Convenzione INPS Prestiti: Quello Che Devi Sapere [Guida]

Hai sentito parlare della Convenzione INPS Prestiti ma ancora non hai capito come funziona e di cosa si tratta? Leggi la nostra guida approfondita o verifica se puoi accedere con il nostro questionario interattivo.

Convenzione INPS Prestiti
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Francesco De Stefano

CEO & Founder di Family Finance

"La nostra missione è rendere i prestiti più accessibili e trasparenti per tutti. Ogni giorno lavoriamo per offrire le migliori soluzioni finanziarie ai nostri clienti."

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In quanto intermediari finanziari, ci è capitato in più di un’occasione di sentire clienti appena andati in pensione chiederci: «Ma voi fate anche i Prestiti INPS?».

Purtroppo, c’è chi crede realmente di ricevere soldi in prestito direttamente dall’INPS commettendo, in buona fede, un errore.

Questo fraintendimento su questo argomento sembra piuttosto diffuso in Italia.

Non stiamo qui a puntare il dito su nessuno, ci mancherebbe…

Non ci sarebbe nemmeno alcuna sorpresa nel constatare che volantini delle migliori offerte e spot pubblicitari relativi a tali convenzioni non siano chiarissime.

Anzi… È molto probabile che non spiegano nemmeno per sbaglio che, in verità, la cosiddetta convenzione INPS per i prestiti ai pensionati non è nient’altro che un accordo (siglato dalla stesso INPS) con gli intermediari finanziari e i vari istituti di credito tramite il quale viene proposta la cessione del quinto su pensione.

Detto in altre parole, l’INPS che eroga il prestito non esiste, ma ne parleremo dettagliatamente nei paragrafi successivi.

Intanto vediamo insieme come funziona, a chi è rivolto e quali potrebbero essere i pro e i contro delle convenzioni INPS prestiti.

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Che Cos’è Realmente il Prestito INPS In Convenzione e Come Funziona?

Il prestito in convenzione con INPS non è altro che un meccanismo agevolato che permette ai pensionati accesso diretto al credito tramite la cessione del quinto della pensione.

Possiamo immaginarla come una vera e propria alleanza tra tre soggetti:

Il vantaggio di questa collaborazione consiste nel fatto che le rate del prestito vengono rimborsate direttamente dalla pensione.

Significa, nel concreto, che ogni mese l’INPS – su richiesta della società finanziatrice – trattiene l’importo della rata della pensione netta e la versa alla banca o alla finanziaria.

Il rischio di morosità, pertanto, si riduce notevolmente.

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Prestiti Convenzione INPS: Ecco Perchè A Volte Ci Si Confonde

Ecco il motivo per cui talvolta questa “sigla” può trarre in inganno.

Chi legge di prestiti convenzionati INPS spesso potrebbe pensare che l’ente erogante sia l’INPS stessa.

Sarebbe comprensibile, dal momento che online si legge spesso a proposito di convenzioni tra questo ente e i soggetti finanziatori.

In realtà “convenzione” (per utilizzare un termine chiaro e semplice) rappresenta un semplice “accordo” tra INPS e soggetti terzi (banche o finanziarie).

Pertanto (e ribadiamo) queste entità erogheranno il capitale ai pensionati che decideranno di sfruttare questa tipologia di prestito.

Va da sé che se sei un pensionato e ti interessa che l’operazione ti venga proposta con tassi di interesse convenienti, dovrai rivolgerti a un istituto di credito convenzionato con l’INPS.

Di fatto la convenzione garantirà l’erogazione del credito in una forma semplificata (cessione del quinto) e agevolata.

Il capitale ti sarà concesso dall’ente creditizio, mentre l’INPS agirà come garante, trattenendo una parte della pensione per rimborsare il prestito.

Speriamo che queste siano informazioni che ritieni importanti e che potrebbe farti piacere conoscere!

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Prestiti In Convenzione INPS: Parliamo Di Cessione del Quinto

La cessione del quinto è una formula di prestito molto conosciuta e apprezzata, dove il debitore può rimborsare facilmente il credito tramite la trattenuta diretta dello stipendio o della pensione.

Nata come formula specifica dedicata ai lavoratori dipendenti, è stata estesa ai pensionati a partire dall’anno 2005.

Per questo tipo di prestito, il D.P.R. 180 del 1950 stabilisce dei vincoli chiari: si chiama di fatto cessione del quinto perché la rata mensile per rimborsare il prestito non può superare il 20% della pensione netta o dello stipendio.

Dunque, un pensionato che guadagna 1.000 euro netti al mese non potrà sostenere delle rate mensili superiori ai 200 euro.

L’INPS, infatti, pone un limite alla rata massima applicabile ai prestiti con cessione del quinto della pensione, riducendone gli importi per evitare che il pensionato si possa trovare  in difficoltà.

La cessione del quinto in convenzione con l’INPS è una garanzia valida per il finanziatore, dato che la rata viene trattenuta alla fonte e non si corre il rischio che il pagamento della rata possa “saltare”.

Analogamente, anche il pensionato garantisce un pagamento semplice, in quanto non è tenuto a intervenire personalmente, eccetto che durante la fase di contrattazione.

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Prestito Convenzione INPS: Quali sono le differenze con i Prestiti INPDAP?

Quando sentiamo parlare di prestiti con cessione del quinto della pensione, di solito sentiamo anche dei riferimenti rispetto alla cessione INPDAP e convenzione INPDAP.

L’INPDAP, o Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica, è stato assorbito dall’INPS a partire dal 2011, trasferendo gran parte delle sue funzioni riguardanti il trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici e delle pensioni.

Tuttavia, si continua a parlare di cessione del quinto per pensionati INPDAP, o cessione del quinto con convenzione INPDAP quando ci si riferisce a quelle persone che semplicemente, prima di andare in pensione, lavoravano presso amministrazioni pubbliche o statali.

Quindi, se sei un ex dipendente pubblico o un pensionato che ha lavorato nel pubblico impiego e desideri ottenere un prestito convenzionato, puoi farlo attraverso le banche che hanno una convenzione con l’INPS.

Nonostante l’INPDAP non esista più come ente separato (è stato assorbito dall’INPS nel 2011), il termine ‘cessione del quinto INPDAP’ continua a essere utilizzato per riferirsi a coloro che, prima di andare in pensione, lavoravano nel settore pubblico.

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L’INPS sarà l’interlocutore principale per la gestione del prestito, ma il prestito sarà comunque strutturato come una cessione del quinto della pensione, con una trattenuta automatica pari a un quinto della pensione stessa.

In sostanza, per te come richiedente del prestito o della cessione del quinto, la procedura non cambia, poiché il sistema di cessione del quinto continua a essere applicato, indipendentemente dall’assorbimento dell’INPDAP nell’INPS.

INPS Prestiti A Tasso Agevolato In Convenzione: Quando Ha Senso Sceglierli?

Per rispondere a questa domanda e capire se la cessione del quinto in convenzione è la scelta giusta per la tua situazione, considera se:

Se hai risposto SI a tutte queste caratteristiche, allora può essere una buona soluzione valutare la cessione del quinto per pensionati avvalendoti della convenzione INPS e sfruttandone i vantaggi.

Consiglio personale: Non fermarti mai al primo istituto di credito, ma effettua sempre una valutazione completa delle varie condizioni che ti propongono banche o finanziarie convenzionate.

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Come Ottenere Un Prestito Convenzionato INPS Con Una Banca o Finanziaria Convenzionata

Facciamo un breve riassunto dei passaggi per ottenere un prestito con cessione del quinto utilizzando una banca o finanziaria convenzionata:

  1. Verifica dei requisiti: Assicurati di essere un pensionato INPS o ex INPDAP e di percepire una pensione con un importo sufficiente ad ottenere la cessione del quinto (minimo 650 euro);
  2. Verifica l’elenco degli istituti convenzionati: Sul sito dell’INPS puoi individuare facilmente quali tra le banche o società finanziarie si trovano nel regime di convenzione.
  3. Prepara la documentazione: Avrai bisogno della carta di identità, della tessera sanitaria, del cedolino della pensione (o OBIS-M) e dell’ultimo CU.
  4. Presenta la domanda all’istituto prescelto: Compila tutti i moduli necessari in banca o presso la finanziaria. L’operazione è generalmente rapida.
  5. Attendere la valutazione pratica: L’istituto bancario o finanziario farà le dovute valutazioni ed approverà la tua pratica
  6. Erogazione del prestito: Se tutto va secondo i piani, entro un tempo variabile riceverai il denaro sul tuo conto corrente. Nel frattempo,  l’INPS tramite l’atto di benestare, avvierà il meccanismo di trattenuta mensile dal tuo cedolino.
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Pro e Contro della Cessione del Quinto in Convenzione

Come tutti i prodotti finanziari, anche la cessione del quinto tramite convenzione INPS ha i suoi lati positivi e qualche possibile svantaggio da considerare. 

Ecco una tabella:

VantaggiDettagli VantaggiSvantaggiDettagli Svantaggi
Tassi Spesso Più BassiLa banca ha la sicurezza della trattenuta diretta, perciò può offrire condizioni vantaggiose.Riduzione del Netto MensileOgni mese, ti verrà decurtata la quinta parte dalla pensione, quindi avrai meno soldi su cui confidare. Se la tua pensione è bassa, fai attenzione al budget.
Pagamento AutomaticoIl pensionato non deve ricordarsi di pagare; la rata viene scalata a monte.Limite del QuintoAnche ti venisse concesso il finanziamento, potresti non ottenere la somma completa che desideri, perché il vincolo del 20% resta sempre valido.
Facilità di AccessoNormalmente non c’è bisogno di garanzie aggiuntive, né di terze persone garanti.Età e DurataSe sei in là con gli anni, alcune banche potrebbero limitare la durata del finanziamento.
Durata AdattabileSi tratta di prestiti a lungo termine con cui puoi scegliere la durata più adatta per abbattere la rata mensile.Impegno a Lungo TermineUn prestito per diversi anni va ponderato bene, ad esempio se pensi che le tue necessità cambieranno in un futuro prossimo.

INPS Prestiti In Convenzione - Riflessioni Pratiche: Quando Conviene e Quando No

Una delle domande più comuni che sentiamo spesso è: “Mi conviene davvero fare un prestito con la convenzione INPS?”.

La risposta, come sempre, dipende dalla tua situazione personale.

Se hai bisogno di liquidità per un progetto specifico e la tua pensione è abbastanza alta da permetterti la cessione di un quinto senza farti mancare il necessario, potrebbe essere un’ottima soluzione.

D’altra parte, se la tua pensione è piuttosto bassa e il budget mensile è già stretto, devi riflettere con calma: ridurre ulteriormente l’importo disponibile con una rata mensile potrebbe generare tensioni finanziarie.

In questi casi, vale la pena chiedere più preventivi, valutare soluzioni alternative o, in ultima analisi, cercare di rinviare tutte le spese non urgenti.

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Consigli Pratici Prima di Firmare

  1. Metti a Confronto Diversi Preventivi: Sebbene la convenzione con l’INPS garantisca condizioni particolarmente vantaggiose per tutti, non è detto che tutte le banche applichino le stesse clausole si più. Uno sforzo rapido di comparazione potrebbe farti risparmiare diverse centinaia di euro.
  2. Dedica Tempo alla Lettura delle Clausole Contrattuali: Potrebbe apparire banale, ma molte persone non prestano sufficiente attenzione ai dettagli. Voci come le commissioni di istruttoria o i costi assicurativi potrebbero pesare considerevolmente sull’importo che dovrai restituire.
  3. Non Esitare a Chiedere Chiarimenti: Se ci sono aspetti che non comprendi appieno, non esitare a porre domande alla banca o all’intermediario. Un consulente affidabile è colui che riesce a guidarti e spiegarti le componenti del contratto in modo che ogni clausola sia perfettamente comprensibile.
  4. Analizza la Tua Capacità di Rimborso: Effettua un’analisi delle tue entrate e uscite mensili per evitare di trovarti in una posizione di difficoltà.
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Conclusioni sul Prestito In Convenzione INPS

Avere una comprensione chiara di cosa significa «convenzione INPS prestiti» può evitare molte incomprensioni e consentirti di scegliere con maggiore consapevolezza il prodotto finanziario più idoneo alle tue esigenze.

È fondamentale capire che non è l’INPS a liquidarti il denaro, bensì esistono degli accordi tra l’ente previdenziale e diverse istituzioni finanziarie, i cui benefici sono messi a disposizione dei pensionati.

Con la modalità della cessione del quinto, il rischio per la banca è ridotto, e questo potrebbe permetterti di ottenere tassi di interesse vantaggiosi e modalità di rimborso più flessibili.

Naturalmente, la decisione ultima spetta a te, basata sulla tua situazione personale. Se stai considerando di richiedere un prestito, valuta con attenzione i pro e i contro, confronta diverse offerte, esamina ogni clausola meticolosamente.

Se necessario, richiedi assistenza a un consulente di fiducia. È da tenere a mente che stai impegnando una porzione fissa della tua pensione per un lasso di tempo che potrebbe essere anche prolungato, quindi un’informazione consapevole è sempre la scelta migliore prima di sottoscrivere.

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F.A.Q. Domande Frequenti

La convenzione INPS è un semplice accordo che l’INPS stipula con varie banche e finanziarie. L’obiettivo? Permetterti di ottenere un prestito, trattenendo la rata direttamente dalla tua pensione. Detto in altre parole, se hai bisogno di liquidità, invece di dover ricordarti di pagare ogni mese, è l’INPS stessa a versare l’importo della rata al creditore, prelevandolo dalla tua pensione. Questo, in genere, si traduce in condizioni un po’ più vantaggiose per te: la banca o la finanziaria hanno la sicurezza di ricevere il pagamento puntuale, quindi tendono a offrire tassi più interessanti.

Questo è uno degli equivoci più frequenti. Spesso si sente dire “prestiti INPS” e si pensa che i soldi arrivino direttamente dall’INPS. In realtà non è così. I prestiti, materialmente, te li dà una banca o una società finanziaria con cui l’INPS ha sottoscritto una convenzione. Il ruolo dell’INPS è quello di fare da “tramite”: ogni mese, su tua autorizzazione, trattiene la quota di rata dalla tua pensione e la gira all’ente creditore. Risultato? Tu hai una rata sempre in regola senza dover fare nulla, mentre per la banca si riduce il rischio di mancato pagamento.

La “liquidità in convenzione” non è altro che la somma di denaro che ricevi in prestito attraverso questo tipo di accordo. Quindi, se chiedi alla banca 10.000 euro e rientri nei requisiti, quei 10.000 euro diventano la tua “liquidità”: soldi che ti vengono accreditati (sul conto o con un assegno circolare) e che dovrai restituire con delle rate mensili. Il vantaggio è che, dato che è una convenzione con l’INPS, la rata viene prelevata in automatico dalla tua pensione, con tassi spesso più bassi di un prestito standard.

In linea di massima, tutti i pensionati dell’INPS che abbiano un importo di pensione sufficiente — di solito si parla di almeno 650 euro al netto delle trattenute — possono presentare domanda. Ciò include anche i pensionati ex-INPDAP, perché dal 2011 l’INPDAP è stato assorbito nell’INPS. Fondamentalmente, devi solo assicurarti di avere:

  1. Una pensione sopra la soglia minima;
  2. Un’età che rientri nei limiti previsti per la cessione del quinto (ogni banca può imporre un tetto massimo a cui arrivare entro la fine del finanziamento).

Una volta, chi lavorava nel settore pubblico o statale si affidava all’INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica) per pensioni e prestiti. Poi, nel 2011, l’INPDAP è stato chiuso e le sue funzioni sono state assorbite dall’INPS. Oggi quindi, quando si parla di Convenzione INPDAP, ci si riferisce a quegli stessi meccanismi di prestito (sempre tramite la cessione del quinto), ma gestiti dall’INPS. Ecco perché, se in passato lavoravi nel settore pubblico, puoi comunque usufruire di una convenzione per pensionati, ora sotto l’ombrello INPS.

Significa che c’è un accordo formale tra l’ente che ti paga la pensione (l’INPS) e la banca/finanziaria che ti eroga il prestito. Il senso di questo accordo sta tutto nella tranquillità del rimborso: la rata è trattenuta alla fonte, perciò la banca sa di ricevere i pagamenti con regolarità. Per te, oltre alla comodità di non dover pensare a nulla, si traduce in potenziali vantaggi sui tassi, meno burocrazia e la possibilità di ottenere il finanziamento anche se hai avuto difficoltà in passato. In pratica, un prestito con meno stress da entrambe le parti.
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