu sia un Dipendente e abbia una cessione del quinto già in corso (quindi, se necessiti di maggiore liquidità che non riesci a coprire con una singola operazione).
L’accettazione della delega di pagamento è a discrezione del tuo datore di lavoro (nel caso in cui tu lavorassi nel privato o nel pubblico), mentre nello statale è sempre accettata.
La delega non può essere effettuata per i pensionati.
Il prestiti cqs sono gestiti interamente da banche e finanziarie, che si occupano di tutta la parte di controllo e burocrazia.
Subentra anche una seconda figura, ovvero quella dell’intermediario. Quest’ultimo si concentra specialmente nel trovare clienti e gestirli tramite gli enti principali, cioè le banche e finanziarie, che si occuperanno di erogare il denaro direttamente nel conto corrente del cliente qualora la pratica vada a buon fine.
Il doppio quinto, detto anche “delegazione” o “delega” di pagamento, può essere richiesto da tutti i dipendenti pubblici, statali e privati, ma ad una condizione: l’amministrazione deve accettare questa seconda trattenuta.
A differenza della cessione del quinto che è obbligatoria, la delega di pagamento può anche essere rifiutata dall’azienda per il quale si presta servizio, poichè non è garantita dalla d.p.r. 180/50, ma è subentrata successivamente.
I Pensionati non possono accedere al doppio quinto, mentre per i Dipendenti Statali è sempre accettata (salvo casi eccezionali).
Ecco chi non può effettuare la cessione del quinto:
- Dipendenti assunti con contratti a tempo determinato
- Dipendenti con contratto di somministrazione
- Dipendenti con cassa integrazione straordinaria su busta paga
- Dipendenti che percepiscono meno uno stipendio pari o uguale a €599,00 netti
- Dipendenti con azienda in “scoring” negativo per l’assicurazione
- Pensionati con una pensione mensile pari o uguale a €599,00
- Pensionati con invalidità civile
- Pensionati con pensione sociale
- Pensionati con patologie di salute gravi
Se per prestito intendiamo la delega di pagamento, la risposta è si.
Se invece si parla di prestito personale, la situazione è leggermente differente. Di solito chi richiede un prestito personale con la cessione del quinto in corso non viene visto di buon occhio.
Questo perchè la cessione del quinto è intesa solo per coloro che hanno avuto segnalazioni o protesti, quando in realtà è sempre più conveniente rispetto ad un prestito personale e vince a mani basse.
Quindi noi consigliamo di valutare una delegazione di pagamento prima di un prestito personale.
Per le aziende private, pubbliche o statali funziona allo stesso modo.
Riceveranno il tuo contratto di cessione del quinto tramite una notifica PEC o mediante flussi differenti, e non dovranno far altro che sottoscrivere l’atto di benestare o la messa in quota.
La sottoscrizione comporta l’accettazione del contratto, e l’OK a trattenere dalla busta paga del dipendente o dal cedolino della pensione la rata concordata per il finanziamento.
In poche parole, il lavoro dell’azienda sarà quello di trattenere la rata e girarla alla banca con un bonifico bancario.
La cessione del quinto per dipendenti privati funziona come per i dipendenti pubblici e statali, solo c’è subentrano due condizioni aggiuntive:
- Trattamento di fine rapporto
- Assumibilità dell’azienda
Il trattamento di fine rapporto servirà per poter ottenere il montante massimo (rata per durata), in base allo scoring o assumibilità dell’azienda.
Lo scoring può essere restituire un numero da 1 a 6, oppure KO.
Quando lo scoring è pari a KO significa che l’assicurazione non gradisce il rischio dell’azienda, e quindi la pratica di cessione non è fattibile.
Se lo scoring è positivo, basta moltiplicare il risultato per il TFR accantonato ed ottenere il montante massimo.
Il montante può essere diviso per il numero di mensilità (da 24 mesi a 120 mesi) che rappresentano la durata della cessione del quinto.
Ti conviene nei seguenti casi:
Se hai bisogno di liquidità immediata: la cessione del quinto viene erogata solitamente in tempi brevi, anche meno di 72 ore.
Se sei un dipendente pubblico, privato, statale o pensionato: puoi usufruire di tassi di interesse agevolati basati sulla tua situazione specifica.
Inoltre, il tasso di interesse è sempre fisso nel tempo e non potrà mai variare per tutta la durata del finanziamento.
Se sei segnalato o protestato: la cessione del quinto non richiede garanzie particolari, solo la tua busta paga o cedolino pensione, quindi anche se hai ricevuto delle segnalazioni puoi tranquillamente effettuarla. Non servono garanti o coobbligati.
Non vuoi preoccuparti dei pagamenti: poiché la rata viene trattenuta direttamente dal tuo stipendio pensione, non devi ricordarti di fare il pagamento ogni mese.
Dipende dall’età e dalla durata scelta. Possiamo fare un esempio per rispondere a questa domanda.
Mettiamo caso che tu abbia 25 anni e stia stipulando una cessione del quinto a 120 mesi.
Come ben sai, una cessione del quinto a 120 mesi può essere rinnovata solo dopo 48 rate pagate (4 anni).
Se la prima è stata stipulata a 25 anni, considerando che puoi rinnovarla dopo 4 anni, a 29 anni la rinnoverai per la prima volta.
Se deciderai di rinnovarla sempre a 120 mesi, potrai rinnovarla ogni 4 anni fino al raggiungimento dell’età pensionabile.
Attenzione: Potresti anche rinnovarla per durate diverse, come 108 mesi (9 anni), 96 mesi (8 anni), etc.
Quindi la risposta precisa è: dipende.
Un richiedente più anziano potrà rinnovarla meno volte rispetto ad uno giovane, poichè più vicino all’età pensionabile.
La procedura è relativamente breve (soprattutto con noi della Family Finance). Entro 72h nella maggior parte dei casi viene accreditata la somma direttamente sul conto corrente del richiedente.
In queste 72 ore si effettueranno tutte queste operazioni:
- Caricamento pratica
- Approvazione pratica
- Richiesta polizza assicurativa
- Emissione polizza assicurativa
- Notifica ufficiale del contratto
- Attesa benestare
- Emissione benestare
- Liquidazione pratica
Ma ci sono alcuni casi in cui ci possono essere dei ritardi dovuti alle amministrazioni.
Sono queste a dover lasciare l’atto di benestare, ovvero il lasciapassare per la liquidazione della pratica.
Ci sono alcune aziende che rispondono nell’immediato, ed altre che purtroppo si fanno attendere un pò di più.
In Family Finance abbiamo allestito un reparto solleciti proprio per evitare ritardi di lavorazione e per evitare di arrecare disagi ai clienti.
Se sei un dipendente pubblico o statale, anche 3 o 6 mesi sono sufficienti. Ti basta aver superato il periodo di prova per poter accedere alla cessione del quinto.
Se sei un dipendente privato, consigliamo almeno 12 mesi di anzianità per accantonare un pò di trattamento di fine rapporto che servirà per la valutazione.
Questa non è una regola valida per tutti i dipendenti privati, poichè ci sono alcuni casi in cui anche senza TFR la cessione viene accettata, soprattutto se l’azienda ha scoring positivo o viene trattata come NO TFR dall’assicurazione.
Se per costo intendi il pagamento anticipato della pratica, assolutamente gratuita.
La pratica di cessione del quinto non comporta costi anticipati per l’utente, ma è totalmente gratuita.
Diffida assolutamente da coloro che chiedono soldi in anticipo per gestire la tua pratica di cessione del quinto!
Tutte le spese sono incluse nella rata che pagherai, tra cui i costi d’istruttoria (ovvero di gestione pratica) che possono andare dai €500,00 fino ad un massimo di €700,00, in base all’istituto di credito.
Presta attenzione a coloro che ti hanno chiesto soldi in anticipo, è una pratica illegale e scorretta, ti invitiamo a segnalare comportamenti del genere.
Prestito tramite cessione del quinto significa usufruire di un finanziamento completamente differente dal classico prestito personale. Il prestito tramite la cessione del quinto avviene tramite trattenute dirette sulla tua busta paga (se sei un Dipendente Pubblico, Privato o Statale) o sul tuo cedolino della pensione (se sei un Pensionato). Ciò implica che il tuo datore di lavoro, l’istituto nazionale di previdenza sociale o la ragioneria territoriale dello stato trattengano automaticamente la rata di rimborso ogni mese, per poi versarla di conseguenza all’istituto di credito.
Il finanziamento tramite cessione del quinto è quello più sicuro soprattutto se necessiti di alte somme.
I requisiti sono i seguenti:
- Essere un Dipendente Privato, Statale, Pubblico o Pensionato.
I lavoratori dipendenti devono essere assunti a tempo indeterminato, con eta’ compresa tra i 18 e 63 anni.
Non sono accettati contratti di somministrazione, con cig straordinaria o neoassunti.
I pensionati invece devono percepire una pensione ordinaria, non sono cedibili pensioni di invalidità civile o sociali, ed avere un eta’ minore agli 89 anni e 11 mesi.
Le pensione di invalidita’ ordinaria sono soggette a valutazione da parte dell’ente assicuratore, che potrà richiedere ulteriori dettagli sulla situazione di salute del cliente. In questo caso specifico il verbale di invalidità e’ richiesto.
Non si può semplicemente decidere di non pagare la cessione del quinto, perche’ la rata viene trattenuta direttamente dalla busta paga o dal cedolino della pensione.
Se, per qualche motivo, la rata non viene detratta (come ad esempio per un errore amministrativo o nel caso di licenziamento), l’istituto finanziario può comunque agire per recuperare il credito.
Tuttavia, in genere il pagamento viene effettuato automaticamente dal datore di lavoro o dall’INPS, quindi è piuttosto raro che un pagamento non avvenga.
Se ci sono problemi, solitamente sono di natura temporanea e facilmente risolvibili.
In caso di difficoltà, la banca può contattare il datore di lavoro per chiarire la situazione o parlare direttamente con il cliente per assicurarsi che il pagamento continui regolarmente fino alla fine del contratto.
A differenza dell’erogazione, il versamento delle quote nella cessione del quinto dipendono interamente dall’azienda per cui si lavora. Nel caso dei pensionati, l’azienda è la stessa INPS di appartenenza.
Quindi, la cessione del quinto viene versata a tutti gli effetti dal datore di lavoro, che ogni mese effettuerà il bonifico alla banca. Tutto questo dopo aver accettato la pratica di cessione tramite la firma dell’atto di benestare.
Come per l’erogazione, l’approvazione della cessione del quinto è sempre soggetta alla decisione dell’istituto di credito. Ci devono essere dei presupposti per il quale la pratica può essere approvata o rigettata.
Di solito l’approvazione è scontata se si effettua una valutazione corretta a monte, cioè prima di inviare la pratica all’ente finanziatore.
Molto semplice, hai due modi:
- Estinguerla anticipatamente
- Aspettare la scadenza naturale
Per estinguerla in anticipo ti basterà richiedere il conteggio estintivo alla banca di riferimento, e versare la somma indicata sullo stesso tramite un bonifico bancario.
Se non hai disponibilità per l’estinzione anticipata, dovrai aspettare la scadenza naturale.
Ti ricordiamo che una volta effettuata la cessione online, essendo un contratto di credito a tutti gli effetti, non si può non pagare più da un giorno all’altro, ma è necessario che il debito venga estinto (o anticipatamente, o naturalmente).
Se sei un dipendente statale, è già indicato sulla prima pagina della busta paga tramite la voce quinto stipendio.
Quella sarà la rata massima che potrai sfruttare se desideri effettuare una cessione del quinto.
Se sei un dipendente privato o pubblico, c’è una semplice formula che puoi seguire.
Stipendio lordo * 14 / 12 - 27% / 5
Formula con dati alla mano: (Considerando uno stipendio lordo di €2.000,00)
- 2000 * 14 = 28.000,00
- 28.000,00 / 12 = 2.333,33
- 2.333,33 - 27% = 1.703,33
- 1.703,33 / 5 = 340,00
La rata massima sarà di circa 340 euro mensili.
Se percepisci solo la tredicesima, moltiplica per 13 invece di 14.
Attenzione: la rata ufficiale dipenderà dal certificato di stipendio (per pubblici e privati), dalla quota cedibile (per pensionati) e dal certificato B1 (per statali).
Per poter rinegoziare la cessione del quinto devono verificarsi delle condizioni specifiche.
Il d.p.r. 180/50, ovvero la normativa che regola la cessione del quinto, impone che la rinegoziazione possa avvenire esclusivamente il giorno successivo alla scadenza del 40% (arrotondando per difetto).
Questo cosa significa?
Che prima di poter rinegoziare la cessione del quinto, quindi sostituire la rata attuale con un’altra ricevendo liquidità, bisogna aver pagato almeno il 40% dell’attuale prestito.
Questo vale per tutte le durate, tranne che per quelle di 5 anni (o 60 mesi). Queste possono essere rinnovate senza dover aspettare la scadenza del 40%, ma solo se vengono rinnovate con una 120 mesi.
Di seguito uno specchietto con durate e scadenze 40%:
- 24 mesi (2 anni): almeno 10 rate pagate (9,6 rate arrotondate).
- 36 mesi (3 anni): almeno 15 rate pagate (14,4 rate arrotondate).
- 48 mesi (4 anni): almeno 20 rate pagate (19,2 rate arrotondate).
- 60 mesi (5 anni): rinnovabile immediatamente con una durata di 120 mesi, oppure dopo 24 rate pagate.
- 72 mesi (6 anni): almeno 29 rate pagate (28,8 rate arrotondate).
- 84 mesi (7 anni): almeno 34 rate pagate (33,6 rate arrotondate).
- 96 mesi (8 anni): almeno 39 rate pagate (38,4 rate arrotondate).
- 108 mesi (9 anni): almeno 44 rate pagate (43,2 rate arrotondate).
- 120 mesi (10 anni): almeno 48 rate pagate.
Ti conviene nei seguenti casi:
Se hai bisogno di liquidità immediata: la cessione del quinto viene erogata solitamente in tempi brevi, anche meno di 72 ore.
Se sei un dipendente pubblico, privato, statale o pensionato: puoi usufruire di tassi di interesse agevolati basati sulla tua situazione specifica.
Inoltre, il tasso di interesse è sempre fisso nel tempo e non potrà mai variare per tutta la durata del finanziamento.
Se sei segnalato o protestato: la cessione del quinto non richiede garanzie particolari, solo la tua busta paga o cedolino pensione, quindi anche se hai ricevuto delle segnalazioni puoi tranquillamente effettuarla. Non servono garanti o coobbligati.
Non vuoi preoccuparti dei pagamenti: Poiché la rata viene trattenuta direttamente dal tuo stipendio pensione, non devi ricordarti di fare il pagamento ogni mese.
Questa domanda è relativa a coloro che sono dipendenti presso aziende private e sono interessati alla cessione del quinto.
La risposta è: dai 10 ai 16.
Un’azienda con dipendenti compresi tra 10 e 16 ha più successo di scoring positivo da parte dell’assicurazione, quindi più probabil che dia l’OK al rilascio della polizza assicurativa.
La scelta è interamente a carico del richiedente:
- 2 anni (24 mesi)
- 3 anni (36 mesi)
- 4 anni (48 mesi)
- 5 anni (60 mesi)
- 6 anni (72 mesi)
- 7 anni (84 mesi)
- 8 anni (96 mesi)
- 9 anni (108 mesi)
- 10 anni (120 mesi)
Il costo è come sempre variabile, in base ad età, anzianità e soprattutto impiego.
La polizza per un dipendente privato sarà più costosa rispetto ad uno pubblico, perchè ci sono meno rischi legati all’azienda.
Questo non significa che un dipendente privato pagherà più interessi in generale, anche perchè bisogna considerare anche la durata scelta, lo scoring assicurativo, etc.
Stessa cosa vale per i pensionati, il costo della polizza vita potrebbe variare da assicurazione ad assicurazione, all’età ed altri fattori.
Per conoscere al centesimo il costo polizza è necessario ottenere un preventivo cqs.
L’acconto è una pratica che qualche istituto di credito ancora utilizza per anticipare una parte di liquidità al cliente ancor prima della liquidazione della pratica. Ad esempio, potresti ricevere dai €1.000,00 ai €5.000,00 di anticipo sulla tua cessione del quinto, firmando un apposito modulo.
Ma quanto tempo ci vuole per riceverlo?
La tempistica varia in base alla banca e alla fase in cui può essere richiesto.
Su Family Finance, ad esempio, lo facciamo erogare solo dopo il rientro della polizza assicurativa, che è il metodo più comune e più sicuro per la banca di riferimento.
Quindi possiamo dire tranquillamente che ci vogliono mediamente 2 giorni per ottenerlo.