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La cessione del quinto è una particolare forma di finanziamento personale, esclusiva per l’Italia, destinata ai lavoratori dipendenti o ai pensionati. Il denaro si restituisce tramite trattenuta diretta in busta paga o tramite il cedolino della pensione. Uno degli aspetti fondamentali dell’argomento che genera maggiori discussioni, è sicuramente la cessione del quinto e relativo TFR.
In questa guida, scopriremo il rapporto tra cessione del quinto e TFR, la sua applicazione e quanto previsto per chiunque abbia bisogno di ottenere liquidità in poco tempo ed in modo sicuro. Buona lettura!
Cos’è il Prestito Tramite Cessione del Quinto e Come Funziona?
Come può essere inteso dal nome stesso, consiste nel farsi prestare denaro addebitandolo direttamente in busta paga o sulla pensione del richiedente.
Il finanziamento personale viene calcolato con un tasso fisso ed ha un importo della rata mensile che non può superare, appunto, un quinto dello stipendio o della pensione netti. Uno dei suoi fattori distintivi è la facilità di pagamento, il cui rimborso avviene direttamente tramite le modalità già citate.
Ma quando parliamo di cessione del quinto e TFR, è giusto osservare che il tfr è depositato come garanzia per l’istituto erogante, nel caso in cui tu sia un Dipendente presso un’azienda privata.
In parole povere, la banca o finanziaria “vincolerà” temporaneamente il TFR accumulato in azienda per tutta la durata del finanziamento sottoscritto.
Cessione Del Quinto Dello Stipendio e TFR: Qual’è Il Ruolo?
Per quanto riguarda il ruolo del TFR nella cessione del quinto, spesso in rete vengono digitate “espressioni” come: tfr cessione del quinto, cessione del quinto tfr o tfr e cessione del quinto dello stipendio.
Presta attenzione, tutte si riferiscono al fatto che, per una cessione del quinto concessa ad un lavoratore dipendente PRIVATO, il TFR è “bloccato”, cioè vincolato, a garanzia del finanziamento.
Effettivamente, possiamo far riferimento al vincolo TFR cessione del quinto: ciò significa che il TFR non può essere accessibile all’interessata/o fino alla restituzione del finanziamento o alla sua estinzione anticipata. Questa modalità viene spesso definita “cessione del quinto e TFR in garanzia”, poiché la finanziaria consente l’ottenimento del prestito proprio perché è a conoscenza del fatto che in caso di insolvenza, potrà attingere tranquillamente dal Trattamento di Fine Rapporto dell’intestatario in caso di problematiche varie.
A volte, si sente anche parlare di cessione del tfr o semplicemente cessione tfr; ma nel concreto, il TFR in quanto tale non viene ceduto alla banca o all’istituto di credito, viene semplicemente vincolato per essere utilizzato in caso di inadempimento da parte del richiedente.
Cessione Quinto TFR: Pro e Contro Del Vincolo TFR Applicato
Come abbiamo già visto prima, i vantaggi relativi al TFR rispetto ad un prestito personale con cessione del quinto sono diversi, sia per il prestatore stesso, sia per il mutuatario. Ecco di seguito quali sono i principali:
- Tassi di interesse inferiori: tendenzialmente l’ente erogante offre tassi più bassi per questa forma di finanziamento. Ciò deriva dal fatto che la cessione del quinto sia molto ben garantita e l’istituto bancario non corre rischi significativi legati all’insolvenza. Questo è dato proprio dal vincolo applicato sul TFR durante la stipula del prestito;
- Sicurezza per la banca o società finanziaria che eroga: vincolare il TFR potrebbe “salvare” la banca se un lavoratore ha problematiche a livello lavorativo, sia di licenziamento per giusta causa o altro;
- Comodità: le trattenute vengono scalate automaticamente dalla busta paga, per cui la sicurezza è prioritaria sia per la banca, sia per l’utente stesso;
- Facilità ad ottenere il prestito: anche questo vantaggio è da sottolineare. Essendo la garanzia dipende proprio dallo stipendio “fisso” del richiedente, anche coloro con problematiche relative ad un elenco CRIF non eccellente, possono facilmente ottenere liquidità.
TFR e Cessione Del Quinto Dello Stipendio: Come Si Attiva Il Vincolo?
Quando il dipendente firma il contratto di cessione del quinto, il datore di lavoro riceverà una notifica dall’istituto erogante che attesterà ufficialmente il vincolo. Questo avviene tramite un documento, denominato proprio “Autorizzazione Vincolo TFR”.
Cosa comporterà?
Nel caso in cui il lavoratore dovesse richiedere un anticipo del TFR per motivi diversi, il datore di lavoro sarà costretto a verificare che l’anticipo non comprometta la garanzia applicata sul prestito.
Inoltre, nel caso dovesse verificarsi la cessazione del rapporto di lavoro prima della completa estinzione del finanziamento, una parte del suo TFR mensilmente accantonato verrà trattenuta e usata per saldare l’importo residuo dovuto.
TFR Cessione Quinto: Cosa succede in caso di Dimissioni o Licenziamento del Dipendente?
Un dubbio frequente è cosa accada alla cessione del quinto dello stipendio ed al TFR se il lavoratore perde ufficialmente il posto di lavoro.
Ecco, in queste situazioni l’istituto di credito ha il diritto totale di rivalersi sulle somme maturate dal TFR.
Ecco perché spesso si utilizza l’espressione “cessione del TFR”: sebbene tecnicamente non si “ceda” il TFR, la finanziaria può disporne per recuperare l’eventuale debito non ancora rimborsato.
Conclusioni & Considerazioni Finali
La cessione del quinto e relativo TFR rappresentano una soluzione di finanziamento senz’altro interessante per i lavoratori dipendenti privati, poiché permette di ottenere somme considerevoli e condizioni generalmente favorevoli.
Il TFR cessione del quinto funge infatti da garanzia, facilitando l’accesso al credito anche a chi non dispone di altre forme di tutela a livello economico.
Tuttavia, è bene informarsi adeguatamente su tutte le clausole contrattuali e sulle eventuali limitazioni legate alla richiesta di anticipi sul TFR.
In caso di licenziamento o dimissioni, l’istituto creditore avrà il diritto di rivalersi sulla liquidazione, attraverso la cosiddetta cessione del tfr, per cui presta molta attenzione!
Se ben compresa e gestita, la cessione del quinto – unita ad un uso responsabile del tfr – può essere uno strumento finanziario conveniente, che permette di ottenere la liquidità necessaria senza eccessivi oneri burocratici e con un grado di sicurezza aggiuntivo per entrambe le parti coinvolte.