Tabella dei Contenuti
Di seguito un articolo informativo, approfondito, strutturato e dettagliato per affrontare il tema delicato della cessione del quinto senza TFR.
Per prima cosa, andremo a vedere come funziona, chi eroga davvero cessione del quinto no TFR (attenzione: gli istituti e/o le compagnie di assicurazione realmente eroganti!), i vincoli assicurativi che decidono il buon esito della richiesta. In aggiunta, ci saranno*: tabelle riassuntive, punti elenco e info-grafiche per aiutarti a comprendere meglio i criteri di accesso e le differenze di prodotto.*
Obiettivo dell’articolo: riesaminare come spesso non sia la banca a scegliere a chi concedere la cessione del quinto senza TFR, ma l’assicurazione di riferimento, che garantisce per l’operazione.
Introduzione alla Cessione del Quinto & Alle Banche No TFR
Quello della cessione del quinto è un prodotto di finanziamento destinato, in linea generale, a dipendenti pubblici, statali e privati, ma anche ai pensionati INPS o Ex INPDAP. Prevede il rimborso con trattenuta diretta in busta paga o pensione e per un importo non superiore a un quinto (20%) dello stipendio netto mensile o della pensione netta mensile. L’opzione di credito personale risulta apprezzata perché:
- Non implica la necessità di garanti esterni (diversi dallo stipendio o dalla pensione stessa);
- Ha spesso tassi di interesse competitivi rispetto ad altri prestiti non finalizzati;
- Consente di viaggiare “con il pilota automatico” per quanto riguarda il rimborso (trattenuta alla fonte, in busta paga o pensione)
Tradizionalmente, per accedere ad una cessione del quinto per i Dipendenti Privati, si prospetta la necessità del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) come garanzia. Il TFR è infatti considerabile un “paracadute” per l’istituto bancario e soprattutto per l’assicurazione, nel caso in cui il debitore cessasse il proprio rapporto lavorativo o sopraggiungessero eventi poco gradevoli (che immaginiamo, ma non nominiamo!).
Nel corso degli anni, però, si è assistito a soluzioni di prestiti cessione del quinto senza TFR o con TFR basso, destinati in particolare ai dipendenti di piccole/medie imprese (Small Business) nonché a chi, pur avendo teoricamente un regolare contratto di lavoro, ha maturato poco TFR o ne ha già in parte fruito tramite anticipo dello stesso.
Perché si parla di “cessione del quinto no TFR”?
Quando si cercano risposte su internet alle domande “banche che erogano cessione del quinto no TFR” oppure “cessione del quinto senza vincolo TFR”, ci imbattiamo in un tema molto delicato: solitamente, infatti, quasi tutti gli istituti bancari ed anche assicurazioni richiedono il TFR come garanzia. E se un titolare di busta paga ha ottenuto più anticipi TFR, o ancor meglio è un neo assunto che non ha ancora un TFR accumulato, risulta praticamente escluso dalle linee di credito della tradizionale cessione del quinto.
Ecco quindi che nasce spontanea la voglia di cercare una cessione del quinto con poco TFR oppure una cessione del quinto con TFR basso. Allo stesso modo, esiste chi abbia interamente delegato il TFR al fondo pensione complementare, diminuendo di conseguenza il TFR “in azienda”.
Le soluzioni alternative, seppur risicate, esistono perchè ci sono alcune assicurazioni che accettano di accollarsi il rischio anche senza la presenza di un valido TFR. Ed ecco che ci si ritagliano delle belle nicchie assicurative grazie a prodotti come quelli di AFI ESCA e di CF ASSICURAZIONI, pensate proprio per la cessione no TFR. Importante comprendere che, per erogare, la banca (o comunque l’intermediario) deve ottenere il benestare non tanto dalla banca erogatrice stessa quanto dall’assicurazione del credito.
Ruolo dell’Assicurazione e Non Della Banca!
In primis, occorre specificare che, contrariamente a quanto si legge spesso in rete, è in realtà l’assicurazione che copre la cessione del quinto senza TFR, non la banca che la eroga; se non esistono compagnie assicurative disposte a coprire i rischi legati ad uno specifico dipendente, la banca non può neanche volendo concedere la suddetta cessione del quinto no TFR al richiedente.
Per questo motivo si parla di “poche assicurazioni” che consentono soluzioni di cessione del quinto senza TFR, ovvero spiccano AFI ESCA e CF ASSICURAZIONI, che propongono soluzioni specifiche dedicate a piccoli imprenditori (Small Business) e/o lavoratori dipendenti del settore privato con contratti a tempo indeterminato ma che non dispongono di un TFR (trattamento di fine rapporto) sufficiente o fruibile.
Panoramica su AFI ESCA e CF ASSICURAZIONI
AFI ESCA è una compagnia di assicurazione francese specializzata nel campo della protezione del credito e delle polizze vita che conta più di 30 anni di esperienza in tutto il territorio europeo. CF ASSICURAZIONI è invece un gruppo assicurativo italiano in crescita che opera sia nel ramo vita che nel ramo danni, tra cui anche un particolare interesse nel specifico protezione dei prestiti personali e delle cessioni del quinto.
Entrambe propongono prodotti dedicati alla cessione no TFR con determinate caratteristiche e requisiti essendo rivolti a determinate categorie con determinati requisiti. Come vedremo meglio nella tabella dedicata, questi possono avere determinate limitazioni per quanto riguarda l’età, l’anzianità lavorativa, la durata massima del finanziamento e l’importo massimo erogabile.
Criteri di base: Tabella Comparativa
Per comprendere nel dettaglio come funzionano queste tipologie di cessione del quinto, riportiamo una tabella semplificata che mette a confronto i criteri di AFI ESCA e CF ASSICURAZIONI.
CRITERI | AFI ESCA | CF ASSICURAZIONI |
---|---|---|
Anzianità di servizio alla decorrenza | 36 mesi e periodo di prova superato | 12 mesi e periodo di prova superato |
Età alla data effetto polizza | Non inferiore a 18 anni | Non inferiore a 18 anni |
Durata max | 120 mesi | 60 mesi |
Montante max singola operazione | 20.000,00 € | 20.000,00 € |
Deroghe per superamento CLM | Non previsto | Non previsto |
Estratti contributivi | Obbligatori | Obbligatori |
Calcolo montante lordo assicurabile | TFR * scoring piattaforma dedicata | “TFR in ATC: montante lordo massimo € 20.000 con rapporto 2/1 TFR a FPC: montante lordo massimo € 20.000 con rapporto 1/1” |
Malattia | “Non sono assumibili assicurati che presentino in busta paga più di 10 giorni di malattia. In caso di malattia a cavallo del mese, fornire busta paga precedente o successiva. Per oltre 10 giorni di malattia, la pratica può essere inviata in preaccettazione.” | “Non sono assumibili assicurati che presentino in busta paga più di 10 giorni di malattia. In caso di malattia a cavallo del mese, fornire busta paga precedente o successiva. Per oltre 10 giorni di malattia, la pratica può essere inviata in preaccettazione.” |
Caratteristiche ATC | “Le ATC abilitate a questo prodotto saranno debitamente targate nella piattaforma dedicata” | “Tipologie ATC assumibili: numero dipendenti minore di 16 - S.S. - S.N.C. - S.A.S. - Onlus - Ditte Individuali Moltiplicatore ATC CF minimo: 2/1” |
Stranieri | “Equiparati a cittadini italiani se presente almeno uno dei 3 requisiti:– Residenza Italia > 5 anni – Anzianità lavorativa > 3 anni – Permesso di soggiorno a tempo indeterminato. In assenza di tutti, si applica rapporto Montante TFR max 2:1.” | “Equiparati a cittadini italiani se presente almeno uno dei 2 requisiti e con familiari a carico: – Residenza Italia > 5 anni – Anzianità lavorativa > 3 anni Moltiplicatore ATC CF minimo: 3/1 Non assumibili se non risultano familiari a carico.” |
Criteri di coesistenza | “Possibile coesistenza solo con Pignoramento nel 40%” | “Possibile coesistenza solo con Pignoramento nel 40%” |
Alcune Considerazioni Fondamentali
- Durata max: AFI ESCA si spinge fino a 120 mesi, CF ASSICURAZIONI solo fino a 60 mesi.
- Montante max singola operazione: entrambi si fermano a 20.000 €.
- Malattia: In entrambi i casi, chi ha avuto più di 10 gg di malattia negli ultimi mesi è soggetto a richieste documentali o non è ammesso.
- Stranieri: esistono paletti e richieste più impegnative, in particolare in CF ASSICURAZIONI, in cui sono richiesti anche familiari a carico.
La questione “Small Business” e “NO TFR”
Le convenzioni assicurative small/no tfr (nella fattispecie, le convenzioni assicurative con AFI ESCA e con CF ASSICURAZIONI) servono per collocare cessioni problematiche solitamente per:
Clienti con tfr residuo e/o accantonato modesto (ad esempio neoassunti o assunti ma con anticipi tfr già richiesti).
Clienti assunti in aziende con meno di 16 dipendenti, in s.a.s. in s.n.c. in s.s. in s.a.p.a., in ditte individuali, onlus, oppure in piccole società s.r.l. con meno di 10 dipendenti. Questo perché le convenzioni assicurative base non coprono oppure non coprono bene o appieno questo tipo di assunzione del cliente cedente.
Clienti che non hanno accantonato tfr nel fondo tfr aziendale perché versano obbligatoriamente in fondi chiusi “non escutibili” per la compagnia assicurativa, cioè non graditi.
In pratica le piccole e/o piccolissime aziende vengono solitamente escluse dalle panche dei cedenti perché non coperte dagli istituti che con le proprie compagnie assicurative non riescono a soddisfare le esigenze di questi clienti
Approfondimento su NET Prime, Neo Assunti e AFI-ESCA NO TFR
Net PRIME
Con il termine “Net PRIME” (talvolta identificata con “Garanzia PRIME”) si identifica quello che viene più correttamente descritto come un parametro applicato dalla compagnie NET Insurance ad aziende con alto “punteggio”. Alcuni dettagli:
Solo ATC censite in GARF come “Prime”: non tutte le aziende sono censite come PRIME. Lo sono solamente le aziende ritenute gradite, ovvero dalle aziende giudicate a basso rischio;
- Montante Lordo sino a 12.000 €, a prescindere che il cliente abbia il regolare TFR accantonato; (Montante = rata * durata)
- Anzianità minima: 18 mesi ad oggi;
- Durata massima di 120 mesi;
- No coesistenze: ovvero no cessioni / deleghe analoghe in corso.
Queste regole valgono per limitare il rischio assicurativo. Una persona da poco assunta (ma con almeno 18 mesi di anzianità) in una ditta netta “Prime”, troverà la soluzione con NET PRIME. In altre parole, può ottenere la cessione del quinto senza TFR in quanto ritenuto idoneo dalla compagnia assicurativa.
NEO ASSUNTI
I neoassunti sono una categoria particolarmente delicata perché, di norma, la cessione del quinto standard richiede un’anzianità superiore a 24 o 36 mesi, e un TFR accantonato congruo. In queste soluzioni speciali (come “Net PRIME”), è possibile che vengano derogate alcune regole, purché l’azienda sia dotata di buoni rating (classificata come “Prime” dalla banca/assicurazione) e il richiedente abbia superato un periodo di prova stabilito per contratto.
AFI-ESCA NO TFR
La denominazione “AFI-ESCA NO TFR” si riferisce a un prodotto specifico che:
- Consente un montante massimo di 10.000 € senza considerare il TFR.
- È disponibile solo per le ATC abilitate e “targate” come tali in una piattaforma dedicata.
- Si rivolge a chi, a causa di TFR basso o assente, non potrebbe accedere a un normale prodotto cessione del quinto.
Questa linea di prodotti è pertanto pensata per inserire nel circuito creditizio anche quei dipendenti con contratti apparentemente “fragili” o con TFR praticamente nullo.
Punti di Forza e Limiti Della Cessione Del Quinto con TFR Basso o Assente
Vantaggi
Grande accessibilità a fronte dell’erogazione: permette anche a chi non ha maturato adeguato TFR di ricevere un prestito, quando normalmente non sarebbe stato erogato.
Rata trattenuta in busta paga: come qualsiasi cessione del quinto, la rata viene trattenuta direttamente dalla busta paga, diminuendo il rischio di insoluti consecutivi.
Tassi comunque competitivi: se la compagnia assicurativa accetta di correre il rischio, il tasso d’interesse può essere comunque interessante rispetto ad altre forme di credito personale per chi ha “poca storia creditizia”.
Durata flessibile: AFI ESCA permette fino a 120 mesi di durata, coprendo esigenze di rate più basse sul lungo periodo.
Svantaggi e Limiti
Importi massimi ridotti: spesso il montante (cioè la somma complessiva finanziabile) è limitato a 10.000-20.000€ a seconda del prodotto assicurativo e della durata.
Selezione assicurativa più severa: avendo già un elemento di rischio (il TFR assente), la compagnia può esigere requisiti aggiuntivi (anzianità di servizio, tipologia di azienda, malattia).
Durata più breve (CF ASSICURAZIONI): se si opta per un prodotto CF ASSICURAZIONI, la durata massima è di 60 mesi, limitando la possibilità di avere rate mensili più contenute.
Non tutte le banche offrono questo prodotto: la ricerca di finanziarie che erogano con cessione del quinto senza TFR può risultare complessa, poiché sono richieste collaborazioni specifiche con la cerchia ristretta di Compagnie disposte ad assumersi il rischio
Come Trovare Banche Che Offrono Cessione Del Quinto No TFR
Abbiamo detto che a decidere se dare cessione no TFR è l’assicurazione, quindi devi cercare intermediari o broker del credito che abbiano stipulato accordi in prima persona con: AFI ESCA, CF ASSICURAZIONI & NET. Se ti rivolgi ad un istituto di credito standard, che eroga la cessione del quinto “classica”, nel caso in cui tu non abbia TFR sicuramente rigetterà automaticamente la richiesta.
Invece diversi istituti bancari o società finanziarie hanno:
- Convenzioni legate con le compagnie assicurative per fare cessioni del quinto no TFR;
- Polizze interne già preparate per clienti “small business”, “neoassunti” privi di TFR.
I modi per trovare banche che fanno cessione del quinto no TFR sono:
Ricerca diretta sul web usando parole chiave: “cessione del quinto senza TFR”, “prestiti cessione del quinto senza TFR” cercando di scovare le poche realtà. Puoi anche richiedere un preventivo gratuito a noi di Family Finance, che trattiamo anche la cessione del quinto NO TFR.
Rivolgiti ad consulente del credito: un broker saprà sicuramente a chi poter richiedere la cessione del quinto senza Trattamento di Fine Rapporto;
Consigli Pratici Per Ottenere la Cessione Del Quinto Senza TFR
Se ti interessa una cessione del quinto senza aver bisogno del TFR TFR o, comunque, con TFR basso, ecco quali sono i consigli pratici:
- Raccogli la documentazione:– è fondamentale che tu abbia pronte le ultime buste paghe, il contratto di lavoro ed eventualmente un estratto contributivo. Saranno le prime richieste dall’istituto di credito e dalla compagnia assicurativa con cui stai istruendo la tua pratica. L’azienda vuole sincerarsi bene del tuo datore di lavoro e della tua stabilità lavorativa.
- Verifica i giorni di malattia: se nei mesi precedenti hai accumulato almeno più di 10 giorni di malattia è bene sapere che sarà probabile che l’assicurazione possa chiederti documentazione medica aggiuntiva o addirittura, a priori, negarti l’accesso. Può essere una buona prassi avere già delle prove e certificati pronti per dimostrare il tuo stato di salute.
- Informati sulla qualifica della tua azienda (ATC): se la tua ditta rientra nella tipologia di “Small business”, con meno di 16 dipendenti, oppure presenta un fatturato basso o un rating basso, devi assicurarti che sia abilitata per i prodotti “Small Business - NO TFR”.
- Richiedi deroghe o pre-accettazioni: in alcuni casi (a discrezione della compagnia assicurativa) si ha la possibilità di inviare la propria pratica in “pre-accettazione”. Un esempio? Quando ci sono malattie prolungate o quando il contratto è recente ma di fatto, stabile.
- Valuta quanto tempo ti serve per restituire il finanziamento: con AFI ESCA hai la possibilità di arrivare anche a 120 mesi, il che riduce l’importo rata mensile da restituire ma ti porterà a pagare più interessi totali. Invece, i 60 mesi, tetto massimo di CF ASSICURAZIONI, consistono in una rata più alta (a meno di un importo finanziato basso) ma avrai la garanzia di concluderla prima. Lo stesso identico importo rata, quindi, con AFI ESCA ti da diritto ad arrivare al termine con un importo finanziato superiore.
- Vaglia i tassi proposti: ogni compagnia può applicare tariffe diverse per il suo prodotto assicurativo. Per questo, non esitate a farti fare più preventivi e a valutare i costi proposti (TAEG, in particolare) prima di scegliere il creditore.
- Non scoraggiarti: se una compagnia rifiuta di assumere il rischio, può darsi che un’altra sia disposta a farlo, in particolare se ritiene la tua tipologia di contratto di lavoro sia più sicura rispetto ad un’altra compagnia.
Conclusioni Dell’Articolo
La cessione del quinto senza TFR offre a chi non possiede un TFR utile o ne possiede troppo poco una soluzione alle necessità finanziarie. Non sono le banche che decidono su questi contratti ma le compagnie assicurative, ed è perciò auspicabile arrivare a richiedere il credito nelle condizioni migliori. Tuttavia, alcune buone possibilità ci sono anche per importi relativamente medio-piccoli e per chi è impiegato da anni e in veste di dipendente da piccole aziende.
Questo tipo di finanziamenti hanno alcune caratteristiche precise:
- Limitazioni all’importo: questo tipo di prodotti raramente superano i 20k euro (AFI ESCA) e più spesso si fermano a 10k (CF ASSICURAZIONI)
- Limitazioni sulla durata: 120 mesi per AFI ESCA, mentre CF ASSICURAZIONI non supera i 60 mesi
Dove trovare queste banche o istituti? E’ facile! Contattando diverse banche e informandosi sui prodotti delle amministrazioni che hanno questi prodotti in portafoglio.
E’ di grande aiuto farsi seguire da broker specializzati che possono indirizzarti verso la banca che può rappresentare la soluzione più adatta per la tua specifica situazione. Per concludere, con la giusta preparazione e l’aiuto di esperti, è possibile trovare soluzioni di cessione no TFR adatte al proprio profilo e accedere così al credito anche in assenza di un TFR sufficiente.