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Il prestito con delega - detto anche prestito delega, delega di pagamento, doppia cessione del quinto o seconda cessione del quinto – è un tipo di finanziamento che permette esclusivamente a lavoratori dipendenti (sia pubblici che statali e, in determinati casi, anche privati) di ottenere un prestito dietro cessione di una parte dell’ammontare netto del proprio stipendio o della propria pensione.
È una soluzione di accesso al credito che solitamente viene richiesta o erogata assieme alla richiesta di cessione del quinto (c.d. cessione del quinto con delega), da cui la denominazione di doppia cessione del quinto dello stipendio, e rientra di conseguenza tra i cosiddetti prestiti con delegazione di pagamento.
È pertanto una soluzione di accesso al credito che anche in virtù della normativa che la regolamenta e che la disciplina si è diffusa nel nostro paese in maniera molto importante, poiché tutela tanto il creditore quanto il debitore.
Nel presente articolo ci soffermeremo appunto su tutto quello che bisogna sapere circa i prestiti con delega: dalla normativa ai tempi, dai vantaggi e svantaggi ai requisiti e alla documentazione necessaria.
E poi ancora dedicheremo un paragrafo ai prestiti con delega per pensionati.
Ma procediamo con ordine, da cosa si intende per prestito delega, deputato a chi vuole appunto delegare il proprio datore di lavoro o l’amministrazione di appartenenza.
Prestito con Delega: Cos’è e Come Funziona
Per capire che cos’è il prestito con delega, partiamo dal significato. Il prestito con delega è un finanziamento la cui rata è trattenuta direttamente dallo stipendio. Il termine “delega” fa riferimento ad una “delega di pagamento” che il lavoratore conferisce al proprio datore di lavoro, autorizzandolo a trattenere e versare le rate mensili del finanziamento a favore della banca.
Questa forma di prestito, infatti, funziona proprio come la cessione del quinto: sia nel prestito con delega sia nella cessione del quinto, la modalità di rimborso delle rate avviene sempre tramite trattenuta diretta in busta paga.
La sostanziale differenza è che la cessione del quinto prevede la possibilità di una sola trattenuta massima di un quinto (20%) dello stipendio, mentre il prestito con delega permette di aggiungere una seconda cessione del quinto, arrivando in alcuni casi a un totale del 40% trattenuto, comprensivo della prima e della seconda trattenuta.
Quando si parla di prestiti con delega di pagamento, quindi, spesso si fa riferimento a quella che si chiama “seconda cessione del quinto dello stipendio”, perché di fatto si aggiunge una rata, delegata dal dipendente al datore di lavoro, oltre a quella già esistente della cessione del quinto.
Prestito Con Delega Normativa: Com’è Regolamentata?
La normativa che fa riferimento al prestito con delega ha un quadro di riferimento che assicura la massima tutela delle parti in causa. Si colloca, idealmente, all’interno delle normative sulla cessione del quinto (DPR 180/1950 e DPR 895/1950), estendendone i principi e i limiti.
Ecco i punti normativi principali:
- Autorizzazione del datore di lavoro: diversamente dalla cessione del quinto, per la quale il datore di lavoro non può rifiutarsi di applicare la trattenuta, la delega di pagamento necessita di un’esplicita accettazione da parte dello stesso datore. Questo significa che, sebbene la legge preveda la possibilità della delega stipendio, l’azienda deve dare il proprio consenso per il perfezionamento del prestito con delega.
- Limite di trattenuta: con la cessione del quinto, il limite massimo di trattenuta sullo stipendio è del 20%. Con la delega, si può arrivare – in teoria – a un ulteriore 20% (per un totale del 40%), ma in alcuni casi i contratti collettivi, gli accordi aziendali o gli enti stessi possono stabilire soglie inferiori per motivi di tutela del lavoratore o di equilibri amministrativi.
- Disciplina del TFR: come nella cessione del quinto, anche nel prestito con delega la banca o la finanziaria ha una garanzia ulteriore sul TFR (Trattamento di Fine Rapporto) del lavoratore. In caso di cessazione del rapporto di lavoro, parte del TFR può essere utilizzato dall’ente erogante per saldare il debito residuo.
- Trasparenza: la normativa stabilisce obblighi di trasparenza nei confronti del consumatore. Devono essere specificati il tasso di interesse, i costi accessori, l’importo totale del finanziamento, il piano di ammortamento e il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale del finanziamento).
- Durata del contratto: la durata di un prestito con delega può variare, ma solitamente si colloca tra i 24 e i 120 mesi, analogamente ai contratti di cessione del quinto.
Pro & Contro Dei Prestiti con Delegazione Di Pagamento Cessione Del Quinto
Come ogni prodotto finanziario, anche i prestiti delega possono presentare una serie di vantaggi e svantaggi che è utile valutare prima della sottoscrizione del contratto.
I Pro
- Maggiore liquidità: il principale vantaggio legato ai prestiti delega è la possibilità di ottenere somme più alte rispetto alla sola cessione del quinto. Questo perché si può impegnare una quota ulteriore dello stipendio, arrivando alla cosiddetta “cessione del quinto più delega”.
- Rata fissa e comoda: come per una cessione del quinto, il rimborso della rata avviene tramite trattenuta da parte del datore di lavoro direttamente in busta paga. Una maggiore comodità dunque per il debitore, che non deve preoccuparsi di ricordarsi la scadenza mensile o di effettuare bonifici.
- Tassi agevolati: trattandosi di un prestito garantito dallo stipendio e dal TFR maturato, gli istituti di credito offrono spesso tassi di interesse competitivi e migliori rispetto ad altre forme di prestito personale.
- Accesso al credito anche con altri prestiti in corso: chi ha già una cessione del quinto potrebbe trovare sbarrate molte porte per un nuovo prestito personale, a meno che non valuti un prestito con delega. Il prestito delega con cessione del quinto in corso rappresenta infatti un’operazione piuttosto comune tra i lavoratori italiani.
I contro
- Necessità di autorizzazione del datore di lavoro: mentre la cessione del quinto è un diritto del dipendente, il prestito delega non vincola il datore di lavoro. Alcune aziende o enti pubblici si rifiutano di applicare la trattenuta per motivi interni o di sostenibilità gestionale.
- Impegno elevato dello stipendio: se abbinata alla cessione del quinto, la trattenuta può arrivare al 40% dello stipendio netto. Ciò può sensibilmente ridurre l’entrata mensile del lavoratore dipendente.
- Durata del finanziamento: come per quanto riguarda la cessione del quinto, anche con la delega di pagamento il prestito può durare vari anni. Bisogna ben valutare il pro e contro di un impegno a medio-lungo termine.
- Costi accessori: pur in presenza di tassi generalmente di favore, i prestiti con delega possono includere spese di istruttoria della pratica, commissioni, e costi assicurativi che devono essere ben calcolati a monte.
Requisiti per Accedere al Doppio Quinto
I prestiti con delega, come accenato, sono riservati ai lavoratori dipendenti. In particolare gli aventi diritto sono:
- Lavoratori dipendenti pubblici e statali: hanno più possibilità di accedere alla delega di pagamento in quanto gli enti statali e pubblici sono più propensi a concedere all’istituto finanziario la trattenuta in doppia modalità delega sullo stipendio
- Lavoratori dipendenti di aziende private: possono ottenere la delega sullo stipendio solo se il datore di lavoro accetta la richiesta. In questo contesto, se dipendente di un’azienda piccola o se attua contratti di lavoro determinati o poco stabili, può far più fatica ad ottenere l’autorizzazione
- Pensionati: NON esiste la possibilità di un prestito delega pensionati ma si parla più frequentemente di sola cessione del quinto della pensione. Di fatto, la delega per pensionati potrebbe essere concessa sulla base delle politiche dell’ente pensionistico (INPS e altre casse di previdenza), in quanto non tutte permettono la doppia trattenuta
- Anzianità lavorativa: come per la cessione del quinto, il dipendente dovrebbe avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato (a meno che la scadenza del prestito non sia compatibile con la scadenza del contratto stesso) e un’anzianità tale da maturare un TFR capiente sufficiente a coprire il debito residuo in caso di cessazione del rapporto di lavoro
- Stato di salute del finanziamento già in corso: se il prestito con delega si affianca a una cessione del quinto già in corso, l’istituto di credito valuterà l’ammontare dell’importo residuo dell’altra trattenuta e la capienza economica dello stipendio
Prestito Con Delega Di Pagamento e Cessione del Quinto
Non di rado si sente parlare di “prestito delega con cessione del quinto in corso” o di cessione e delega.
Ma in che modo l’una interagisce con l’altra?
- Cessione del quinto: prevede un massimo pari appunto al 20% della retribuzione mensile netta. È un diritto del lavoratore e non richiede una accettazione specifica del datore di lavoro (che in altre parole, non può rifiutarsi se la cessione è chiesta dal dipendente).
- Prestito con delega (o delega di pagamento): può affiancarsi alla cessione del quinto e comportare una rata ulteriore, sino ad un valore massimo pari ad un ulteriore 20% dello stipendio, ma in questo caso previa accettazione del datore di lavoro. In questo modo si può giungere ad un massimo di cessione del quinto più delega pari al 40% della retribuzione netta.
Quando questi due strumenti si affiancano, la si chiama talvolta cessione due quinti o più comunemente “cessione + delega”. Di conseguenza cresce l’importo ottenibile, ma cresce anche l’importo della rata.
Rate Del Prestito Con Delega, Come Funzionano?
Il meccanismo di rimborso dei prestiti con delega funziona in modo simile rispetto a quelli contro cessione del quinto. Ecco i punti essenziali:
- Trattenuta automatica: la rata mensile ti viene trattenuta direttamente dall’amministrazione o dall’azienda per cui lavori, che quindi diventa tuo “sostituto di pagamento”. L’importo viene poi versato all’istituto finanziario che ti ha erogato il prestito.
- Importo della rata: di solito, la rata delega non può superare il 20% dello stipendio netto mensile, in aggiunta all’altro 20% della cessione del quinto. In alcuni casi, però, tale soglia potrebbe essere essere più bassa, in funzione di specifici accordi tra le parti oppure di particolari policy dell’azienda o dell’amministrazione in cui lavori.
- Durata: come detto, può variare tra i 24 e i 120 mesi, proprio come la cessione del quinto dello stipendio standard.
- Flessibilità: non ti è concessa la possibilità di “saltare” la rata, perché, come detto, la trattenuta è automatica. Tuttavia, puoi estinguere anticipatamente il finanziamento, saldando in un’unica tranche il tuo debito residuo e approfittando di un’eventuale riduzione degli interessi futuri. Ogni istituto ha sue regole su penali e oneri per estinzione anticipata.
Delega Pagamento o Doppia Cessione del Quinto
La Doppia Cessione del Quinto dello stipendio è una formula finanziaria che consiste nell’affiancare la Cessione del Quinto al Prestito con Delega. Da un punto di vista tecnico, abbiamo due specifiche trattenute sul medesimo stipendio, per un massimo complessivo del 40%.
A chi può tornare utile? Chi richiede una prima Cessione del Quinto, dopo qualche mese, finisce per avere necessità di ulteriore liquidità. In questi casi, con un prestito personale classico, si rischia di pagare tassi molto alti, soprattutto se c’è già qualche “segnalazione” in banca dati e/o se la situazione reddituale non basta, già a monte, a garantire la nuova rata.
La Delega Stipendio, però, essendo agganciata alla busta paga, abbatte il rischio per il creditore, che può quindi applicare condizioni comunque vantaggiose.
Da notare che, per eseguire la seconda cessione del quinto, occorre sempre l’autorizzazione del proprio datore di lavoro cioè di chi esegue materialmente la trattenuta in busta. Il datore di lavoro, per legge, non è tenuto a concedere una seconda trattenuta. Anche l’età e il considerare o meno il TFR disponibile sono fattori importanti nel valutare tale forma di credito.
Prestito Delega Pensionati: Si Può Richiedere Oppure No?
Quando si parla di prestito delega per pensionati occorre fare delle precisazioni.
Se la cessione del quinto della pensione è chiaramente regolamentata e assai diffusa, non è possibile stipulare una delega di pagamento sulla pensione. L’INPS (e tutti gli enti previdenziali) non accettano questa ulteriore trattenuta dal cedolino pensione, dal momento che esistono regole di salvaguardia per il pensionato.
In generale la maggior parte dei pensionati possono effettuare unicamente la cessione del quinto della pensione, e non possono fare la delegazione di pagamento, quindi, diffida da chiunque ti parlasse o ti volesse convincere ad effettuare una delegazione di pagamento per pensionati, poichè sta tentando la truffa.
Documenti e Tempi di Erogazione Del Prestito Con Delegazione Di Pagamento
Prestito con delega tempistica: La durata per ottenere un prestito con delega può variare a seconda delle circostanze. In genere, la tempistica varia fra i 10 e i 30 giorni (con Family Finance).
La tempistica dipende esclusivamente da:
- Raccolta dei documenti: il lavoratore deve fornire la busta paga, un documento valido e il codice fiscale. Talvolta, per lavoratore privato, è necessario fornire la certificazione del TFR maturato e la dichiarazione del datore di lavoro circa l’accettazione della delega, che di solito entrambe le informazioni vengono indicate sul certificato di stipendio.
- Valutazione della banca: la banca o la finanziaria valuta il merito creditizio del richiedente e la sostenibilità della somma richiesta. Valuta altresì che la somma delle rate (cessione + delega) sia conforme al limite massimo e che il datore di lavoro abbia confermato l’autorizzazione.
- Firma del contratto: una volta che la pratica è approvata, il cliente sottoscrive il contratto. Nel caso in cui la banca utilizzi il pre-contratto, il cliente firmerà il contratto nella fase precedente a quella dell’approvazione. Quest’ultimo documento conterrà tutti i dettagli come il Tan e il Taeg applicati, l’importo erogato e quello totale dovuto, la durata, i costi dell’assicurazione obbligatoria e le condizioni di estinzione anticipata.
- Notifica al datore di lavoro: la finanziaria trasmetterà al datore di lavoro la notifica ufficiale per attivare la trattenuta in busta paga. A questo punto il datore di lavoro formalizzerà l’accettazione e tratterrà la quota pattuita dalla busta paga (previa trattenuta della cessione del quinto). A questo punto verrà erogato il capitale.
Nota importante: In alcuni casi eccezionali (esempio contratto con convenzioni con enti) sarà possibile accorciare ulteriormente i tempi. In questo caso la durata può ridursi alla metà, o addirittura in una settimana a partire dall’approvazione della richiesta, nel caso in cui tutto sia completo e che il datore di lavoro sia strutturato per occuparsi agilmente delle pratiche relative alle delegazioni di pagamento.
Delega di Pagamento e Situazioni Particolari
Cessione del Quinto con Delega: Cosa Significa
Il binomio cessione del quinto con delega significa semplicemente che sul medesimo stipendio gravano due trattenute: una derivante da un contratto di cessione del quinto e l’altra dal prestito con delegazione di pagamento. Questa combinazione permette di ottenere somme più elevate. È importante, però, valutare con attenzione la tenuta del proprio bilancio familiare nel lungo periodo.
Delega Prestito Personale
Talvolta si sente parlare di delega prestito personale. In realtà, il prestito con delega è pur sempre un prestito personale, ma la particolarità sta nella modalità di rimborso tramite delegazione di pagamento. Se invece si parla genericamente di “prestito personale”, di solito ci si riferisce a un prodotto finanziario che non prevede la trattenuta in busta paga, ma il pagamento di rate con addebito RID, bollettini, ecc. Quando si integra la parola “delega” si intende quel meccanismo di trattenuta diretta su stipendio o pensione.
Delega in Busta Paga
Un’altra espressione ricorrente è delega in busta paga, che indica appunto la volontà del lavoratore di delegare il datore di lavoro a trattenere una seconda quota dello stipendio per pagare le rate del prestito. È una definizione semplificata ma efficace per capire di cosa si tratti: una “delega” di un’ulteriore parte della retribuzione mensile.
Delega di Pagamento Cessione del Quinto
La delega di pagamento cessione del quinto non è altro che la spiegazione nel nome di un prestito garantito dalla busta paga che si spinge al di sopra della classica cessione del quinto. In pratica non si tratta di un prodotto diverso, ma di due prodotti (cessione + delega) messi insieme per raggiungere un importo finanziabile superiore rispetto a quanto accadrebbe con la sola cessione del quinto.
Criticità Ed Aspetti Da Controllare
Detto questo è bene mettere a fuoco alcune possibili criticità del prestito con delega:
- Può essere rifiutato dall’azienda dove lavori o dalla banca: se sei un dipendente di una azienda privata o pubblica, la tua azienda deve accettare la tua delega. Può anche darsi che l’azienda accetti la delega, ma che la banca rifiuti l’operazioni per motivi legati all’assicurazione, all’anzianità di servizio o altro.
- I costi assicurativi: nelle cessioni e nelle deleghe di pagamento sono spesso presenti polizze assicurative rischio vita e/o impiego. Nella delega, rispetto ad una cessione del quinto, il rischio per la compagnia assicurativa è spesso più alto (lo scoperto mensile è doppio nel caso della delega) e può portare il costo assicurativo ad essere leggermente maggiore. Attenzione perciò ai costi assicurativi!
- L’estinzione anticipata: come per ogni prestito valuta bene in sede di contratto e di firma quali penali sono previste in caso di estinzione anticipata del debito. Le stime esatte variano sempre da istituto a istituto.
- Le durate e il tasso effettivo: una delega può durare anche 10 anni. Un TAEG basso ma su una durata del genere significa comunque che il tasso di interesse sia comunque alto alla fine dell’ammortamento. Come sempre, compara tra più soluzioni.
Conclusioni e Considerazioni Finali
Il prestito con delega, potrebbe rappresentare una forma di finanziamento interessante per coloro che necessitano di accedere a somme piuttosto elevate e si trovano già ad avere una cessione del quinto in corso di pagamento.
Grazie alla possibilità di impegnare fino al 40% del proprio reddito (cessione del quinto piu’ delega), diventa una soluzione appetibile per coloro che cercano importi importanti, o per coloro che si trovano nella necessità di accedere a una linea di credito ulteriore, per finanziare spese straordinarie o progetti di un certo rilievo (ristrutturazioni, cerimonie, viaggi, consolidamento debiti.).
Tuttavia, ricordiamo anche la delega stipendio non è un diritto del richiedente, giacché il datore di lavoro potrebbe rifiutarsi, per validi motivi, di eseguire la delegazione in busta paga.
Dunque, prima di tuffarti in un prestito con delega, accertati di:
- Verifica che il tuo datore di lavoro accetti questa forma, e in caso di diniego per motivi poco chiari, cerca di trovare una soluzione positiva confrontandoti con lui.
- Calcolare con attenzione la sostenibilità della doppia rata sul proprio reddito mensile.
- Confrontare più proposte di banche e finanziarie, e occhio al TAEG e a eventuali spese accessorie (assicurazione, istruttoria, penali di estinzione anticipata.).
- Considerare che la trattenuta può durare anche per molti anni, incidendo negativamente e a lungo sul proprio stile di vita.
**Insomma, la delegazione di pagamento – in tutte le sue declinazioni – può rappresentare una leva davvero utile per coprire delle esigenze di liquidità importanti. **
La cosa essenziale è farlo sempre con cognizione di causa, verificando ogni elemento contrattuale e non sottovalutando mai l’impatto a lungo termine di un impegno economico che, per quanto vantaggioso, va onorato con puntualità e secondo quanto stabilito dalla legge e dagli accordi tra le parti.