Atto Di Benestare Tempi: Quali Sono? Consigli & Guida

Atto di benestare Tempi, Quali Sono? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo prima capire a quale categoria appartieni. Leggi la nostra guida oggi.

Atto Di Benestare Tempi
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Francesco De Stefano

CEO & Founder di Family Finance

"La nostra missione è rendere i prestiti più accessibili e trasparenti per tutti. Ogni giorno lavoriamo per offrire le migliori soluzioni finanziarie ai nostri clienti."

Tabella dei Contenuti

Atto di benestare tempi: Quali sono i tempi per la ricezione di questo documento?

Prima di rispondere a questa domanda, bisogna capire che cos’è ufficialmente l’atto di benestare.

In pratica, con l’invio dell’atto di benestare, l’ente presso cui lavori o ricevi la pensione “ti da il nulla osta”. Si tratta di un documento scritto che viene emesso dall’ente (sia esso il tuo datore di lavoro o l’Istituto Previdenziale) presso il quale presti servizio o ricevi la pensione, nel quale concede il benestare appunto ad operare una trattenuta (sia essa per una cessione del quinto o un prestito con delega), a favore di un determinato ente finanziario o banca (o società finanziaria).

Emesso nel rispetto della legge, esso suggella formalmente e vincola tutte le parti all’accordo stabilito in via extracontrattuale.

Può avere formato cartaceo o anche telematico (ad esempio con la firma elettronica, riferendoci ai pensionati e ai dipendenti statali).

In questa guida approfondiremo i seguenti aspetti:

ottenere l’atto di benestare

Che cos’è l’Atto di Benestare?

L’atto di benestare è un documento che rappresenta, di fatto, un nulla osta formale all’esito positivo della richiesta di cessione del quinto e quindi al pagamento della somme con una trattenuta degli importi sulla busta paga. Ha come oggetto l’operazione di cessione del quinto dello stipendio (o della pensione) e viene rilasciato dal tuo datore di lavoro, o dall’ente previdenziale erogante (l’INPS, l’ENPAM o l’ENASARCO ad esempio, se sei un Pensionato).

Nello specifico:

Atto Di Benestare Tempi: Quanto Tempo ci Vuole Per Riceverlo?

I tempi necessari per il rilascio del tuo atto di benestare non sono univoci, nonostante esistano indicazioni di massima. L’attesa varia in base al tuo status lavorativo, e per esempio può dipendere da:

  1. L’ente di cui sei dipendente
  2. Il carico di lavoro della tua Ragioneria Territoriale dello Stato (RTS) oppure per un dipendente pubblico, della tua azienda sanitaria (ASL), del comparto delle forze dell’ordine, o dell’ufficio di una delle risorse umane di cui appartieni nella tua specifica amministrazione di Stato o Privata;
  3. La tempestività nella consegna dei documenti richiesti, sia dell’istituto che ti finanzia o della Banca e degli enti coinvolti.

atto di benestare cessione quinto

In linea generale, l’iter di emissione del benestare prevede:

Dipendenti Pubblici

Per i dipendenti pubblici — ossia chi lavora presso Comuni, Province, Regioni o altri enti pubblici non economici — l’iter varia a seconda di quanto consentito dal regolamento interno di ogni amministrazione. In generale:

Dipendenti Statali

Per i dipendenti statali, il processo è gestito tramite la procedura convenzionata con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), nota anche come “flusso finanziarie”.

Quali sono i vantaggi del “Flusso Finanziario” MEF?

  1. Trasparenza delle fasi esecutive, poiché tutte le fasi sono tracciate a livello digitalizzato;
  2. Sicurezza da un punto di vista legale, grazie alla firma digitale dell’Atto di benestare telematico (la firma digitale garantisce l’integrità e la sicurezza del documento, di fatto equiparato a qualsiasi documento con firma autografa);
  3. Garanzia di conformità del documento, poiché l’atto di benestare viene rilasciato solo dopo l’avvenuto espletamento delle verifiche del RTS.

Dipendenti Privati

Nel mondo delle aziende private, la prassi non è così unificata come per gli statali. Ogni impresa (o gruppo aziendale) gestisce la situazione nel suo modo, che frequentemente si articola nei seguenti passaggi:

Richiesta alla Compagnia: La finanziaria invia tramite PEC il contratto di cessione del quinto o prestito con delega alla sezione Risorse Umane, Amministrazione o Personale.

Verifica della Trattenuta su Busta e Controllo Generale: L’azienda controllerà che la busta paga consenta la trattenuta, ed eventuali altre deleghe non vadano a sforare il totale massimo cedibile del dipendente, e anche che il TFR sia regolare o sufficiente (quando previsto) e che non ci siano altre problematiche.

Rilascio dell’Atto di Benestare da Parte del Datore di Lavoro: Se tutto è ok, il datore di lavoro rilascerà il benestare all’operazione o a mano al dipendente o via email oppure per posta alla finanziaria.

Tempistiche per i Dipendenti Privati:

7-15 giorni lavorativi nella media, ma dipende troppo da quanto velocemente si muove il settore HR/AMMINISTRAZIONE del dipendente.

E Se l’Amministrazione Non Rilascia Veramente il Benestare?

Può capitare che ci siano delle realtà aziendali che non rilasciano in nessuna forma scritta un vero e proprio benestare. In questi casi:

  1. Messa in Quota: L’azienda risponde alla pec della finanziaria dicendo che dal mese successivo provvederà a mettere in quota il quinto. È come un “ok scritto” che è utile alla finanziaria per poter liquidare il prestito.
  2. Silenzio / Assenso e Rata in Busta: Altre aziende non rispondono ufficialmente, procedendo soltanto al prelievo della rata in busta paga. In questo caso, in realtà, per dimostrare alla finanziaria che la trattenuta è stata accettata nell’azienda si dovrà aspettare la busta paga del mese successivo evidenziando la trattenuta.
  3. Anticipo all'80%: Se l’azienda non ti fornisce un’ok scritto e allo stesso tempo non ritieni di voler aspettare la busta paga per procedere con la quota, puoi avvalerti dell’anticipo della pratica. Alcune finanziarie prevedono l’erogazione immediata di circa l'80% dell’importo totale. Il saldo arriverà non appena l’istituto (e non tu) avrà l’evidenza tramite busta paga.

Pensionati

Per i pensionati il discorso è un po’ diverso poiché sotto questo punto di vista il datore di lavoro diventa di fatto l’INPS, o altra cassa previdenziale:

Atto Di Benestare Cessione Del Quinto: Come Accelerare i Tempi di Rilascio

Sebbene non si abbia maniera di influire sui tempi di rilascio, è comunque possibile adottare alcuni consigli:

Riferimenti Normativi e Legislativi

Per comprendere a fondo la natura dell’atto di benestare, è utile conoscere anche i principali riferimenti normativi relativi alla cessione del quinto:

Conoscere queste norme consente a lavoratori e pensionati di conoscere meglio i propri diritti e doveri, e di interfacciarsi in modo più consapevole con gli istituti finanziari e le amministrazioni.

Cosa Fare in Caso di Ritardi o Problematiche

Sebbene l’iter per il rilascio dell’atto di benestare sia per lo più lineare, possono presentarsi intoppi:

Sollecitare Formalmente: Nel caso i tempi si prolungassero il consiglio è quello di inoltrare all’ufficio competente una richiesta di aggiornamento formale (mail pec o raccomandata a/r) per “richiamare attenzione”.

Verificare la Completezza della Documentazione: Spesso i ritardi sono causati da documentazione mancante, ma senza la comunicazione ufficiale alla finanziaria o a te. Controlla che la banca abbia inoltrato correttamente tutta la documentazione in fase di notifica. 

Richiedere l’Intervento della Finanziaria: Le società di finanziamento possono spesso avere un “filo diretto” con l’ufficio HR aziendale, o con l’INPS: facendoti seguire da loro è probabile tu riesca a sbloccare la situazione.

Ricorrere ad un Acconto: Qualora il problema dei tempi fosse davvero urgente, e la finanziaria lo consentisse, puoi chiedere di anticiparti il netto ricavato dalla tua cessione senza atto di benestare (come visto ad esempio per i dipendenti privati).

Conclusioni

Ricorda che l’atto di benestare è un’autorizzazione indispensabile per tutte le operazioni di cessione del quinto (stipendio/pensione).

I tempi di rilascio sono, in media:

Per evitare ritardi, gioca un ruolo fondamentale la cura della documentazione, così come il dialogo costante con l’ufficio preposto o con la finanziaria. In caso di assenza di un atto di benestare scritto (frequente nel settore privato), si può ricorrere alla Messa in Quota o alla richiesta di un acconto fino all'80% dell’importo.

Grazie alle procedure digitalizzate (come il flusso MEF per i dipendenti statali) e alle piattaforme telematiche, molte amministrazioni e casse previdenziali stanno accelerando per fortuna i tempi. Restano tuttavia significative differenze tra settore pubblico, statale e privato, oltre alle fisiologiche variabili legate al volume di lavoro e alla stagionalità delle richieste (ad esempio, picchi di richieste prima delle ferie estive o in prossimità delle festività natalizie).

In conclusione, sapere in anticipo bene come funziona l’emissione dell’atto di benestare, quali allegati consegnare e che cosa la normativa prevede per quanto riguarda la cessione del quinto, è il migliore dei modi per ritrovarsi la liquidità desiderata senza incappare in contestazioni o problematiche varie.

Se hai ulteriori dubbi, prenota un colloquio con un consulente del tuo ente/azienda o contatta direttamente la tua amministrazione/ente previdenziale di appartenenza per informazioni aggiornate e procedure specifiche.

Domande Frequenti (FAQ)

No. E’ obbligatorio solo nel caso in cui ci sia una trattenuta della rata direttamente sullo stipendio o sulla pensione. (cessione del quinto, delega di pagamento o prestito su pensione). Per altre formule di prestito personale l’atto di benestare non è necessario.

Sì, normalmente il nuovo datore di lavoro dovrà dichiarare la disponibilità per il proseguo della trattenuta. Quando si cambia amministrazione, è sempre bene informarsi preventivamente presso l’ente finanziatore.

Non sempre. Esistono casi in cui l’azienda non rilascia un documento scritto ma prosegue comunque all’effettuazione della trattenuta. In questo caso sarà possibile effettuare l’erogazione del prestito comunque (con eventuale acconto e successivo saldo alla presentazione della busta paga con trattenuta).

Certo, sempre tramite il recesso previsto dalla normativa. Nonostante l’emissione dell’atto di benestare e la liquidazione della pratica, hai sempre 14 giorni di tempo per “ripensarci” e restituire la somma alla finanziaria. In questo modo, revocherai automaticamente anche l’atto di benestare.
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