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Sei un Dipendente o un Pensionato e vuoi sapere quali sono i principali motivi di rifiuto cessione del quinto?
Ti è stata recentemente respinta una richiesta e vuoi approfondire le cause?
Questo articolo potrebbe fare al caso tuo.
Infatti, cercheremo di approfondire tutti le possibili ragioni per cui potresti subire un rigetto della richiesta di cessione del quinto.
Quando si tratta di ottenere un finanziamento tramite cessione del quinto, diversi fattori possono influire sulla decisione finale dell’istituto finanziario. Questi motivi di rifiuto, se non compresi appieno, possono risultare difficili da affrontare. In questo articolo, esploreremo i principali ostacoli che potrebbero impedire l’approvazione della tua richiesta, suddividendoli in due categorie principali: dipendenti e pensionati.
Ogni situazione è diversa, ma comprendere in anticipo quali siano i motivi più comuni di rifiuto può aiutarti a migliorare le tue possibilità di successo. Continuando a leggere, scoprirai come evitare gli errori più frequenti e presentare una domanda più solida e persuasiva.
Iniziamo!
In cosa consiste la cessione del quinto?
La cessione del quinto è una forma di prestito semplice in quanto prevede la trattenuta della rata del prestito direttamente in busta paga o pensione. La quota cedibile ammonta a massimo un quinto del proprio reddito netto mensile, ossia il 20%.
È una forma di prestito molto apprezzata da chi è un dipendente o pensionato perché comoda e sicura, tuttavia ci sono delle circostanze per cui la richiesta di una cessione del quinto può essere rigettata e, spesso, comprendere perché non è sempre così semplice.
Nelle sezioni successive, cercheremo di rispondere alla domanda: “La cessione del quinto può essere rifiutata?”
Cessione del Quinto Rifiutata: Ecco i Principali Motivi per i Dipendenti
Nel gergo della cessione del quinto, i dipendenti pubblici vengono categorizzati come i dipendenti presso amministrazioni “pubbliche”, come ad esempio ospedali, comuni, regioni, etc.
Non sono da confondere con i dipendenti statali, che al contrario dipendono dai vari ministeri, come il Ministero della giustizia, quello della difesa o quello dell’istruzione e del merito.
É molto semplice capire in quale categoria rientri: se sei un dipendente pubblico, avrai sicuramente delle trattenute INADEL e CPDEL sulla tua busta paga.
Mentre se sei un Dipendente Statale, la tua busta paga riporterà la voce in alto a destra sul ministero di appartenenza.
I dipendenti privati, invece, sono tutti coloro che sono assunti presso società a responsabilità limitata (SRL), società per azioni (SPA) o altre forme come società in accomandita semplice (SAS) o società in nome collettivo (SNC).
Dopo aver fatto questa distinzione, se sei un dipendente, ecco quali possono essere i principali motivi di rifiuto.
1. Cessione del quinto negata: Importo dello stipendio netto [Dipendenti Pubblici, Statali, Privati e Pensionati]
La domanda di cessione del quinto richiede un reddito minimo di almeno 650 euro.
Ciò è dovuto al fatto che la legge vieta di essere inferiore alla soglia di povertà stabilita dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS), che è di 599 euro.
Pertanto, se il tuo stipendio mensile è inferiore a 599 euro, sarai sicuramente rifiutato.
Questo tipo di situazioni si verifica tipicamente quando il richiedente è assunto con un contratto part-time che offre uno stipendio inferiore a quello di un contratto full-time.
2. Cessione del quinto Problemi: Presenza di invalidità o inabilità [Dipendenti Pubblici, Statali e Privati]
L’istituto finanziario potrebbe “scoprire” che percepisci una pensione di invalidità tramite un documento denominato “estratto contributivo”, se sei un dipendente con pensione di invalidità, anche se non indicata nella tua busta paga.
È accaduto più volte durante la nostra attività: Molti dipendenti sono arrivati presso i nostri uffici senza specificare se erano in possesso di una pensione di invalidità (INVCIV) o di inabilità lavorativa (IO).
Il risultato è stato il seguente: L’istituto finanziario ha subito contattato l’assicurazione per informarla della presenza di questa pensione. Sono stati richiesti molti documenti per dimostrare la condizione medica del richiedente. Sfortunatamente, nella maggior parte dei casi (nel 70%) tali condizioni sono invalidanti con malattie gravi.
Pertanto, il nostro consiglio è sempre quello di informarsi in anticipo di eventuali condizioni mediche, pensioni di invalidità o inabilità, al fine di studiare la richiesta dal principio e non aspettare il rifiuto prima che la pratica inizi!
3. Quando possono rifiutare cessione del quinto: TFR Insufficiente [Dipendenti Privati]
Un’altra causa di rifiuto potrebbe essere legata al TFR esiguo accantonato (se sei un Dipendente Privato).
Infatti, per i dipendenti presso amministrazioni private la procedura è diversa rispetto ai pubblici e agli statali.
Subentra il cosìddetto “scoring assicurativo” legato all’amministrazione di appartenza del dipendente.
Cosa significa?
Che l’assicurazione dà un punteggio all’azienda per cui presti servizio, che va da 1 a 6.
Questo punteggio funziona come un moltiplicatore e determina l’importo massimo del montante per la pratica di cessione del quinto.
Per montante, s’intende la rata * la durata massima.
Esempio pratico: Se il tuo TFR accantonato è pari a 2000 euro, e lo scoring assicurativo è pari a 4, il montante massimo sarà di 8000 euro.
Quindi, dividendo il montante per la durata preferita in mesi (come ad esempio 60 mesi) si ottiene la rata massima.
8000 / 60 = 133 euro.
La problematica di rifiuto subentra quando il TFR è troppo basso per ottenere un montante adeguato (ad esempio 1000 euro * scoring 2 = 2000 euro) moltiplicandolo per lo scoring.
Il montante minimo per poter procedere dev’essere di almeno 5000 euro.
4. Cessione del quinto Respinta: Cassa Integrazione Straordinaria [Dipendenti Privati]
Se sei un dipendente privato in cassa integrazione straordinaria l’assicurazione rifiuterà automaticamente la tua richiesta, non emettendo il certificato di polizza.
La ragione è semplice: trovandoti in una situazione di temporanea riduzione o sospensione dello stipendio, l’assicurazione non può garantire la copertura del finanziamento. Questo perché la cessione del quinto si basa sulla stabilità del tuo stipendio mensile, e la cassa integrazione straordinaria viene vista come un segnale di rischio.
Se ti trovi in cassa integrazione straordinaria, è importante che il tuo rapporto di lavoro venga “ripristinato” prima di presentare una nuova richiesta di cessione del quinto.
5. Assicurazione Rifiuta Cessione del Quinto: Scoring Negativo [Dipendenti Privati]
Come abbiamo detto in precedenza, per scoring intendiamo il punteggio che l’ente assicuratore dà all’azienda per cui presti servizio.
Questo punteggio può andare da 1 a 6, e cambia in base all’assicurazione selezionata.
Di solito, la prima operazione che viene effettuata per un dipendente privato è proprio verificare lo scoring assicurativo prima di poter sviluppare un preventivo di cessione del quinto.
Se l’azienda presso cui lavori riceve uno scoring negativo, significa che non viene considerata abbastanza stabile o affidabile per garantire il prestito.
Questo può accadere, ad esempio, se l’azienda ha bilanci in perdita, debiti elevati o si trova in una situazione economica precaria.
Purtroppo, in questi casi, l’assicurazione blocca automaticamente l’emissione della polizza necessaria per finalizzare la cessione del quinto, portando al rifiuto della richiesta.
6. Cessione del Quinto Rifiutata Motivi: L’azienda non accetta la delegazione di pagamento [Dipendenti Privati]
Un altro motivo di rifiuto è il seguente: se sei un Dipendente Privato con cessione del quinto in corso non rinnovabile, è probabile che ti sia imbattuto nella delegazione di pagamento.
A differenza della cessione del quinto, la delega di pagamento (definita anche doppio quinto) non è totalmente prevista dalla legge.
Questo significa che la tua azienda può anche decidere di non concederla, non emettendo l’atto di benestare necessario per la liquidazione della pratica.
Questo può accadere per diversi motivi, tra cui politiche interne dell’azienda o a causa dei costi di gestione (infatti, potrebbe costare di più per l’azienda gestire anche le seconde trattenute in busta paga)
La delega di pagamento può essere una valida soluzione per chi ha già una cessione in corso, ma la decisione finale spetta sempre al datore di lavoro.
7. Rinnovo Cessione del Quinto Rifiutata: Non decorso il 40% dell’ammortamento per il rinnovo [Dipendenti Pubblici, Statali, Privati e Pensionati]
Il motivo più comune di rifiuto della cessione del quinto è quello legato al rinnovo della stessa.
Infatti, la legge stabilisce che per poter rinnovare una cessione del quinto è necessario che sia trascorso il 40% del precedente ammortamento.
Ma cosa significa in pratica e come facciamo a calcolare il 40%?
Di seguito, uno schema che ti aiuterà a capire se puoi rinnovare la tua cessione del quinto.
Durata Totale della Cessione (in mesi) | 40% del Periodo di Ammortamento (in mesi) | Numero di Rate da Aver Pagato |
---|---|---|
12 mesi | 4,8 mesi | 5 rate |
24 mesi | 9,6 mesi | 10 rate |
36 mesi | 14,4 mesi | 15 rate |
48 mesi | 19,2 mesi | 20 rate |
60 mesi | 24 mesi | 24 rate |
72 mesi | 28,8 mesi | 29 rate |
84 mesi | 33,6 mesi | 34 rate |
96 mesi | 38,4 mesi | 39 rate |
108 mesi | 43,2 mesi | 44 rate |
120 mesi | 48 mesi | 48 rate |
- Prendi la durata totale della tua cessione del quinto.
- Calcola il 40% della durata in mesi.
- Arrotonda per eccesso al numero intero più vicino per sapere quante rate devono essere state pagate.
Esempio pratico:
- Durata 108 mesi → 40% di 108 = 43,2 mesi → Arrotonda a 44 rate pagate.
- Durata 96 mesi → 40% di 96 = 38,4 mesi → Arrotonda a 39 rate pagate.
Nota: La stessa regola vale per il rinnovo della delegazione di pagamento!
8. Motivi di Rifiuto Cessione del Quinto: Non decorsi i 4 anni di assunzione [Dipendenti Statali]
Se sei un Dipendente Statale gestito dall’ente NoiPA, devi sapere che non puoi accedere alla cessione del quinto se non hai raggiunto almeno quattro anni di assunzione effettiva.
Questa regola è dettata dalla Ragioneria Territoriale dello Stato, che stabilisce i requisiti minimi per autorizzare il finanziamento. Fino al compimento del quarto anno di servizio, la tua richiesta verrà automaticamente respinta.
Come ovviare a questa situazione?
La soluzione è più semplice di quanto pensi. Se non hai ancora raggiunto i 4 anni di assunzione effettiva, puoi valutare l’opzione della delegazione di pagamento.
A differenza della cessione del quinto, la delegazione di pagamento per i Dipendenti Statali non è soggetta agli stessi vincoli temporali.
9. Pensione di invalidità Civile o Sociale [Pensionati]
Se sei un pensionato titolare di pensione di invalidità civile o di pensione sociale, la tua richiesta di cessione del quinto verrà automaticamente rifiutata, ancor prima di poter essere formalmente inviata.
Il motivo è legato alle regole imposte dalle compagnie assicurative. Questi tipi di pensioni non rientrano tra le categorie accettabili per garantire la copertura del prestito. Infatti, la pensione di invalidità civile e la pensione sociale non sono considerate redditi stabili o sufficientemente tutelati per il rimborso del finanziamento tramite trattenuta diretta.
10. Telefonata assicurativa KO [Pensionati]
Quando richiedi una cessione del quinto sulla pensione, l’assicurazione potrebbe contattarti telefonicamente per verificare alcune informazioni.
Questa telefonata è una procedura standard, pensata per accertarsi che tu sia sia effettivamente in buone condizioni di salute, anche se non percepisce pensioni di invalidità o inabilità.
Tuttavia, questa fase può trasformarsi in un ostacolo. Durante la telefonata, l’assicurazione potrebbe porre domande apparentemente innocue, ma a volte ingannevoli, per testare l’accuratezza delle tue risposte.
In queste situazioni, la pressione del momento può portarti a rispondere in modo errato o impreciso, causando un esito negativo.
Ti invitiamo dunque a prepararti in anticipo alla telefonata assicurativa, prevedendo la situazione e rispondendo in modo tranquillo e onesto per evitare un eventuale respingimento.
Conclusioni
Come abbiamo visto, ci sono vari motivi per cui un finanziamento con cessione del quinto può essere negato. Sono differenti a seconda della propria categoria di appartenenza tra privato, pubblico/statale e pensionato.
Tra i principali motivi possono esserci problemi di reddito non adeguato, situazioni particolari come la cassa integrazione, lo scoring negativo dell’azienda oppure una situazione negativa qualora tu debba rinnovare il quinto dello stipendio.
Ma la buona notizia è che spesso ci sono le soluzioni e conoscendole potrai avvalertene per ottenere il finanziamento che desideri.
E se tutto dovesse fallire potrai “ripiegare” sulla cessione di un ulteriore quinto (delegazione di pagamento) o altre tipologie di prestiti senza cessione del quinto.
Hai altri motivi di dubbi, problemi con la tua richiesta?
Qualsiasi problematica tu abbia incontrato, siamo al tuo fianco per analizzarla insieme e capire la soluzione migliore per te.
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