Cessione del Quinto NoiPA: Simulazione & Guida Per Il 2025

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Cessione del Quinto NoiPA
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Francesco De Stefano

CEO & Founder di Family Finance

"La nostra missione è rendere i prestiti più accessibili e trasparenti per tutti. Ogni giorno lavoriamo per offrire le migliori soluzioni finanziarie ai nostri clienti."

Tabella dei Contenuti

La cessione del quinto è una formula di credito molto apprezzata dai dipendenti italiani, in virtù della trasparenza, delle tutele e della stabilità che caratterizzano tale operazione.

Quando i lavoratori in questione sono dipendenti pubblici che percepiscono l’accredito dello stipendio mediante il portale NoiPA, la possibilità di richiedere una cessione del quinto si trasforma in un’opportunità particolarmente favorevole, in grado di offrire condizioni agevolate e pagamenti comodi, con trattenute direttamente dalla busta paga.

In questo ampio articolo analizzeremo nel dettaglio la cessione del quinto NoiPA, osservando i requisiti da rispettare per poterne beneficiare, le fasi da seguire per richiederla, i principali vantaggi e svantaggi, e tutte le informazioni utili a chi vuole orientarsi in modo corretto con questa formula di finanziamento, offrendo una guida completa e ricca di particolari.

Introduzione alla Cessione del Quinto

Prima di illustrare più nel dettaglio i particolari relativi alla cessione del quinto NoiPA, è opportuno chiarire che cosa si intenda, in generale, per cessione del quinto.

Si tratta di una particolare formula di prestito personale, disciplinata in Italia dal D.P.R. 180/1950 e dalle normative successive, che consente ai beneficiari di rimborsare il finanziamento mediante trattenute dirette sul proprio stipendio o sulla pensione.

Diversamente da un pagamento mediante una carta o un bonifico, dunque, invece di vedersi accreditare lo stipendio per poi dover restituire la rata all’ente creditore, il debitore subisce delle trattenute dirette, con il datore di lavoro o con l’ente che eroga la pensione, che verseranno le somme dovute direttamente al creditore.

Il nome “cessione del quinto” deriva infatti dal limite massimo dell’ammontare della rata, che non può eccedere il quinto (ossia il 20%) dello stipendio netto mensile (o della pensione mensile, se si tratta di cessione del quinto della pensione).

Tale limite, fissato per legge, serve a garantire la sostenibilità finanziaria del debitore, evitando che una rata troppo elevata possa compromettere la sua capacità di far fronte alle spese essenziali e di scendere al di sotto della soglia di povertà.

Nella pratica, la cessione del quinto è un prestito non finalizzato (vale a dire che non è necessario dettagliare il motivo per cui si richiede il credito), ed è aperto a diverse categorie di lavoratori: dipendenti statali, dipendenti di aziende private, pensionati, militari e forze dell’ordine, purché provvisti di determinati requisiti contrattuali e di anzianità di servizio.

Il fattore determinante è la presenza di un reddito fisso mensile (stipendio o pensione) e di un contratto o una pensione che diano abbastanza garanzie di stabilità.

Il ruolo di NoiPA Ed i Vantaggi Per i Dipendenti Statali

Con “NoiPA” si indica il sistema informativo attraverso cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) gestisce i pagamenti e la gestione degli stipendi di gran parte dei dipendenti della Pubblica Amministrazione italiana.

Grazie alla piattaforma NoiPA, i dipendenti pubblici (ad esempio insegnanti, impiegati ministeriali, personale scolastico, forze armate e di polizia, ecc.) possono accedere a numerosi servizi in merito alla loro posizione retributiva: consultare il cedolino stipendiale, visualizzare informazioni fiscali, richiedere congedi e molto altro.

Il principale vantaggio di chi percepisce lo stipendio tramite NoiPA, in relazione alla cessione del quinto, sta nell’opportunità di usufruire di condizioni di finanziamento più favorevoli rispetto ad un normale lavoratore del settore pubblico o privato.

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Questo accade perché il dipendente statale offre, attraverso l’ente per cui lavora, una maggiore affidabilità creditizia delle proprie entrate economiche con minori rischi per l’istituto finanziatore.

Di conseguenza, le banche e le finanziarie sono per lo più ben disposte a concedere prestiti a tassi competitivi e con iter burocratici semplificati.

Inoltre, l’ente erogatore ha la certezza che le rate verranno trattenute direttamente dal Cedolino NoiPA e corrisposte puntualmente, rappresentando un incasso sicuro dato che è lo stesso Ministero delle Finanze a gestire i flussi di denaro.

Ciò rende la cessione del quinto NoiPA un tipo di prestito certo, concreto e sicuro per tutte le parti attrici in causa.

Per il debitore, in particolare, vige la tranquillità di non dover ricordare scadenze, rid in banca o bollettini, dato che la mensilità è trattenuta “alla fonte”.

Da un lato, quindi, chi sceglie la Cessione del Quinto NoiPA sa di affidarsi a un sistema collaudato; dall’altro, gli istituti finanziari operano in uno scenario con rischi ridotti.

Questo mix di elementi consente di proporre soluzioni di cessione del quinto particolarmente interessanti e caratterizzate da minori oneri accessori e tassi d’interesse più contenuti.

Come Funziona La Cessione Del Quinto Per Dipendenti Pubblici Tramite NoiPA?

Entriamo quindi nel dettaglio di come funziona la cessione del quinto NoiPA, delineando i passaggi principali che si sviluppano tra il dipendente, l’ente bancario o la società finanziaria e NoiPA stesso.

La procedura in alcuni casi può leggermente differire se ci si rivolge a una banca piuttosto che ad una società finanziaria, ma gli step fondamentali non mutano.

1. Richiesta del preventivo

Il primo passo dei dipendenti pubblici o statali interessati alla cessione del quinto è individuare la banca o la finanziaria alla quale affidarsi. In genere viene richiesto un preventivo in funzione dello stipendio netto mensile e dell’età, che incide sulla durata massima del finanziamento e, di conseguenza, sull’importo massimo erogabile.

È opportuno confrontare diverse offerte, prestando attenzione non solo al tasso di interesse offerto (TAN e TAEG), ma anche alle eventuali spese di istruttoria, alla percentuale trattenuta per la polizza assicurativa prevista per legge e a tutte le voci accessorie.

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2. Verifica dei requisiti

Una volta individuato l’ente bancario o la società di intermediazione alla quale affidarsi, si passa alla fase di verifica dei requisiti in capo al richiedente. Al fine di ottenere la cessione del quinto, il dipendente pubblico o statale deve:

Per l’anzianità si apre un capitolo a parte, infatti, è necessaria un’assunzione continuativa di almeno 4 anni per ottenere la cessione vera e propria. Se non hai raggiunto i 4 anni di anzianità, in questo caso verrà proposta la delegazione di pagamento NoiPA, che ha lo stesso funzionamento della cessione del quinto, ma non si tratta dello stesso prodotto.

Perchè se non ho i quattro anni di assunzione non posso fare la Cessione del Quinto NOIPA?

Questa scelta spetta alla Ragioneria Territoriale dello Stato che gestisce i contratti di finanziamento tramite cessione del quinto. Una volta ricevuto il contratto dall’ente di credito, se la data di assunzione del dipendente è inferiore ai 4 anni, rigetta automaticamente la richiesta. 

**La RTS infatti, si basa esclusivamente sulla normativa D.P.R. 180/50, che prevede i 4 anni di assunzione continuativi per tutti i Dipendenti Statali (NoiPA o altro) che vogliano accedere alla cessione del quinto. **

Per “aggirare” questa problematica, gli istituti di credito o finanziarie offrono la delegazione di pagamento, che ha lo stesso funzionamento (o quasi) della cessione del quinto.

Essendo che la normativa non fa riferimento agli anni di anzianità per la delega, le banche sfruttano questo escamotage per far fronte alle esigenze dei clienti. 

3. Presentazione della documentazione

Il dipendente interessato a presentare la richiesta di cessione deve presentare all’ente finanziatore designato una serie di documenti comprendenti:

  1. Ultime buste paga;
  2. Documenti di identità in corso di validità (carta di identità e codice fiscale/tessera sanitaria);
  3. Eventuali attestati di servizio o altri documenti richiesti.
  4. Ultimo CUD dell’anno precedente;
  5. Documenti attestati il codice iban sul quale ricevere l’accredito;
  6. Utenza domestica aggiornata a conferma dell’indirizzo di residenza;

**In questo step, a seconda della banca scelta, è possibile che vengano richieste informazioni anche sull’eventuale sussistenza di altre trattenute sulla busta paga come pignoramenti, o extra busta, come prestiti personali, carte di credito, etc. **

Solitamente, infatti, in presenza di pignoramenti non alimentari, l’ente finanziatore sarà comunque disponibile alla concessione mediante il saldo e lo stralcio della situazione debitoria o l’estinzione completa del prestito (mediante lo stesso finanziamento).

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4. Istruttoria e comunicazione a NoiPA

Una volta ottenuti tutti i documenti richiesti, la società finanziaria o banca prescelta, ha il diritto di avviare l’istruttoria finalizzata a verificare l’idoneità del dipendente (ed il possesso di tutti i requisiti).

Sostanzialmente, vengono controllati alcuni parametri tra cui il “quinto cedibile NoiPA”, vale a dire la quota limite del quinto dello stipendio che può essere ceduta ai terzi (il 20% del netto in busta paga) ed, eventualmente, in fase di valutazione, anche le informazioni circa la solvibilità del soggetto richiedente l’operazione.

Solitamente, infatti, i dati di solvenza dei soggetti vengono prelevati e verificati presso banche dati pubbliche aventi sede legale nel paese del soggetto (CRIF, al CTC, etc.)

Successivamente, la proposta di contratto per la cessione del quinto su NoiPA, viene inviata a quest’ultimo per ricevere l’autorizzazione alla trattenuta.

A sua volta, il NoiPA, o nello specifico, il M.E.F., provvede a rilasciare il benestare, quindi un documento che conferma che il dipendente possa effettivamente cedere il quinto dello stipendio utile per il rimborso del prestito.

In particolare, vengono fissate le modalità di pagamento, il numero delle rate e chi è il beneficiario o il soggetto deputato a ritirarle (in questo caso, l’ente finanziario). Tale autorizzazione è fondamentale per procedere, senza di essa, ogni accordo o contratto è reputato nullo.

5. Erogazione del prestito

Ottenuta l’autorizzazione da parte di NoiPA, la banca o l’istituto finanziario può dare il via libera all’erogazione vera e propria.

Generalmente, la cifra richiesta (o la somma massima ricavata per cessione del quinto) viene accreditata sul conto corrente del dipendente.

Da lì in avanti, l’unico onere del beneficiario è verificare che le trattenute siano correttamente riportate nel cedolino.

Il rimborso avviene con cadenza mensile; cioè, una volta al mese, il M.E.F. trattiene il 20% proporzionato allo stipendio netto e lo trasferisce alla banca.

Un tale metodo determina una regolarità estrema: il dipendente non può scordarsi di pagare e non deve neppure preoccuparsi di eseguire un bonifico o recarsi in banca.

Il piano di ammortamento può avere una durata massima di 120 rate (10 anni); in certi frangenti, tuttavia, possono essere ammesse durate più brevi o più lunghe in relazione all’età del richiedente, alle garanzie e/o all’ente prestatore.

Requisiti e Condizioni di Accesso Per la Cessione Del Quinto NoiPA

Per quanto la cessione del quinto sia una forma di rimborso generalmente aperta a chiunque, è comunque necessario rispettare dei requisiti di base, e cioè:

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Calcolo del “quinto cedibile noiPa”

Per comprendere al meglio la cessione del quinto noipa è fondamentale saper calcolare il “quinto cedibile noipa”.

Il calcolo del quinto cedibile è stabilito dalla legge e prevede che la rata massima non possa superare il 20% dell’importo netto dello stipendio.

Ma a quanto ammonta esattamente questa quota?

Ecco uno schema semplificato:

  1. Determinare lo stipendio netto: Occorre partire dall’importo netto percepito ogni mese, al netto di trattenute previdenziali e fiscali. L’importo si può trovare direttamente sul cedolino dello stipendio, in prima pagina, alla voce “Quinto Cedibile”. Attenzione però, che non è sempre quello effettivo ed utile per la cessione del quinto. Infatti, come per i Pensionati, i Dipendenti Statali hanno la cosiddetta quota cedibile che viene chiamata Certificato di Stipendio B1, ed indica la rata cedibile effettiva. 
  2. Verificare altre trattenute: Se già esistono altre trattenute, come pignoramenti o deleghe di pagamento (una seconda forma di finanziamento che si somma alla cessione), è necessario valutarne l’incidenza. In caso di pignoramento, di solito la legge impone che non si superi la metà dello stipendio, ma con specifiche priorità di tipo legale. Nel caso di deleghe di pagamento, si potrebbe arrivare a due quinti dello stipendio complessivo (il 20% + il 20%). 
  3. Applicare il 20%: Identificato il netto “libero” si dovrà calcolare il 20%. Proseguendo con il nostro esempio: Netto Stipendiale 1.500 euro, il 20% sono 300 euro. Questo valore è la rata massima cedibile.
  4. Arrotondamenti e limiti imposti dall’ente: alcune amministrazioni prevedono una sorta di arrotondamento o comunque di riduzione se la cifra calcolata come 20% non risulta compatibile con altri vincoli retributivi. Inoltre, va ricordato che il calcolo del quinto cedibile andrà periodicamente aggiornato se nel corso degli anni lo stipendio subisce variazioni (ad esempio, promozioni, scatti di anzianità, cambi di contratto ecc.).

NoiPA Cessione del Quinto: Ecco i Vantaggi e Gli Svantaggi

Come ogni modalità di concessione di un prestito anche la cessione del quinto ha aspetti positivi e criticità. Vediamo di seguito proprio quali sono le principali ragioni per cui viene scelta dai dipendenti statali e gli aspetti da conoscere prima di procedere.

Vantaggi

Svantaggi:

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Altre considerazioni importanti 

Oltre alle informazioni fondamentali riportate finora, ci sono alcuni aspetti ulteriori da tenere a mente quando ci si avvicina a una cessione del quinto NoiPA.

Considerazioni Conclusive

La cessione del quinto NoiPA rappresenta uno strumento di finanziamento molto diffuso tra i dipendenti statali, in virtù della sicurezza e della convenienza che questo sistema garantisce. Grazie alla trattenuta diretta in busta paga, infatti, la probabilità di insolvenza è ridotta e gli istituti di credito possono praticare tassi di interesse più bassi rispetto ad altre forme di prestito personale.

L’impegno mensile di una cessione del quinto, sebbene comodo e sicuro, rimane vincolante per un periodo che può arrivare fino a dieci anni. Prima di sottoscrivere il contratto, è quindi consigliabile confrontare più preventivi, leggere attentamente le clausole (specie quelle relative alle coperture assicurative e alle spese di istruttoria) e chiedere chiarimenti al personale specializzato.

Speriamo che questa guida abbia chiarito i punti fondamentali relativi alla cessione del quinto NoiPA mettendoti a disposizione tutte le informazioni per prendere una decisione informata.

Se hai ancora dubbi, restiamo a tua disposizione per qualsiasi domanda!

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