Tabella dei Contenuti
Atto di benestare tempi: Quali sono i tempi per la ricezione di questo documento?
Prima di rispondere a questa domanda, bisogna capire che cos’è ufficialmente l’atto di benestare.
In pratica, con l’invio dell’atto di benestare, l’ente presso cui lavori o ricevi la pensione “ti da il nulla osta”. Si tratta di un documento scritto che viene emesso dall’ente (sia esso il tuo datore di lavoro o l’Istituto Previdenziale) presso il quale presti servizio o ricevi la pensione, nel quale concede il benestare appunto ad operare una trattenuta (sia essa per una cessione del quinto o un prestito con delega), a favore di un determinato ente finanziario o banca (o società finanziaria).
Emesso nel rispetto della legge, esso suggella formalmente e vincola tutte le parti all’accordo stabilito in via extracontrattuale.
Può avere formato cartaceo o anche telematico (ad esempio con la firma elettronica, riferendoci ai pensionati e ai dipendenti statali).
In questa guida approfondiremo i seguenti aspetti:
- Quanto tempo è necessario per ottenere il benestare a seconda se si è dipendente statale, pubblico, privato o pensionato.
- Come viene emesso l’atto di benestare e qual’è la prassi burocratica da seguire.
- Come fare se l’ente non emette atto di benestare (come spesso accade con i dipendenti di aziende private).
- Suggerimenti e consigli utili su come riceverlo il prima possibile.
- Ulteriori sezioni su domande frequenti e riferimenti normativi che possono aiutare a chiarire aspetti specifici.
Che cos’è l’Atto di Benestare?
L’atto di benestare è un documento che rappresenta, di fatto, un nulla osta formale all’esito positivo della richiesta di cessione del quinto e quindi al pagamento della somme con una trattenuta degli importi sulla busta paga. Ha come oggetto l’operazione di cessione del quinto dello stipendio (o della pensione) e viene rilasciato dal tuo datore di lavoro, o dall’ente previdenziale erogante (l’INPS, l’ENPAM o l’ENASARCO ad esempio, se sei un Pensionato).
Nello specifico:
- è un’autorizzazione a procedere con gli addebiti sulla tua busta paga da parte dell’organizzazione presso cui lavori (nel caso tu sia un dipendente di azienda privata o pubblica) o dell’ente presso cui sei dipendente (ad esempio docente, per cui sarà la Ragioneria Territoriale dello Stato, o delle Forze Armate, o dell’Inps, a seconda del caso);
- è pertanto una garanzia a favore dell’istituto finanziario che il rimborso del prestito verrebbe prelevato direttamente dai tuoi emolumenti, come concordato.
- Non puoi ricevere il denaro dalla cessione del quinto senza l’atto di benestare.
Atto Di Benestare Tempi: Quanto Tempo ci Vuole Per Riceverlo?
I tempi necessari per il rilascio del tuo atto di benestare non sono univoci, nonostante esistano indicazioni di massima. L’attesa varia in base al tuo status lavorativo, e per esempio può dipendere da:
- L’ente di cui sei dipendente
- Il carico di lavoro della tua Ragioneria Territoriale dello Stato (RTS) oppure per un dipendente pubblico, della tua azienda sanitaria (ASL), del comparto delle forze dell’ordine, o dell’ufficio di una delle risorse umane di cui appartieni nella tua specifica amministrazione di Stato o Privata;
- La tempestività nella consegna dei documenti richiesti, sia dell’istituto che ti finanzia o della Banca e degli enti coinvolti.
In linea generale, l’iter di emissione del benestare prevede:
- Trasmissione telematica o cartacea della pratica (contratto di cessione del quinto o prestito con delega) all’amministrazione di appartenenza.
- Verifica della quota cedibile, eventuali altre cessioni del quinto e dei pignoramenti in corso.
- Emissione dell’atto di benestare in formato PDF e/o cartaceo, spesso anche con firma digitale.
Dipendenti Pubblici
Per i dipendenti pubblici — ossia chi lavora presso Comuni, Province, Regioni o altri enti pubblici non economici — l’iter varia a seconda di quanto consentito dal regolamento interno di ogni amministrazione. In generale:
- Tempistiche: Si va dai 10 ai 30 giorni lavorativi, a patto che la documentazione sia completa e in assenza di particolari controlli istruttori.
- Modalità: L’amministrazione verifica l’importo della rata e la relativa capienza in busta paga, oltre alla regolarità della procedura rispetto alla normativa interna.
- Digitalizzazione: Alcune amministrazioni utilizzano piattaforme telematiche specifiche per velocizzare i passaggi del flusso, altre invece seguono ancora procedure cartacee con conseguenti tempi di attesa più lunghi.
Dipendenti Statali
Per i dipendenti statali, il processo è gestito tramite la procedura convenzionata con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), nota anche come “flusso finanziarie”.
- Notifica del Contratto: Il contratto di cessione del quinto o prestito con delega viene inviato digitalmente all’ufficio competente, sfruttando la piattaforma integrata con il MEF.
- Invio del contratto di cessione del quinto o prestito delega in modalità telematica all’ufficio preposto (avvalendosi della procedura e piattaforma MEF).
- Verifica da parte della Ragioneria Territoriale dello Stato (RTS) delle trattenute in corso;
- Emissione dell’Atto di Benestare (in formato elettronico PDF e firmato digitalmente) al datore di lavoro e all’ente erogante;
- Tempistiche: mediamente 15-40 giorni lavorativi dalla notifica del contratto, va detto che se la Ragioneria è oberata di lavoro, i tempi si allungano.
Quali sono i vantaggi del “Flusso Finanziario” MEF?
- Trasparenza delle fasi esecutive, poiché tutte le fasi sono tracciate a livello digitalizzato;
- Sicurezza da un punto di vista legale, grazie alla firma digitale dell’Atto di benestare telematico (la firma digitale garantisce l’integrità e la sicurezza del documento, di fatto equiparato a qualsiasi documento con firma autografa);
- Garanzia di conformità del documento, poiché l’atto di benestare viene rilasciato solo dopo l’avvenuto espletamento delle verifiche del RTS.
Dipendenti Privati
Nel mondo delle aziende private, la prassi non è così unificata come per gli statali. Ogni impresa (o gruppo aziendale) gestisce la situazione nel suo modo, che frequentemente si articola nei seguenti passaggi:
Richiesta alla Compagnia: La finanziaria invia tramite PEC il contratto di cessione del quinto o prestito con delega alla sezione Risorse Umane, Amministrazione o Personale.
Verifica della Trattenuta su Busta e Controllo Generale: L’azienda controllerà che la busta paga consenta la trattenuta, ed eventuali altre deleghe non vadano a sforare il totale massimo cedibile del dipendente, e anche che il TFR sia regolare o sufficiente (quando previsto) e che non ci siano altre problematiche.
Rilascio dell’Atto di Benestare da Parte del Datore di Lavoro: Se tutto è ok, il datore di lavoro rilascerà il benestare all’operazione o a mano al dipendente o via email oppure per posta alla finanziaria.
Tempistiche per i Dipendenti Privati:
7-15 giorni lavorativi nella media, ma dipende troppo da quanto velocemente si muove il settore HR/AMMINISTRAZIONE del dipendente.
E Se l’Amministrazione Non Rilascia Veramente il Benestare?
Può capitare che ci siano delle realtà aziendali che non rilasciano in nessuna forma scritta un vero e proprio benestare. In questi casi:
- Messa in Quota: L’azienda risponde alla pec della finanziaria dicendo che dal mese successivo provvederà a mettere in quota il quinto. È come un “ok scritto” che è utile alla finanziaria per poter liquidare il prestito.
- Silenzio / Assenso e Rata in Busta: Altre aziende non rispondono ufficialmente, procedendo soltanto al prelievo della rata in busta paga. In questo caso, in realtà, per dimostrare alla finanziaria che la trattenuta è stata accettata nell’azienda si dovrà aspettare la busta paga del mese successivo evidenziando la trattenuta.
- Anticipo all'80%: Se l’azienda non ti fornisce un’ok scritto e allo stesso tempo non ritieni di voler aspettare la busta paga per procedere con la quota, puoi avvalerti dell’anticipo della pratica. Alcune finanziarie prevedono l’erogazione immediata di circa l'80% dell’importo totale. Il saldo arriverà non appena l’istituto (e non tu) avrà l’evidenza tramite busta paga.
Pensionati
Per i pensionati il discorso è un po’ diverso poiché sotto questo punto di vista il datore di lavoro diventa di fatto l’INPS, o altra cassa previdenziale:
- Presentazione della Domanda: L’ente che eroga la cessione del quinto, in questo caso, invia la richiesta all’INPS, per conto del pensionato.
- Emissione dell’Atto di Benestare: Se non vi sono incongruenze o problemi, passerà alla successiva fase di benestare (o meglio ancora, di rilascio della Comunicazione di Benestare). Ormai è tutto in telematico!
- Tempo indicativo medio: 7-30 giorni lavorativi. Non esistendo di preciso una pubblicazione ufficiale, tieni presente che puoi attenderti qualsiasi fluttuazione in base alla quantità di richieste gestite e alla complessità delle pratiche.
Atto Di Benestare Cessione Del Quinto: Come Accelerare i Tempi di Rilascio
Sebbene non si abbia maniera di influire sui tempi di rilascio, è comunque possibile adottare alcuni consigli:
- Informati sui Canali Digitali (quando disponibili): Per i dipendenti statali e pensionati è già compreso il flusso telematico, sia tramite MEF che INPS. Per i pubblici puoi informarti per sapere se l’ente preveda già una modalità telematica di invio dell’atto di benestare.
- Chiedi Aggiornamenti Periodici al tuo ufficio del personale o all’istituto che ti eroga la pensione. Sapere se e quando la pratica è stata presa in carico ti permette di capire quali sono i tempi di gestione e di intervenire in tempo se qualcosa si blocca.
Riferimenti Normativi e Legislativi
Per comprendere a fondo la natura dell’atto di benestare, è utile conoscere anche i principali riferimenti normativi relativi alla cessione del quinto:
- D.P.R. 5 gennaio 1950, n. 180 e successive modifiche: Stabilisce le modalità della cessione del quinto dello stipendio e della pensione, con indicazione dei requisiti e limiti massimi cedibili.
- Testo Unico Bancario (TUB): Tratta delle disposizioni generali in materia di credito e, di riflesso, di trasparenza nelle operazioni di prestito.
- Circolari INPS: Che stabiliscono i parametri per il calcolo della quota cedibile ai pensionati, col fine di garantire la conservazione del minimo vitale.
Conoscere queste norme consente a lavoratori e pensionati di conoscere meglio i propri diritti e doveri, e di interfacciarsi in modo più consapevole con gli istituti finanziari e le amministrazioni.
Cosa Fare in Caso di Ritardi o Problematiche
Sebbene l’iter per il rilascio dell’atto di benestare sia per lo più lineare, possono presentarsi intoppi:
Sollecitare Formalmente: Nel caso i tempi si prolungassero il consiglio è quello di inoltrare all’ufficio competente una richiesta di aggiornamento formale (mail pec o raccomandata a/r) per “richiamare attenzione”.
Verificare la Completezza della Documentazione: Spesso i ritardi sono causati da documentazione mancante, ma senza la comunicazione ufficiale alla finanziaria o a te. Controlla che la banca abbia inoltrato correttamente tutta la documentazione in fase di notifica.
Richiedere l’Intervento della Finanziaria: Le società di finanziamento possono spesso avere un “filo diretto” con l’ufficio HR aziendale, o con l’INPS: facendoti seguire da loro è probabile tu riesca a sbloccare la situazione.
Ricorrere ad un Acconto: Qualora il problema dei tempi fosse davvero urgente, e la finanziaria lo consentisse, puoi chiedere di anticiparti il netto ricavato dalla tua cessione senza atto di benestare (come visto ad esempio per i dipendenti privati).
Conclusioni
Ricorda che l’atto di benestare è un’autorizzazione indispensabile per tutte le operazioni di cessione del quinto (stipendio/pensione).
I tempi di rilascio sono, in media:
- Dipendenti Pubblici: 10-30 giorni.
- Dipendenti Statali: 15-40 giorni (flusso finanziario MEF + Ragioneria Territoriale).
- Dipendenti Privati: 7-15 giorni, con la possibilità che l’azienda non rilasci un documento formale ma provveda direttamente alla trattenuta.
- Pensionati: 10-30 giorni, gestiti principalmente dall’INPS (o altre casse previdenziali).
Per evitare ritardi, gioca un ruolo fondamentale la cura della documentazione, così come il dialogo costante con l’ufficio preposto o con la finanziaria. In caso di assenza di un atto di benestare scritto (frequente nel settore privato), si può ricorrere alla Messa in Quota o alla richiesta di un acconto fino all'80% dell’importo.
Grazie alle procedure digitalizzate (come il flusso MEF per i dipendenti statali) e alle piattaforme telematiche, molte amministrazioni e casse previdenziali stanno accelerando per fortuna i tempi. Restano tuttavia significative differenze tra settore pubblico, statale e privato, oltre alle fisiologiche variabili legate al volume di lavoro e alla stagionalità delle richieste (ad esempio, picchi di richieste prima delle ferie estive o in prossimità delle festività natalizie).
In conclusione, sapere in anticipo bene come funziona l’emissione dell’atto di benestare, quali allegati consegnare e che cosa la normativa prevede per quanto riguarda la cessione del quinto, è il migliore dei modi per ritrovarsi la liquidità desiderata senza incappare in contestazioni o problematiche varie.
Se hai ulteriori dubbi, prenota un colloquio con un consulente del tuo ente/azienda o contatta direttamente la tua amministrazione/ente previdenziale di appartenenza per informazioni aggiornate e procedure specifiche.