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La cessione del quinto è una particolare forma di prestito personale riservato a dipendenti (e talvolta pensionati) che permette loro di ricevere della liquidità con il pagamento delle rate che vengono trattenute direttamente dalla busta paga o dalla pensione, fino a un massimo di un quinto dello stipendio/pensione netto mensile.
Ma in questo articolo ci dedicheremo ai dipendenti privati, rispondendo alle seguenti domande: “esiste un TFR minimo per cessione del quinto?” “E cosa succede se il TFR è basso?”
Continuando a leggere, troverai tutte le informazioni sui requisiti TFR per cessione del quinto, sul perché il TFR è necessario e cosa succede in caso di licenziamento o se il TFR non copre l’importo residuo del debito.
Inoltre, scoprirai se e come è possibile ottenere la cessione del quinto senza TFR, ovvero per esempio per chi ha appena iniziato a lavorare (con un TFR maturato molto basso) oppure per chi ha deciso di destinare il proprio TFR ad un fondo pensione non gradito dalle compagnie assicurative.
Verso la fine, ci dedicheremo anche alle cessioni del quinto “NO TFR”, ovvero quelle per cui non serve il TFR a garanzia per l’assicurazione, ma approfondiremo altri requisiti da rispettare come il limite sull’importo massimo importante e l’anzianità lavorativa minima.
Cessione Del Quinto Senza Vincolo TFR, Possibile? No, Ecco Perchè
Il TFR Funziona Come Garanzia
Il trattamento di fine rapporto dei dipendenti privati è necessario come garanzia per la cessione del quinto: infatti, il TFR è una garanzia che l’istituto di credito e la compagnia assicurativa richiedono nel caso in cui si verifichino situazioni di rischio che andremo a esplorare più avanti. Ma prima, è necessario capire bene cos’è il TFR.
Le 2 Assicurazioni Obbligatorie
Per normativa, la cessione del quinto dev’essere obbligatoriamente coperta da due certificati di polizza fondamentali:
Assicurazione vita (o rischio morte): protegge il cliente contro il rischio di morte prima di aver estinto il prestito.
Assicurazione rischio impiego: protegge sempre il cliente contro un rischio di inadempienza, qualora quest’ultimo perda il posto di lavoro.
Per il rilascio di queste polizze, molte compagnie assicurative pretendono che il lavoratore dipendente abbia maturato un certo minimo di TFR , tale da poter coprire il finanziamento in caso di licenziamento o decesso.
Esiste un TFR Minimo per la Cessione del Quinto?
La risposta è breve: dalla normativa vigente sulla cessione del quinto, non emerge alcun TFR minimo vincolante valido per tutte le banche o finanziarie che erogano prestiti tramite questo metodo.
Tuttavia, nella prassi adottata dalle compagnie assicurative, possono emergere condizioni specifiche:
Un periodo minimo di anzianità lavorativa, spesso tra i 6 e i 12 mesi presso la stessa azienda.
Una quota minima di TFR accumulato, che di norma corrisponde a qualche mensilità (il calcolo varia da politiche interne della compagnia assicurativa e in base alla solidità dell’azienda in cui lavori).
Quindi, mentre formalmente la legge non fissa un “TFR minimo legale” per la cessione del quinto, praticamente potresti ricevere un rifiuto dall’assicurazione se non hai ancora maturato un TFR sufficiente a fronteggiare il “rischio”.
Dipendenti del Settore Pubblico e Statale
Per gli statali e per i dipendenti pubblici, dunque per chi fa capo a ministeri, forze armate o per chi invece fa capo a sanità, comuni e regioni, è prassi consolidata che le assicurazioni non richiedano nessun limite minimo di TFR, in quanto il rischio occupazionale nel settore è minimo e non dipende assolutamente dal TFR (TFS, in questo caso, il TFR è solo per i dipendenti privati…)
La garanzia statale, quindi, è prevalente rispetto a quella relativa alla perdita potenziale del posto di lavoro e relativa copertura assicurativa mediante il trattamento di fine rapporto accantonato.
Dipendenti di Aziende Para-Pubbliche e Privati EccellentI
Relativamente a specifici “gruppi industriali” di dimensioni nazionali ed internazionali e per le società quotate in borsa (grandissime S.p.A.) e per alcune aziende eccellenti che godono del consenso del mercato, esistono finanziarie e assicurazioni disponibili a rinunciare ai vincoli sull’ammontare del TFR.
In termini più tecnici, la valutazione dell’azienda in questo potrebbe risultare “PARA-PUBBLICA” e non privata. Para-Pubblica perchè la maggior parte delle volte, queste grandissime aziende sono partecipate di almeno il 51% dallo stato stesso.
Grazie a questa partecipazione, l’assicurazione e l’istituto di credito non hanno necessità di valutare il TFR, in quanto il rischio è molto più basso per questa tipologia di dipendenti.
Cessione del Quinto Con TFR Basso, è Possibile?
Se ti rivedi nella categoria di quelli che hanno appena iniziato a lavorare e ad accumulare il TFR e per questo, non disponi di un TFR alto e proporzionato, puoi comunque provare a fare richiesta di cessione del quinto e cercare di ottenere il finanziamento.
Si possono realmente presentare alcuni casi:
Se sei un dipendente statale o pubblico
Anche con un TFR ancora poco consistente, hai il 100% di probabilità di ottenimento della cessione del quinto in quanto il rischio occupazionale viene sopperito dal tipo di organismo da cui dipendi. L’assicurazione è quindi poco incline a chiederti delle garanzie ulteriori sul tuo TFR ma si confronterà comunque con l’ente finanziario che ti eroga prestito, che a sua volta considera il tuo storico di servizio (magari a tempo indeterminato).
L’assicurazione con cui la banca (o l’organismo finanziario) collabora eviterà di richiedere ulteriori garanzie con il tuo TFR e si accerterà solo del tempo minimo di anzianità (allo scopo, per esempio, che tu sia presente da più di 3 mesi oppure 6 mesi).
Se sei un dipendente privato a tempo indeterminato
A livello teorico, anche qui non dovrebbero esserci problematiche, ma a volte la tua azienda stessa potrebbe rifiutarsi di accompagnarti nella pratica di finanziamento (ad esempio, non volendo trasmettere i documenti di cui l’istituto avrebbe bisogno, tra cui il certificato di stipendio o ancora l’atto di benestare)
Se la tua impresa è caratterizzata da una grande stabilità, un buon fatturato e sopravvive nel tempo da molto, puoi comunque tentare il passo pur avendo un TFR minimo.
L’assicurazione con “moltiplicatore” o “scoring”:
In tutti i casi, l’assicurazione con cui la banca (o l’istituto) collabora darà notevole importanza alla tua impresa tramite ciò che chiamiamo il suo “moltiplicatore” o “scoring”.
Come mai si fa?
In realtà il discorso è molto più semplice di quanto possa sembrare: è come una riduzione del tuo TFR. In pratica il moltiplicatore viene moltiplicato per il tuo TFR e il risultato sarà uguale al “montante massimo” finanziabile (ovvero la rata per la durata del prestito).
Perchè si applica lo scoring (o moltiplicatore)?
Per dare tranquillità all’istituto di credito e assicurazione: in caso di licenziamento comunque tutto il prestito è coperto da una parte della perdita che sarà coperta dalla quota del TFR (anche se moltiplicato).
Per dare tranquillità al cliente che richiede il prestito: Limitando gli importi del montante tramite lo scoring non ci sarà mai il rischio di estinguere somme elevate e sproporzionate rispetto a stipendio e TFR
Cessione del quinto con delega di pagamento (o “doppio quinto”)
Se rientri nei parametri di “scoring” preposti dalla finanziaria a cui ti rivolgi, potresti ottenere anche in aggiunta una delega di pagamento affinché tu possa raggiungere una liquidità più importante; spesso per ottenere una delega di pagamento viene richiesta un’anzianità lavorativa minima di 12 mesi.
Licenziamenti, Fallimenti e Chiusura del Rapporto di Lavoro
Utilizzo del TFR accumulato
Se durante il corso di una cessione del quinto dovessi essere licenziato oppure la tua azienda dovesse fallire, il totale del TFR che avrai accumulato fino a quel momento in azienda sarà utilizzato per coprire tutto o parte del residuo del debito.
Tipicamente esistono due casi:
TFR sufficiente a ripianare il debito: in questo caso a seconda delle clausole contrattuali il debito a tuo nome sarà estinto o fortemente ridotto, ed eventualmente il TFR residuo ti sarà accreditato.
TFR insufficiente: se il TFR non dovesse coprire l’importo residuo, la compagnia assicurativa interverrà, oppure, se concordato in precedenza, la garanzia potrà coprire quantomeno una parte dell’importo insoluto. Tuttavia, la stessa potrà rivalersi su di te nel momento in cui tu dovessi essere ri-assunto alle dipendenze di un nuovo datore di lavoro. Sarà dunque possibile concordare un piano di rientro del debito restante.
Nel caso in cui sia la stessa azienda a dichiarare bancarotta e non riesca quindi a farti il bonifico del TFR spettante, la polizza rischio impiego potrebbe coprire il debito residuo della cessione del quinto, ma solo se rientra fra le circostanze previste dal contratto stipulato.
Massima attenzione dunque alla proposta assicurativa: le condizioni contrattuali potrebbero escludere determinate cause di licenziamento o impiegare una franchigia volta a ridurre l’entità del tuo risarcimento.
TFR e Possibilità di Anticipo: Come Incidono sulla Cessione del Quinto
In generale, come da CCNL (contratto collettivo nazionale del lavoro), puoi richiedere l’anticipo del TFR maturato in misura massima pari al 70% dello stesso, solo nel momento in cui avrai raggiunto almeno 8 anni di servizio continuo alle dipendenze dello stesso datore di lavoro.
Tuttavia, se hai una cessione del quinto in corso:
La maggior parte dei datori di lavoro si rifiutano di anticiparti il TFR nel caso in cui questo risulti vincolato dalla finanziaria a garanzia della cessione del quinto.
Puoi ottenere un anticipo del TFR solo se l’importo del TFR anticipato è superiore al debito residuo della cessione del quinto. Ovvero, puoi ottenere solo la parte di TFR che eccede il debito residuo
Quali Rischi Corri se Richiedi l’Anticipo TFR?
Richiedere l’anticipo del TFR significa ridurre il tuo “paracadute” economico in caso di licenziamento. Se perdi il lavoro, avrai meno liquidità per far fronte alle spese e la finanziaria potrebbe chiederti di restituire il debito residuo, magari con trattenute sullo stipendio o un piano di rientro;
In futuro avrai accumulato un residuo di TFR minore e dunque potrebbe mancare la cifra totale al momento della liquidazione
Aziende “No TFR”: Come Funziona la Cessione del Quinto Senza TFR a Garanzia
Esistono alcune tipologie di aziende in cui le compagnie non richiedono il TFR a garanzia per poter erogare la cessione del quinto sulla busta paga.
Ciò accade quando le compagnie valutano l’azienda meritevole, quindi non sentono la necessità di richiedere il TFR, ecco quali sono i casi specifici:
La valutazione della compagnia assicurativa premia la solidità dell’azienda: Alcune tipologie di azienda medio-grandi, con particolarmente alto numero di dipendenti oppure dei bilanci particolarmente stabili, vengono inserite in un elenco di società “No TFR” presso una o più delle principali compagnie di assicurazione.
Queste compagnie (es. Net Insurance Life SpA e AFI ESCA) valutano il rischio impiego accettabile anche senza il vincolo di disporre di un TFR minimo maturato.
Solitamente, se la tua società rientra nei parametri di “no TFR”, puoi ottenere una cessione del quinto senza avere accantonato il TFR.
Ma, in questi scenari solitamente il montante massimo finanziabile è molto basso, per esempio 10.000 euro.
L’anzianità minima richiesta può salire a 2 anni (24 mesi). Questo perchè, secondo le compagnie assicurative, sono necessari almeno 24 mesi per consolidare il rapporto con l’azienda madre ed ottenere una soglia di “affidabilità” alta per la cessione.
Come accennavamo, tre compagnie assicurative famosissime sono Net Insurance, AFI ESCA e C.F., che spesso consentono di erogare cessioni del quinto e delegazioni di pagamento senza TFR minimo per i dipendenti di determinate aziende, a fronte di policy interne e requisiti specifici.
A proposito della delegazione di pagamento, anche la CF Assicurazioni prevede la possibilità di accedere alla delegazione di pagamento (doppio quinto) senza TFR, ma solo quando il richiedente ha già una cessione del quinto in corso non rinnovabile. In questo caso, il montante del finanziamento aggiuntivo può essere fissato a un massimo di 10.000 euro, sempre a condizione che il rapporto rata/reddito rientri nei parametri definiti.
Possiamo dire dunque che questo scenario “No TFR” rappresenta una via d’accesso interessante per chi non ha ancora maturato un TFR sufficiente (o lo ha destinato a un fondo pensione non gradito alle compagnie) e desidera ottenere un prestito tramite cessione del quinto.
Tuttavia, è necessario verificare se la propria azienda rientra nelle liste approved dalle compagnie assicurative che offrono queste soluzioni, tramite apposita valutazione dello scoring.
Conclusioni Finali
Nonostante non esista un TFR minimo stabilito dalla legge per richiedere la cessione del quinto, nella pratica le compagnie assicurative (che devono necessariamente tutelarsi dal rischio di insolvenza) possono fissare requisiti e politiche proprie.
Se sei un dipendente pubblico o statale, il TFR o TFS accumulato diventa meno rilevante grazie alla stabilità del tuo datore di lavoro, che sia statale o pubblico.
Se invece lavori nel settore privato, la quantità di TFR e l’anzianità di servizio possono influire in modo determinante sull’accettazione della pratica e sull’importo massimo finanziabile (tramite i moltiplicatori o scoring).
In alcuni casi, vengono applicate delle politiche “No TFR” verso determinate aziende giudicate meritevoli dalle assicurazioni che permettono di erogare un prestito con dei montanti limitati (in genere 10.000 euro) a patto di avere minimo 2 anni di anzianità (con compagnia Net Insurance tariffa PRIME, oppure AFI-ESCA)
La delega di pagamento (doppio quinto), in alcuni casi (ad es. con compagnia CF assicurazioni), può essere concessa senza TFR, sempre al limite di 10.000 euro e a patto di avere già in corso una cessione non rinnovabile.
Raccomandazioni importanti:
Prima di firmare un contratto di cessione del quinto, leggi attentamente tutte le clausole, in particolare quelle assicurative.
L’opzione per l’anticipo del TFR, per l’estinzione anticipata del prestito e per cosa accade in caso di licenziamento.
Se desideri saperne di più o ricevere un preventivo personalizzato, ti invitiamo a contattarci della Family Finance.
Effettuando i passaggi giusti, la cessione del quinto può essere una soluzione finanziaria flessibile, accessibile a tutti, anche in presenza di un TFR basso o dei soli ratei mensili del TFR.